Ciao a tutti! Ci incontriamo alla fontanella della cascina, e ci incamminiamo.
Ci dirigiamo verso il boschetto che avevamo esplorato lo scorso autunno: oggi fa caldissimo, cerchiamo un posto all'ombra!
Prima di tutto ricordiamo le cose scoperte la scorsa volta, e le differenze con oggi: fa molto più caldo, noi siamo svestiti...e gli alberi invece si sono ricoperti di foglie, che buffo... facciamo proprio al contrario!
Ci eravamo salutati con un compito: realizzare delle retine con elementi artificiali che imitassero nella forma e nel rumore quelli naturali raccolti la scorsa volta.
In classe avete lavorato, ed eccoli qui: tappi e piccoli contenitori per imitare le bacche e le ghiande.
Cannucce, matite e stuzzicadenti per imitare i legnetti, e matite e stuzzicadenti sono anche realizzati con lo stesso materiale!
Pezzetti di plastica, carta e carta stagnola per le foglie.
Toccandoli fanno veramente lo stesso rumore...e se fossimo con gli occhi chiusi ci confonderemmo.
Per decidere dove metterli ci spostiamo nella stanza dei suoni, e poi in quella delle cose appese da toccare: decidete che volete posizionarli qui. A gruppetti scegliete dove.
Questa stanza è particolare, e a volte qui le cose non sembrano quello che sono: proviamo a scoprirlo anche noi, mettendoci una maschera senza occhi e seguendo la corda lungo cui sono appese tutte le retine sensoriali.
Man mano che si procede bisogna toccare cosa si incontra: cosa riconoscete?
Alla fine del percorso scopriamo che senza vista è difficile! Per esempio del riso lo abbiamo scambiato per sassolini, e dei tappi di pennarello per della pasta!
Ora siamo proprio pronti per la stanza dell'equilibrio!
Il percorso è realizzato lungo dei tronchetti di diverse altezze infissi nel terreno.
Una prima volta lo proviamo ad occhi aperti,
ma poi vi dividete in coppie: un bimbo non vedrà, e il compagno sarà la sua guida!
Sembra difficile, ma basta non correre e fidarsi...
Alla fine scopriamo che la cosa più difficile è descrivere bene il percorso per chi non ci vede!
L'ultima stanza è all'aperto, ed è la stanza del sentiero di Odina Vistosa e Gustavo Tattolfo: chi indovina perché si chiamano così?
Il sentiero è costruito in modo particolare, e dovete scoprirlo, e soprattutto non si può fare con le scarpe, perché va sentito con i piedi!
Per superare la paura c'è...la maschera di Brughillo!!
Il secondo giro è ancora più difficile: a quattro zampe!
Le andature sono diverse...da tartaruga, da scimmietta, da elefante!
Per qualcuno è molto difficile questa seconda andatura...per fortuna che noi camminiamo eretti!
Avete riconosciuto i mateiali su cui avete camminato: sassolini, tronchi,
legnetti, argilla, sabbia, paglia, mattoni.
Il materiale che ha fatto un po' male? i sassolini.
Mentre quelli più piacevoli sono stati sabbia, mattoni e tronchi...quelli
più lisci!
Per ringraziarvi di ciò che avete portato e della giornata passata insieme, brughillo vi manda la sua cartolina:
Come ultima cosa lasciate anche voi la vostra fima sulla pergamena di legno.
Non c'è più tempo, e mentre voi vi incamminate corro io ad appenderla nella stanza delle firme!
Anche voi siete passati di qui!
Arrivederci a tutti!!!...e buone vacanze!