Ci incontriamo che siete ormai scesi dal pullman e già in fila.
Siamo un po' in ritardo e allora abbandoniamo l'asfalto caldo e entriamo
subito sotto gli alberi.
Camminiamo per un bel po' e intanto osserviamo il verde e i fiori.
Ci fermiamo sotto degli alberi per una veloce merenda, poi l'ultimo
sforzo ed eccoci ad attraversare il ponte e a fermarci all'ombra di
una betulla.
La osserviamo attentamente, visto che ha un tronco così particolare.
Qui al Parco Nord non crescono bene, si ammalano, quindi approfittiamo
di questa che è ancora bella.
Entriamo nel bosco e passiamo vicino a dei noccioli: li riconoscete
voi, dalle foglie vellutate, e mi raccontate quante buone cose si fanno
con le nocciole.
Scopro che a scuola lavorate dall'inizio dell'anno sul bosco, e che
avete imparato a riconoscere qualche foglia.
Il sambuco per voi invece è una scoperta: uno per uno annusiamo
i suoi fiori.
Poi una pianta che già conoscete: il carpino. Le sue foglie
non sono vellutate come il nocciolo, e la forma è diversa!
Nel bosco scopriamo che le piante hanno una ventina d'anni, e che erano
alte come voi o forse meno quando sono state piantate. Le piantine che
vedete sono nuove, e per lasciargli spazio hanno tagliato quelle malate
o più malandate. In questo modo il bosco assomiglierà
sempre di più ad un bosco naturale, con piante più giovani
e altre più vecchie, e soprattutto con altezze diverse.
Continuando a camminare notiamo come, inoltrandoci nel verde, gli uccelli
aumentino: sentiamoi loro canti, alcuni ci sembrano vicinissimi! e i
rumori della strada che prima erano forti ora sono lontanissimi e quasi
non ce ne accorgiamo!
Scopriamo il paletto numero otto del Sentiero
di Greta e Anselmo, e vi racconto un po' la sua storia.
Sul tronco dell'Olmo scoprite un piccolo bruco verde, ed un'altro mimetizzato
così bene da confondersi con la corteccia! E poi tanti piccoli
ragnetti rossi.
Di paletto in paletto camminiamo nel bosco. Sotto le querce rosse (altissime!)
e frassini si sta proprio bene, l'ombra è fresca e non sembra
di essere vicino alla città.
L' acero ha la foglia che sembra una mano! E un tronco tutto contorto.
Che bello per arrampicarsi!
Cercate nidi, ma anche voi credete sia difficile vederne, gli uccellini
lo fanno in alto e ben nascosto per proteggersi dai pericoli.
Visto che ci tenete vi porto sotto un nido un po particolare: quello
di picchio!
Continuando il nostro Sentiero ci fermiamo vicino ad un paletto che
ci propone un gioco che volete provare: il telefono senza fili.
Un vostro compagno però è allergico a qualcosa del bosco.
Vi lascio con Marco e lo accompagno alla Cascina del Parco.
E poi torno a salutarvi: buon pic-nic a tutti!