Le classi del Comune di Milano
- 1a
elementare via Cesari
27
marzo 2002
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I bambini mi raggiungono in Cascina dove mi presento e recuperiamo
le piantine di ligustro e gli attrezzi che serviranno per la piantumazione
che realizzeremo stamattina.
Il tempo non è dei migliori, ci sono nuvole, vento e fa un po'
freddino.
Sperando in un miglioramento ci dirigiamo al limite verso il limite
del bosco.
Una volta entrati depositiamo piante ed attrezzi e, grazie al lavoro
preparato in classe, introduciamo l'attività.
I ragazzi illustrano il loro cartellone ed i loro disegni che rappresentano
l'utilizzo degli alberi da parte dell'uomo e le relazioni che questi
instaurano con gli animali.
Per poter progettare il nostro intervento di piantumazione dobbiamo
prima conoscere meglio il bosco e le piante.
Ci spostiamo all'interno del bosco seguendo per un buon tratto il sentiero
di Greta e Anselmo e raggiunto un punto abbastanza fitto ci organizziamo
per un'esplorazione di questa zona di bosco.
I piccoli animali presenti nel terreno sono la prima attrazione, lombrichi,
formiche, ragni, ma anche tracce e segni della presenza di altri animali
rivestono un certo fascino.
Tane di arvicola, nidi di ragni, nidi di picchi, galle, buchi e canali
nei tronchi a terra - segni lasciati dal Cossus cossus - sono ciò
che troviamo.
Lavoriamo inoltre sullo sviluppo di un albero e sui suoi bisogni.
Luce, sali minerali, acqua e spazio a disposizione vengono indicati
dai bambini come essenziali.
Cerchiamo di capire da dove arrivano i sali minerali; se l'acqua rappresenta
un reale problema in un ambiente di questo tipo, dove la luce filtra
maggiormente tra le chiome; come il bosco aiuta l'albero a crescere
oppure lo sfavorisce.
Lavoriamo anche sulle diverse parti dell'albero e sulle loro funzioni.
Conclusa la nostra esplorazione abbiamo finalmente in mano gli elementi
per poter progettare il nostro intervento.
Ci muoviamo sul sentiero di Greta e Anselmo alla ricerca di uno spazio
che riteniamo idoneo.
Decidiamo così di piantumare intorno all'olmo n° 56 - la
nostra stanza
del lavoro.
I ragazzi dispongono le piantine tenendo conto della necessità
di luce, di spazio, della sensazione di naturalità che una disposizione
irregolare crea, e dei sentieri creati dal passaggio dei visitatori
del Parco.
Posizionati i ligustri, passiamo ora alla fase manuale: con il piccone
dobbiamo realizzare le buche necessarie.
Scopriamo che il piccone è pesante e, che se prima avevamo un
po' freddo ora, al contrario, abbiamo piuttosto caldo e si diventa anche
un po' rossi.
Comunque la fatica non ci ferma ed alla fine le buche sono pronte.
Mettiamo a dimora le piantine e ricopriamo bene con la terra assicurandoci
che questa aderisca bene alle radici.
Contenti guardiamo il nostro lavoro e progettiamo come proseguire in
classe in vista della seconda uscita: dovremo pensare come arredare
ulteriormente la stanza del nostro olmo.
Concludiamo così la nostra attività e ci incamminiamo
verso la Cascina dove saluto i ragazzi che ritornano a scuola.
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