Alle ore 13.30 la 1c arriva in cascina, pronti a partire per l'escursione
nel bosco - e pronti anche a piantare alcune piantine di evonimo.
Ci fermiamo all'ingresso del bosco: qui raccontiamo alcune delle cose
più importanti che riguardano il parco - la sua giovinezza e
la sua artificialità.
Osserviamo degli alberi con venti anni di vita alle spalle: alberi che
sono stati piantati e che hanno evidentemente una dinamica di crescita
molto diversa dalla nostra - molto più veloce.
Camminiamo nel bosco - andiamo a cercare i cartellini del Sentiero
di Greta e Anselmo - ne troviamo alcuni e di questi cerchiamo di
capire quale possa essere il funzionamento dei giochi relativi.
Ci fermiamo in particolare in corrispondenza dell'acero n°27 -
la torre del drago - l'albero della paura - l'albero che dovrebbe farmi
guarire da alcune delle mie paure.
Chiedo ai bimbi se hanno paura di qualcosa: alcuni si ritraggono indignati
- "noi paurosi?"
Insieme a quelli che, più umilmente, dichiarano le loro paure
proviamo l'esperienza dell'albero guaritore, scavalcando la doppia forcella
dell'acero.
L'esperienza si rivela simpatica e si svolge senza particolari problemi.
Camminiamo ancora, fino a raggiungere il nido del picchio rosso, presente
lungo il viale dei pioppi cipressini.
Lo osserviamo, racconto ai bambini a cosa serve quel buco grosso scavato
nel tronco del pioppo, cerchiamo di ascoltare in silenzio per cogliere
il rumore che il picchio fa quando scava - purtroppo però in
questo non siamo fortunati.
Camminiamo ancora e ci fermiamo ad un certo punto per parlare dei funghi
e della loro importanza per la vita delle piante: noi piantiamo si gli
alberi, ma se non interviene il fungo - e altri microscopici organismi
del terreno - l'albero non può ricevere nel tempo la nutrizione
adatta e in giusta quantità per lui.
Per cui capiamo quanto questo piccolo essere sia importante - il cuoco
del bosco.
Ci spostiamo quindi più in là per raggiungere una zona
del bosco adatta alla piantumazione delle nostre piantine.
La troviamo intorno all'albero n°58 - una betulla.
Incominciamo a tracciare il contorno della nostra stanza
del lavoro, utilizzando vari rami raccolti in terra, quindi passiamo
alla piantumazione vera e propria, preceduta da una spiegazione delle
semplici ma fondamentali operazioni necessarie.
Una volta terminata la piantumazione spiego ai bambini quale sarà
il programma per la seconda uscita: l'allestimento della loro stanza,
preceduta da un si spera fantasioso e interessante progetto.