Ci incontriamo davanti alla cascina, e dopo i saluti iniziali ci incamminiamo
verso il bosco.
Quello dell'altra volta? mi chiedete. No, un altro.
Attraversiamo un tratto con alberelli appena piantati; attenzione a
questi e agli altri che incontreremo, non vanno travolti!
Vi ricordate che la scorsa volta stavano tagliando gli alberi? questi
sono i loro giovani sostituti.
Qualcuno si ricorda anche della piccola quercia rossa che avevamo scoperto
in autunno: sarà cresciuta?
Seduti in cerchio mi ridite i vostri nomi, il mio lo ricordate benissimo!
Passata la paura dell'allergia al pioppo (sono semi!), parliamo un po'
della scorsa volta.
Vi ricordate che avevamo misurato la temperatura con il termometro
digitale, e oggi fa molto più caldo: siete tutti in canottiera!
Avevamo contato quante foglie pesavano come un legno.
I tronchi tagliati ci erano serviti per esercitarci a contare gli anelli!
E i numeri tre e cinque li avevamo trovati disegnati tra e con gli alberi.
Oggi siamo qui per farne uno nostro.
In classe non ci avete pensato: lo progettiamo qui.
Decidiamo che le parti principali sono tronco, radici e rami. Si possono
poi aggiungere foglie, fiori, gemme.
Farete la struttura dell'albero con la carta, per poi rivestirlo di
rametti. Unica ragola: non strappare niente!
Il tronco com'è? Guardate gli alberi che ci circondano: più
o meno diritto, perché l'albero cresce verso l'alto per cercare
la luce.
Le radici? Possono essere a fittone, ma decidiamo insieme che gli alberi
non potrebbero stare in piedi con questo tipo di radici: vanno bene
per le carote! le faremo ramificate, così si "àncora"
bene al terreno.
E i rami come crescono? Quanti ne partono dal tronco? Non molti: decidete
che ne partiranno tre.
Poi altri tre e poi due. E via via si assotiglieranno.
Il tronco comincia a ricoprirsi e ad assomigliare ad un tronco vero.
Sui rami i legnetti devono essere più corti, basta ingegnarsi:
Alla fine mancano le foglie, che raccogliete e disponete sui rami con
precisione.
Ecco la vostra opera:
Intorno all'albero lo osserviamo. Le radici sono troppo piccole, non
reggerebbero un albero così grande!
E come lo chiamereste? Una votazione vi aiuta a decidere: Allegrotto.Lo
scrivete con rametti intorno alla chioma.
Tutto il vostro lavoro merita un passo da coniglio.
Ci rimane il tempo per un gioco tra i rami: guai a toccarli con il
piede! Prima camminando,
poi saltando,
poi su un piede solo, poi camminando all'indietro: alla fine c'è
una vincitrice.
In ultimo proviamo a coppie, uno con gli occhi chiusi che dev' essere
guidato dal compagno.
Ora è tardi: raccolta tutta la carta ci salutiamo.
Ciao a tutti!