Ci incontriamo alla fine di via Suzanne e ci presentiamo subito.
Chi di voi è già stato qui? Praticamente tutti!
Alle mie spalle c'è una montagnetta, "la Montagnetta",
ma pochi di voi ci si sono mai soffermati. Intuite che sotto potrebbero
esserci dei rifiuti.
E' lo spunto per parlare del Parco Nord, di quando sia nato e in che
modo.
Chiedo a voi di pensare a come creereste dal nulla un parco, lavorando
su una zona di fabbriche dismesse.
Dopo aver tolto le costruzioni piantereste erbe e alberi. Gli alberi
in filari, e si dovrebbero bagnare, almeno all'inizio.
Ogni tanto controllereste che crescano, misurandone l'altezza. Ma come
fareste una volta diventate più alti di voi? C'è un modo
per capire che stanno crescendo oltre l'altezza? Il diametro, la circonferenza.
Vi chiedo se è importante che anche la montagnetta sia stata
piantumata, Certo, le radici stabiizzano il terreno. Però osservando
la parete verde sopra di noi non riusciamo a intuire quale siano le
file di piante.
E' un bene o un male che ciò che è stato piantato perda
sempre di più la sua "artificiosità"? Un bene
credete, e ve lo confermo.
Salendo osserviamo piante ed arbusti, vi colpisce il sambuco, e un
nocciolo completamente ricoperto dalla lanuggine del pioppo.
Scalata la collinetta entriamo in un boschetto. Qui osservate che lungo
il versante che poi scende ripido è stata piantata una fila di
pioppi cipressini, e sotto di loro su tutto il versante arbusti e piante
formano una macchia in cui anche dall'alto è difficile vedere
la linearità.
I pioppi hanno tutti la stessa dimensione? Ne misuriamo quattro - il
diametro - con il calibrone:
- 35,5 cm
- 39 cm
- 40 cm
- 32 cm
Non sono molto diversi uno dall'altro, e vi sembrano anche alti uguali.
Il boschetto alle nostre spalle invece vi sembra più diversificato.
Indivuate quattro piante uguali, quattro frassini.
Uno è nettamente più grande. Mi dite che, se sono stati
piantati insieme, sarà stato più forte, avrà preso
più luce e si sarà fatto più spazio con le radici:
bravi!
Alcuni alberi sono più forti, e fanno il vuoto intorno.
Ne individuate un altro, un olmo. Intorno a lui sembra esserci un cerchio,
e allora lo misuriamo.
Consideriamo quattro raggi diversi e misuriamo con la bindella:
la media è di 3,32 , e la circonferenza risulta 21, 84 m.
In questo cerchio non ci sono altri alberi o arbusti, solo foglie secche
e rametti.
Decidiamo di pesarli! Utilizzeremo dei dinamometri, che osservate prima
di mettervi all'opera: hanno scale diverse perché pesano con
sensibilità diverse.
Per facilitarci il lavoro dividiamo lo spazio in quadrati da un metro
quadrato, e a campione ne scegliamo due per raccogliervi foglie e rametti:
|
peso I campione |
peso II campione |
medie |
peso in 22 metri quadrati |
kg equivalenti approssimati |
foglie |
440 gr |
520 gr |
480 |
10560 |
10,6 kg |
rametti |
49 gr |
- |
- |
1158 gr |
1,6 kg |
Se volessimo calcolarlo per tutto il Parco? Dovremmo conoscere l'esatta
metratura dei boschi e poi moltiplicare.
E' l'ora di salutarci, ma per il ritorno scegliamo una strada diversa.
Scendendo per la collinetta troviamo escrementi di coniglio che sbriciolati
in mano si trasformano in erba! E provando ad annusarli vi accorgete
anche voi che hanno un odore gradevole.
Passiamo dagli stagni nuovi di cui velocemente vi racconto la storia
e il vostro professore trova i resti di una muta di libellula che vi
facciamo osservare attentamente, ma attenzione, è leggera e fragile!
Arrivati in fondo alla strada voi prodeguite e io vi saluto, arrivederci!