Ciao! Mi riconoscete subito appena ci incontriamo davanti alla cascina.
C'è un iniziale momento di confusione perché avete trovato
due pulcini sotto delgi alberi: ma dobbiamo lasciarli lì perché
la loro mamma li ritrovi!
Ci incamminiamo verso il bosco, e, trovato uno spiazzo verde, ci fermiamo.
Seduti in cerchio scopriamo che siamo sotto ad un pioppo, che fa cadere
sulle nostre teste dei batuffoli di cotone che non sono polline ma piccoli
semi rivestiti di lanuggine bianca: a cosa serve?
Dopo qualche perplessità siete bravissimi a rispondere: per
far volare con il vento i semi, per "sparpagliarli" lontano",
così crescono tante piantine.
Tutti i semi diventeranno piante? No, mi dite, dipende: se riusciranno
ad entrare nella terra, se avranno acqua a sufficienza, se avranno spazio
e se avranno luce.
La piantina che crescerà avrà prima un gambo con due
foglie, suggerisce qualcuno. E sotto terra una radice piccola. Poi pian
piano crescerà, si formeranno i rami e il gambo diventerà
un tronco, e anche sotto terra le radici si allungheranno.
E crescerà dritta? Vi invito a guardare intorno: gli alberi
non sono proprio dritti. Crescono un po' storti perché ne hanno
vicino altri!
Oggi siete qui per fare un albero
anche voi. L'altra volta pioveva e nel bosco non eravamo riusciti ad
entrare. Gli alberi li avevamo visti da lontano, e avevamo contato i
colori delle foglie perché era autunno. Voi però volete
fare un albero di questa stagione: la primavera!
In classe ognuno ha pensato ad un suo albero, l'albero degli spilli,
delle scimmie, dei fantasmi,
delle stelle, dei palloncini, delle candele, e tanti altri. Poi avete
votato quello che vi piaceva di più e avete scelto di creare
un albero degli animali.
Ciascuno di voi ha poi disegnato vari animali per metterli come foglie
sull'albero. Vengono da tutt le parti del mondo, ci sono cani, coccodrilli,
lupi, leoni, tigri, serpenti, farfalle: una vera arca di Noè.
La struttura del tronco c'è, con i rami che avete scelto di
formare con la regola del due.
Allora all'opera!
Prima puliamo bene dai rametti il posto che abbiamo scelto.
Poi disponiamo il tronco e i rami.
Osservandolo ci accorgiamo che mancano le radici!
Si può rimediare con la carta di giornale che avete portato:
prima tre radici spesse, poi via via più sottili, come rami che
crescono a testa in giù.
I rami invece decidete di allungarli con dei rami di legno.
E una volta finito, disponete i vostri animali.
Ecco il vostro Albero, che dopo verie proposte decidete di chiamare
"L'Albero mai visto prima degli Animali".
Qualcuno protesta perché le radici sono troppo grandi? E se
vi dicessi che quasi sono piccole? Insieme pensiamo a cosa servono le
radici allaa pianta: per bere, per nutrirsi, per "reggersi".
Quindi capite che le radici devono essere sviluppate per sostenere una
pianta.
Tutto il lavoro merita due passi da coniglio.
Dopo qualche proposta, facciamo un gioco tra i rami. Come uno"
Shanghai" non dobbiamo toccare i rami mentre li attraversiamo in
un percorso intricatissimo.
Chi sbaglia è eliminato. Dopo il primo giro chi è rimasto
deve anche recuerare un animale che gli dico io. Alla fine i vincitori
sono tre!
E dopo aver raccolto il materiale non naturale, ci salutiamo. Arrivederci!