Le classi del Comune di Milano - 1f/e Media Tommaseo
13 settembre 2002
Io sono Massimo

Le tre classi arrivano insieme all'appuntamento in via Suzzani. Subito ci dividiamo in due gruppi (con me si aggrega la 1f e meta della 1e) e partiamo per la visita di accoglienza al Parco.

Dopo una breve presentazione della mattinata ci spostiamo subito verso la cima della montagnetta Breda, in corrispondenza del monumento ai deportati nei campi di sterminio della seconda guerra mondiale.
La salita alla montagnetta si rivela dura in quanto li faccio salire lungo la ripida scarpata sud.

Qui faccio dei veloci cenni a quella che è la storia di questo particolare ambiente in rilievo (cosa piuttosto inusuale nella pianura lombarda): si tratta di un ambiente artificiale che affonda le sue radici nella storia industriale della città di Milano.
Infatti la montagnetta Breda è formata in massima parte dalle scorie degli altiforni della Breda, ovvero da ciò che rimaneva dell'estrazione del ferro dai minerali ferrosi.

Se quindi sotto i nostri piedi ci sono queste scorie andiamo a cercarle!

Ne troviamo parecchie in corrispondenza di un viottolo che scende: le raccogliemo e ne commentiamo forma e consistenza.

lo scavo delle scorie la grossa scoria

Ci inoltriamo quindi verso i laghetti vecchi: ambiente artificiale realizzato dall'uomo una decina di anni fa.

Come sempre, osservando questo ambiente acquatico, non si può non notare la presenza delle innumerevoli tartarughe portate dai frequentatori del Parco. Comunico ai ragazzi quanto la cosa sia errata ed estremamente dannosa per l'ambiente.

Facciamo un giro intorno a questo laghetto: osserviamo poche tartarughe, qualche gallinella d'acqua e pochi pesci.

Camminiamo ancora e ci spostiamo verso le zone di rimboschimento più antiche.

Prima di addentrarci nel bosco ci fermiamo per una opportuna merenda con relativa osservazione delle persone anziane intente a giocare a bocce.

Entriamo nel bosco: è ora di utilizzare la cartina del sentiero di Greta e Anselmo che ho consegnato ai ragazzi al momento del nostro incontro.

Andiamo alla ricerca degli alberi contrassegnati dal paletto e dal cartellino aiutati dalla cartina.

Ne troviamo man mano un certo numero, fino al numero13, non senza avere notato la presenza cospicua di funghi nel bosco viste le recenti piogge.
Osserviamo inoltre come quasi ogni ceppo di albero tagliato presenti parecchi funghi lignicoli che rendono sempre più friabile il ceppo stesso.

Osserviamo inoltre un notevole numero di piccole uova di insetto attaccate ad una foglia di bagolaro.

In corrispondenza della quercia rossa - la n°10 - notiamo che alcuni ligustri piantati lo scorso inverno da una classe al Parco siamo stati estirpati e buttati in terra: le piantine per fortuna non sono tutte morte per cui cerchiamo di porre rapidamente rimedio al piccolo disastro.

Terminiamo l'uscita sui pratoni di fronte alla cascina.
Qui ci salutiamo.