Ciao a tutti! Oggi, oltre la 1c, viene con me anche metà della 1a.
Ci mettiamo in cerchio e mi ripresento.
La giornata è veramente calda, molto diversa da quella della prima uscita: oggi non solo fa caldo e non piove, ma ci sono le foglie sugli alberi, i fiori nei prati, e se chiudete gli occhi sentite cantare molti uccellini.
La scorsa volta, ricordate, avevamo camminato nel bosco, ascoltando e osservando, e i bambini della 1c avevano anche abbracciato gli alberi. Quelli della 1a invece avevano raccolto foglie colorate, fiori e semi.
A tutti era stato chiesto di realizzare a scuola delle retine sensoriali, come quelle che avevamo visto appese.
E oggi le avete portate:
Ci dividiamo in cinque gruppi, ogni gruppo avrà una retina da appendere.
Le dividiamo in due tipologie: quelle che suonano e quelle che sono particolari da toccare. Le prime le andiamo a collocare nella stanza dei suoni.
Al loro interno ci sono legnetti e conchiglie, che se agitati producono un piacvole rumore.
Dopo aver contribuito ad abbellire questa stanza, ognuno ha la possibilità di provare a suonare gli oggetti appesi, e di sperimentare che suono fanno.
Per andare ad appendere le retine rimaste, ci spostiamo in un modo particolare: a coppie, un compagno della coppia indossa una maschera che non gli permette di vedere, e l'altro è la sua guida.
Procediamo piano e con attenzione, ed arriviamo ad un percorso lungo una corda, dove i bambini mascherati vengono "lasciati" a camminare da soli, seguendo il percorso della corda e toccando diversi sacchettini appesi lungo di essa.... cosa ci sarà dentro?
Una volta portato a termine il percorso, è il turno di chi prima guidava indossare la maschera, e come prima cosa attaccarsi alla corda e seguirla.
Quando tutti avete provato, decidiamo di collocare qui le tre retine rimaste: una contiene una pannocchia, del cotone e dei legnetti...
Una dei rametti, un riccio di castagna e della carta:
L'ultima è realizzata con conchiglie e sassi legati tra loro da una retina attorcigliata:
Ci allontaniamo, e ora sono i bambini che prima guidavavo ad essere guidati.
Alla fine la cosa più difficile per voi è risultata essere guidare il compagno, mentre essere guidati è stato più facile, anche se a volte qualcuno è andato a sbattere!
Ora proviamo insieme un percorso sensoriale a piedi scalzi: il Sentiero di Odina Vistosa e Gustavo Tattolfo.
Prima in piedi...
...poi a quattro zampe...
Così anche le mani possono toccare la ghiaia, i legnetti, i tronchi di cui è composto il sentiero.
Come ultima cosa, mentre vi riposate, lasciate i vostri nomi scritti su un foglio di legno, che poi andiamo ad appendere sull'albero delle firme:
E' il momento di salutarci: arrivederci!