L'albero
racconta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le classi del Comune di Milano - 1c
elementare via Cesari
22 marzo 2002

    La classe arriva puntuale all'appuntamento in cascina: subito ci avviamo verso il bosco.

    All'ingresso del bosco comincio a raccontare le cose più importanti di questo parco: la sua giovinezza (gli alberi non hanno più di venti anni di vita) e la sua artificialità (gli alberi sono tutti stati piantati dall'uomo).

    Chiedo inoltre attenzione ai bambini soprattutto perchè stiamo entrando in casa di altri (animali e alberi), per cui dovremo cercare di comportarci bene.

    Individuiamo subito un cartellino del sentiero di Greta e Anselmo: lo osserviamo insieme e cerchiamo di capire quale potrebbero essere le regole del gioco relativo a quest'albero - "la montagna di foglie".

    Ci giochiamo dividendo la classe in due squadre che avranno il compito di formare la montagna di foglie più alta e più bella.

    Camminiamo ancora e incontriamo un altro cartellino, in corrispondenza di un acero - la torre del drago - che deciamo di "scalare". Tale operazione verrà svolta però solo dai meno coraggiosi, in quanto si tratta di una sorta di medicina per vincere le nostre paure.

    Bisogna dire che tra i bambini che si sono dichiarati molto coraggiosi, un certo numero di loro si è effettivamente dimostrato tale: sono riusciti a resistere alla paura di una possibile terribile iniezione che avrei dovuto eseguire io.

    Effettuiamo la scalata dell'acero, velocemente e con soddisfazione - vedremo se l'effetto anti paura avrà successo.

    Camminiamo fino a raggiungere il nido artificiale occupato dalle cinciarelle: purtoppo questi piccoli animaletti non si fanno però vedere, per cui proseguiamo fino ad un certo punto dove ci fermiamo e dove i bambini mi raccontano la storia che hanno prodotto a scuola.

    Si tratta di una fiaba tratta dal libro "L'albero" - scritto da ??? - edito da Salani - un bel racconto che parla dell'amicizia tra un albero e un bambino.
    I bambini della 1c la hanno raccontato in questo modo:

    Facciamo merenda.

    Ora è giunto il momento di individuare la stanza del racconto della 1c: questa volta non individuiamo un albero ma un ceppo, ovvero ciò che rimane dopo che un albero è stato tagliato.
    Decidiamo di trovare un ceppo perchè la storia raccontata dai bambini termina con l'immagine di ciò che rimane del vecchio albero che si è offerto tutto all'amicizia per il bambino, ovvero un ceppo, appunto.

    Troviamo, dopo breve ricerca, un bel ceppo con alcuni grossi funghi su di esso e con un giovane alberello a fianco - questo nelle vicinanze dell'albero n°47 del sentiero.

    Cominciamo qui a costruire la stanza, circondando il ceppo con vari rami.

    A questo punto faccio vedere ai bambini una serie di carte di Propp le osserviamo e selezioniamo quelle che potrebbero esserci utili per il proseguo della nostra storia.

    • Il ceppo del vecchio albero presenta due novità: dei funghi su di esso e un giovane alberello a fianco
    • questo piccolo alberello è stato piantato grazie ai bambini della 1b che hanno portato le piantine al Parco
    • è stato in particolare un loro amico, Teodorico il lombrico, effettivamente a piantare l'albero
    • ecco il piccolo alberello
    • Marco, l'accompagnatore della 1b trasforma Teodorico in un fungo, così si spiega la sua presenza sul ceppo
    • Il ceppo con il fungo è visibile
    • Poco alla volta il ceppo si ammorbidisce, si sbriciola, si forma un buco
    • in questo buco ci cade il vecchio amico dell'albero, che stava cercando il ceppo che non c'è più
    • cade dentro all'acqua e qui trova un oggetto magico con all'interno dei colori
    • i colori escono e formano una specie di incantesimo che permette al piccolo alberello di crescere velocemente
    • il bosco cresciuto
    • ora il Parco è veramente più bello

     

    Clicca sulle piccole immagini per vederne l'ingrandimento


Dopo avere dato le indicazioni per il lavoro a scuola, accompagno la classe e saluto tutti.