Oggi ci aspetta un vero e proprio lavoro: realizzeremo una piantumazione
di alcune piantine di un arbusto selvatico di nome evonimo.
Otto piantine che recuperiamo in cascina, insieme agli attrezzi necessari;
che metteremo a dimora in una zona che riterremo idonea al loro sviluppo
ed alla possibilità di fruizione da parte dei visitatori del
Parco.
Al limitare del bosco organizziamo così la nostra attività.
Ci spostiamo all'interno seguendo il sentiero
di Greta e Anselmo e, raggiunto un punto piuttosto fitto, depositiamo
piantine, attrezzi e cappotti, facciamo merenda ed iniziamo ad esplorare
questa zona di bosco cercando di capire come vive una pianta, i suoi
bisogni, il bosco nel suo complesso ed i segni del suo utilizzo.
Concluso questo momento raccogliamo le nostre cose e, sempre seguendo
il sentiero di Greta e Anselmo, raggiungiamo un punto del bosco che
ci sembra idoneo per la nostra piantumazione.
Sappiamo che le nostre piantine si trasformeranno durante la crescita
in cespugli piuttosto grossi e che faranno dei fiori e frutti arancio-violacei.
Scegliamo con cura l'albero di riferimento sul sentiero, l'olmo n°
65, e progettiamo il nostro intervento tenendo in considerazione:
- la distanza con altri alberi già presenti e tra di loro
- la luminosità, dove la luce riesce a filtrare tra le chiome
e raggiunge il suolo
- i sentieri e gli spazi utilizzati dai visitatori
- la possibile evoluzione dello spazio
E' giunto così il momento del lavoro manuale: a turno proviamo
ad utilizzare gli attrezzi e, con un po' di fatica, realizziamo le buche
necessarie; successivamente mettiamo a dimora gli alberelli, ricopriamo
le buche e schiacciamo bene la terra contro le radici.
Guardiamo finalmente il nostro lavoro e decidiamo come proseguirlo
in classe in vista della seconda uscita.
Dovremo arredare la nostra stanza
del lavoro, quindi continuare la progettazione di questo spazio.
Saluto i ragazzi che si incamminano verso la scuola e ritorno in cascina.