Incontro la classe all'ingresso di Via Suzzani.
Dopo esserci presentati ci incamminiamo verso il primo ambiente che
esploreremo: lo stagno vecchio.
Le due domande a cui dovremo provare a dare risposta sono:
- che cos'è un ecosistema e come funziona
- quali aspetti caratterizzano il Parco Nord
Durante l'esplorazione di questo primo ambiente troviamo qualche tartaruga,
alcuni pesci; riconosciamo alcune piante come le ninfee, i giunchi,
la menta, l'ontano, le querce, la rosa canina, il ciliegio, il nocciolo
ed altre ancora.
Notiamo la presenza di gallinelle e di piccioni: le gallinelle si trovano
vicino alle cannucce e quando vengono spaventate cercano rifugio tra
queste.
Ci sono carpe e tartarughe, pesci rossi, una libellula, qualche moscerino
ed un gerride.
Guardiamo i colori ed ascoltiamo i suoni di questo stagno.
La voce principale è data dalle gallinelle, il loro colore è
il grigio-verde.
Conclusa l'esplorazione raccogliamo le oservazioni e definiamo come
nasce uno stagno e quale sarà il suo destino; capiamo che l'ambiente
appena visitato è in realtà artificiale, anche se l'impressione
è opposta: ci sembra uno stagno naturale.
Ci spostiamo sulla montagnetta, che scopriamo essere una ex-discarica
Breda, dove facciamo una breve merenda.
Scendiamo successivamente verso lo stagno nuovo dove le differenze con
l'ambiente acquatico precedentemente visitato balzano agli occhi.
Durante questa esplorazione troviamo animali diversi, giovani di rana
e rospo smeraldino; lo specchio d'acqua è quasi completamente
occupato da alghe, ci sono più insetti, mancano pesci e tartarughe,
non ci sono ninfee, è più fangoso, sembra più naturale.
Anche in questo caso dopo il momento di esplorazione raccogliamo le
osservazioni ed arriviamo a definire le componenti di un ecosistema,
i cicli naturali che avvengono al suo interno e le catene alimentari
che si instaurano. Ragioniamo sulle relazioni che si creano tra le diverse
componenti del sistema.
Chiudiamo il discorso definendo il Parco Nord come un Parco che cerca
di soddisfare contemporaneamente il bisogno di natura selvaggia, non
soffocata dall'uomo con quello, invece, di sicurezza e tranquillità
di una natura addomesticata. Queste due spinte opposte trovano qui il
loro equilibrio.
E' conclusa la fase "didattica" ma non la nostra visita che
si rivolge ora al bosco davanti alla Cascina del Parco, dove ci aspetta
un momento di gioco.
Seguendo il sentiero di Greta e Anselmo ci inoltriamo al suo interno:
il primo gioco è quello di trovare un albero specifico di questo
sentiero e precisamente il numero 17.
Questo diverte molto i ragazzi, ed una volta raggiunto il luogo stabilito
utilizziamo gli ultimi minuti della mattinata per giocare liberamente
all'interno del bosco.
Ritorniamo infine verso la cascina dove saluto la classe che si avvia
al tram che li riporterà a scuola.