<%@LANGUAGE="VBSCRIPT" CODEPAGE="1252"%> Classe rosa - Materna via Campestre - Bresso
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Classe rosa - Materna via Campestre - Bresso

7 aprile 2006

Che freddino che fa stamattina: il vento di ieri ha portato un po' di nuvole, aria fredda, ma, per fortuna, non la pioggia.
I bambini e le bambine della classe arrivano all'appuntamento pronti per il loro lavoro.

Iniziamo subito con le presentazioni: io mi chiamo Massimo, voi ....

Racconto la storia breve, ma significativa della costruzione del laghetto che abbiamo di fronte a noi.

Lo scavo della buca, l'impermeabilizzazione del fondo con l'argilla, l'immissione dell'acqua, l'inserimento delle piante...

Poco oltre raccogliamo un po' di questa argilla, rossastra, che si modella facilmente con le mani.

Ora vediamo un po' i disegni che avete realizzato a scuola: si tratta di elementi viventi (animali e piante) che i bambini pensano di trovare qui, oggi.

Pesci, insettini, tartarughe, rane, papere (sole o con i piccoli), un elefante, una lontra, un cigno, un salice piangente, una palma, ninfee fiorite.

L'unico elemento incompatibile con il nostro ambiente è sicuramente l'elefante, che provvediamo ad eliminare dall'insieme.

Il nostro compito oggi sarà quello di verificare o meno la presenza di questi elementi nei laghetti del Parco Nord.

Iniziamo la nostra perlustrazione.

Osserviamo varie gallinelle d'acqua che spesso si rincorrono...

Moltissimi semi di tifa...

Una lanuggine marrone chiaro

Camminiamo ora verso il secondo laghetto "nuovo" (questi due laghetti hanno poco più di 6 anni di vita).

Scopriamo un mare di menta acquatica, molto profumato.

Quindi preleviamo alcuni campioni di alga e ne osserviamo il contenuto: piccoli coleotteri, vermetti, chioccioline con le loro uova gelatiose.

Troviamo anche una tartaruga di dimensioni medio - piccola, che sembra un po' intontita.

Ci spostiamo ora verso i laghetto "vecchi" - quelli che hanno 14 anni di vita. Durante il tragitto ci divertiamo con un percorso un po' pazzo.

Arrivati a destinazione ci accorgiamo subito di avere di fronte un ambiente diverso: ci sono più alberi (e di maggiore dimensione), moltissime foglie galleggianti di ninfea, un maggior numero di gallinelle e tre anatre maschio...

Come mai si avvicina a noi? Avrà fame?

Anche qui facciamo un giro perlustrativo.

Osserviamo molti pesci il cui colore non li fa distinguere facilmente dal fondo del laghetto; ci sono molti colombi su di un albero chiamato ontano...

C'è anche una grossa tartaruga morta...

Terminiamo la nostra mattinata riprendendo in considerazione i disegni visti all'inizio. Li mettiamo nuovamente in terra ed eliminiamo dall'insieme quelli rappresentanti gli elementi che non abbiamo osservato.

Le rane, che ci sono, anche se in minima quantità, che ora sono piuttosto nascoste per via della fredda giornata.

Il cigno, che potrebbe anche avere condizioni abbastanza buone per la sua vita (a parte lo spazio insufficente).

La lontra (idem come sopra e comunque avrebbe bisogno di un ambiente molto più naturale).

I piccoli delle varie papere: in questo momento probabilmente sono ancora uova.

La palma, che avrebbe bisogno di un clima un po' più caldo (però la teniamo, come rappresentanza degli altri alberi presenti).

Abbiamo visto poche tartarughe, anche se questi animali sono comunque presenti in notevole quantità.
Come mai sono così tanti?
Semplicemente perchè sono stati abbandonati da chi li aveva in casa e si era stufato di accudirli.
Mi raccomando! Non fatevi regalare questi piccoli e simpatici animaletti perchè dopo, una volta adulti, possono rappresentare un grosso problema per gli altri piccoli abitanti dello stagno (in primo luogo i girini di rana e rospo).

La mattinata insieme è terminata. Vi accompagno per un tratto.

Ciao a tutti!