La classe mi raggiunge in cascina in una bella mattinata di sole, ed
anche se in questi giorni fa molto freddo, oggi la temperatura è
piacevolmente mite.
Ci presentiamo e ci spostiamo verso il limite del bosco, raggiunto
il quale organizziamo la nostra attività.
Partiamo dal lavoro realizzato in classe dai ragazzi: una serie di disegni
che illustrano i possibili giochi fattibili nel bosco.
Il più gettonato è senza dubbio "nascondino",
seguono "prendersi", "correre", "cercare di
riconoscere i vari tipi di alberi" e "scoprire la presenza
di animali".
Introduco la storia del bosco e decidiamo insieme di spostarci al
suo interno seguendo il Sentiero di Greta
e Anselmo, un sentiero di giochi realizzato da diverse scuole, che
si dipana all'interno, appunto di questo tratto di bosco.
Questo primo gioco - di ricerca - coinvolge i bimbi che uno ad uno trovano
i vari alberi del sentiero e ci conducono dove il bosco è più
fitto. Depositiamo le nostre borse e facciamo una breve merenda.
Il secondo gioco prende spunto dal fatto che una serie di rifiuti derivanti
dalla nostra merenda, come sacchetti di plastica e confezioni varie
vengono raccolte per essere successivamente buttati nei cestini dei
rifiuti, mentre altri, come avanzi di frutta, decidiamo di buttarli
per terra nel bosco.
Scopo del gioco è esplorare da soli il bosco, scoprire come è
composto, chi ci abita, cosa succede e tentare di dare una risposta
al perchè alcuni rifiuti possono essere lasciati a terra senza
creare danni.
Durante questa esplorazione scopriamo che il bosco non è fatto
solo di alberi, ma è molto ricco di vari organismi; anche se
la stagione non è favorevole per l'osservazione di animali, vediamo
dei merli, troviamo un nido, tracce della presenza di bruchi, cavalli,
cani.
Non solo vi sono organismi viventi, ma anche una serie di materiali
che da essi derivano: foglie, tronchi, rami, e, poco alla volta capiamo
che il destino dagli avanzi della frutta è, come quello delle
foglie e dei legni, di essere mangiato, e mentre questo accade si liberano
i sali minerali indispensabili per gli alberi stessi del bosco.
Impariamo inoltre a riconoscere parti di una pianta, come la corteciia,
le gemme, i frutti, notiamo la linfa da alberi appena tagliati, e ci
affascinano incredibilmente i numerosi ceppi rimasti dall'opera di diradamento
cui il bosco è sottoposto.
Lavoriamo così anche su come viene costruito e seguito un bosco
da parte del Parco.
Questa attività coinvolge e diverte molto i ragazzi che solo
verso al termine del tempo a disposizione ricordano che potremmo giocare
a nascodino, uno dei giochi che inizialmente avevamo deciso di provare
a giocare.
Concludiamo cosi l'esplorazione dandoci un compito per la prossima
uscita: disegnare come ci immaginiamo il bosco in primavera avendo tagliato
tutti questi alberi.
Siamo così pronti per nasconderci e cercare i compagni, dietro
agli alberi, ai cespugli, stando attenti a non cadere inciampando nei
famosi e numerosi ceppi.
Un po' accaldati successivamente ritorniamo verso l'ingresso di via
Clerici, saluto e rientro in cascina.