Il paesagio

Il rapporto con l'uomo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le classi del Comune di Sesto San Giovanni - 3c - elementare via Marzabotto
12 marzo 2002

Incontro la classe 3c presso il ponte verde.

Ci avviamo velocemente verso lo stagno vecchio: qui ci fermiamo e cominciamo a raccontare la storia della costruzione di questo ambiente artificiale.

Lo scavo della buca, la sua impermeabilizzazione con argilla, l'immissione dell'acqua, l'inserimento delle piante acquatiche: queste sono state le più importanti operazioni svolte dal Parco Nord per la realizzazione dei laghetti.

Subito il discorso si sposta sugli animali e sul come questi si trovino all'interno del laghetto, visto che il Parco non ha provveduto al loro inserimento.
Gli animali, a seconda della specie e delle caratteristiche, sono giunti fino a noi seguendo tre diverse "strade":

    • sono arrivati da soli - volatili
    • sono stati introdotti senza permesso dai frequentatori del Parco
    • ci sono sempre stati - in genere gli animali di piccole o piccolissime dimensioni.

Osserviamo ora il cartellone che hanno preparato a scuola - ovvero una rappresentazione di come i bambini immaginavano fosse lo stagno, con i relativi animali e piante.

Al suo interno inseriamo vari disegni raffiguranti i seguenti elementi:

    • fiore di ninfea
    • tipha
    • fiori di prato vari
    • alghe
    • plancton
    • insetti - libellule e bruchi
    • molluschi - chiocciole
    • rane e girini
    • serpente
    • anatre - cigno - papere
    • pesci vari
    • tartaruga

Subito provvediamo a togliere dal cartellone il cigno - il nostro ambiente non è particolarmente adatto a questo animale.

Per verificare la presenza o meno di questi elementi - oggi e qui - invito la classe a perlustrare il laghetto.

Alla fine della ricerca a partire dalle osservazioni dei ragazzi eliminiamo dal cartellone i seguenti elementi non osservati:

    • rane
    • chiocciole
    • serpente

In linea di principio il cartellone rimane ancora abbastanza "affollato" - sarà la primavera che effettivamente comincia a farsi sentire.

Parliamo di come mai non abbiamo osservato tutti gli animali disegnati: per molti di essi ciò è dovuto al loro essere ancora in letargo e comunque le nostre osservazioni potrebbero essere diverse ogni giorno, in funzione anche della variabilità del tempo atmosferico.

Prendiamo le misure della temperatura:

    • temperatura dell'aria - 16,9°C
    • temperatura dell'acqua - 12,5°C

Camminiamo verso il laghetto nuovo: lo raggiungiamo dopo poco e subito ci rendiamo conto di essere di fronte ad un ambiente diverso, molto diverso da quello precedentemente osservato.

Analizziamo velocemente le differenze più evidenti:

    • c'è meno vegetazione - no ninfee
    • ci sono molte alghe
    • ci sono meno animali - no uccelli
    • c'è meno acqua
    • è più sporco
    • la forma è diversa
    • i bordi sono maggiormente inerbiti

Osserviamo nel frattempo una coppia di germano reale intenta a mangiare sulla supericie dell'acqua.

Passiamo ora alla proposta di lavoro sul rapporto dell'uomo con questo ambiente acquatico: racconto ai bambini della presenza delle tartarughe e della conseguente diminuizione di molti altri piccoli animaletti (per esempio i girini) incompatibili con la presenza del rettile abbandonato dalle persone.
Faccio presente il fatto che i problemi sono derivanti soprattutto a causa del grande numero di tartarughe presenti (sono più di cento).
Propongo quindi alla classe di diventare progettista e protagonista di un questionario da sottoporre ai frequentatori del Parco Nord: alcune semplici domande che dovrebbero mettere in evidenza il grado di conoscenza che le persone hanno del problema tartarughe.
In classe dovranno progettare il questionario, al Parco dovranno poi metterlo in pratica.

Ora tiriamo fuori carta e acquarelli per realizzare la mappa dei colori: attività questa che, in pochi minuti, produce delle interessanti tavolozze.

In alcuni casi le macchie sono "intere", a volte di forma più irregolari; il colore è qualche volta esteso su tutto il foglio, più spesso si vede concentrato in alcune zone del foglio, in altri casi è estremamente puntuale.
Qualche volta osserviamo dei colori mescolati, in altre occasioni abbiamo dei colori abbastanza puri.

Prima di incamminarci per il ritorno a scuola prendo uno dei loro disegni e lo immergo nell'acqua dello stagno: all'inizio non succede niente - il colore si è già abbastanza stabilizzato - ma se intervengo con il mio dito o con una pennello fatto da alghe, la macchia di colore si modifica.

L'uscita è terminata, alla prossima.