La classe 1a arriva insieme alla 1d all'appuntamento in via Suzzani.
Subito partiamo per la visita di accoglienza al Parco.
Dopo una breve presentazione della mattinata ci spostiamo subito verso
la cima della montagnetta Breda - scalando un ripido pendio terroso
- in corrispondenza del monumento ai deportati nei campi di sterminio
della seconda guerra mondiale.
Qui faccio dei veloci cenni a quella che è la storia di questo
particolare ambiente in rilievo (cosa piuttosto inusuale nella pianura
lombarda): si tratta di un ambiente artificiale che affonda le sue radici
nella storia industriale della città di Milano.
Infatti la montagnetta Breda è formata in massima parte dalle
scorie degli altiforni della Breda, ovvero da ciò che rimaneva
dell'estrazione del ferro dai minerali ferrosi.
Se quindi sotto i nostri piedi ci sono queste scorie andiamo a cercarle!
Ne troviamo parecchie in corrispondenza di un viottolo che scende:
le raccogliemo e ne commentiamo forma e consistenza.
Ci inoltriamo quindi verso i laghetti vecchi: ambiente artificiale
realizzato dall'uomo una decina di anni fa.
Come sempre, osservando questo ambiente acquatico, non si può
non notare la presenza delle innumerevoli tartarughe portate dai frequentatori
del Parco. Comunico ai ragazzi quanto la cosa sia errata ed estremamente
dannosa per l'ambiente.
Facciamo un giro intorno a questo laghetto: osserviamo appunto quasi
solamente poche tartarughe, qualche gallinella d'acqua e un certo numero
di pesci.
E' tempo di merenda!
Camminiamo ancora e ci spostiamo verso le zone di rimboschimento più
antiche.
Entriamo nel bosco: è ora di utilizzare la cartina del sentiero
di Greta e Anselmo che ho consegnato ai ragazzi che lavoreranno a gruppetti.
Andiamo alla ricerca degli alberi contrassegnati dal paletto e dal
cartellino aiutati dalla cartina.
Durante il percorso osserviamo alberi e funghi:
spesso questi sono insieme!
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Ne troviamo man mano un certo numero, fino al 27 - l'albero egiziano
- un gruppetto si avventura anche più avanti, per cui ci tocca
attardarci per aspettarli.
Qui ci fermiamo per spiegare il gioco previsto in corrispondenza di
questo albero, ovvero al gioco della scrittura segreta. Lo spieghiamo
solamente dato che non rimane il tempo per giocarlo.
La mattinata termina sul pratone antistante la cascina, dove i ragazzi
si cimentano in sfrenate corse.
Saluti a tutti!