La classe 1a arriva puntuale al'appuntamento presso le scuole del Parco
Nord: subito ci incamminiamo verso l'ingresso del rimboschimento.
Ci fermiamo qui per incominciare l'attività prevista questa
mattina.
Siamo entrati nel bosco, quindi in casa altrui. Di chi?
Degli animali!
E come dobbiamo comportarci?
Bene!
Certo, anche perchè gli animali stanno ora osservando un mucchio
di cose colorate, che si muovono, che fanno rumore e che puzzano un
po' (soprattutto se questa mattina queste "cose" si sono lavate
accuratamente).
Presento quindi il sentiero di Greta e
Anselmo (osserviamo il cartellino corrispondente all'albero n°8);
osserviamo la cartina del sentiero e chiedo quindi ai bimbi di andare
alla ricerca degli altri paletti e cartellini.
Troviamo il primo, poi il secondo, poi il terzo... ce ne sono molti!
Ogni cartellino corrisponde ad un albero: ma questi alberi sono giovani!
(anche se non sembra) non hanno più di venti anni di vita. Eppure
sono molto cresciuti.
In corrispondenza dell'albero "La Torre del Drago" cerco
di capire quale rapporto i bambini hanno con la paura: circa metà
di loro dichiara di non avere paura di niente. Se è proprio così...
Invito quindi i "paurosi" a mettersi in fila e a "scavalcare"
il nostro bell'albero, appunto per guarire dalla malattia della paura.
Il gioco è divertente ma è molto serio: in effetti moltissime
piante hanno da sempre aiutato l'uomo in questa sua battaglia contro
le malattie (vedi il salice e l'aspirina).
Su a lcune piante (in particolare sull'acero) notiamo alcuni scortecciamenti:
sotto la corteccia osserviamo molti bozzoli bianchi fatti dai ragni
per cercare di passare indenni il freddo inverno.
Camminiamo ancora un po'.
Facciamo merenda.
Osserviamo ora un albero morto, rimasto in piedi: notiamo che è
quasi completamente ricoperto da macchie rosate - si tratta di funghi,
che stanno, lentamente ma inesorabilmente, sbriciolando l'albero stesso.
In effetti i funghi, insieme ad altri organismi microscopici, sono adibiti
alla decomposizione di tutto ciò che muore in unbosco: foglie,
rami, etc..., vengono trasformati in cibo per la terra e quindi per
le piante che vi sono presenti.
Chiedo ora ai bambini di cercare un po' di rami contenenti questi funghi:
in breve tempo veniamo sommersi da bastoni di varie dimensioni con funghi
colorati.
Camminiamo ancora, fino ad una zona di bosco tranquilla, con un po'
di sole, in ascolto delle foglie che cadono.
Qui i bambini diventano foglie: si sdraiano e sopra di essi comincia
la pioggia di foglie (sia quelle che cadono naturalmente, sia quelle
gettate da me); quindi, una alla volta, le foglie si risvegliano.
Dopo un ulteriore breve cammino ci fermiamo in corrsipondenza di alcuni
grandi olmi circondati da moltissime piante nettamente più piccole:
si tratta di alberi aventi tutti la stessa età, che sono cresciuti
in maniera diversificata, sia perchè di specie diverse, sia a
causa di una loro più o meno accentuata "voracità"
nei confronti del cibo presente nelle circostanze.
La mattinata è terminata, sotto un bel sole tiepido la classe
si avvia verso scuola.