Dall'autobus ci portiamo velocemente allo stagno vecchio.
E' una mattina piuttosto grigia ed una volta giunti alla spiaggetta
non troviamo animali in vista.
Organizziamo così la nostra attività partendo dal lavoro
dei bimbi preparato in classe: una serie di disegni che rappresentano
come i bambini immaginano uno stagno e dai quali emerge abbastanza evidente
una certa conoscenza del Parco.
Dopo questa introduzione ci dividiamo in gruppi ed iniziamo una esplorazine
dell'ambiente stagno, preoccupandoci di provare ad individuare, oltre
ai diversi elementi presenti che compongono lo stagno anche le relazioni
che si instaurano tra di essi.
Osserviamo il colore dell'acqua e del fondo, la presenza di diversi
alberi e cespugli intorno alle rive, canne, giunchi ed altre piante
tipiche delle nostre zone umide, e finalmente alcuni animali, come i
pesci e le gallinelle d'acqua.
I ragazzi vivono l'esplorazione dei punti più intricati tra
i cespugli come un'avventura in un ambiente selvaggio e pericoloso e
questo li esalta e li coinvolge nel lavoro.
Concluso questo momento ci raduniamo e sviluppiamo una breve discussione
partendo dalle nostre osservazioni.
Arriviamo così a definire le componenti principali di un ecosistema
ed affrontiamo l'artificialità evidente ed il rapporto con l'uomo
che questo stagno esprime.
Rileviamo inoltre la temperatura dell'acqua e dell'aria:
- temperatura
dell'acqua - 9 °C
- temperatura
del'aria - 9 °C
Facciamo merenda e ci spostiamo verso gli stagni nuovi superando la
montagnetta di corsa e giungendo così un po' stanchi ed accaldati.
Le differenza con l'ambiente visto in precedenza sono evidenti:
- mancano alberi intorno
- ci sono moltissime alghe
- il colore del fondo è diverso, più rossiccio
- non ci sono pesci o almeno non ne vediamo
- ci sono moscerini
- assomiglia di più ai nostri disegni
Lavoriamo sul confronto tra i due ambienti osservati ed affrontiamo
il concetto di interdipendenza tra le diverse componenti di un ecosistema,
capiamo che tutti gli elementi sono tra loro strettamente legati e che
toccarne uno porta a ripercussioni su tutto il sistema.
Concludiamo definendo come nasce uno stagno e quale sarà la
sua fine che lo porterà a trasformarsi in un altro tipo di ambiente,
cioè un prato (brughiera) e successivamente con l'arrivo degli
alberi, in un bosco.
Ritorniamo così verso il pulman, saluto i ragazzi e mi dirigo
in Cascina.