1a - scuola primaria Arbe Zara - Milano 22 maggio 2007

Ciao a tutti! Ci incontriamo alla fontanella della cascina, e ci incamminiamo.

Ci dirigiamo verso il boschetto che avevamo esplorato lo scorso autunno: oggi fa caldissimo, cerchiamo un posto all'ombra!

Prima di tutto ricordiamo le cose scoperte la scorsa volta, e le differenze con oggi: fa molto più caldo, noi siamo svestiti...e gli alberi invece si sono ricoperti di foglie, che buffo... facciamo proprio al contrario!

Ci eravamo salutati con un compito: realizzare delle retine con elementi artificiali che imitassero nella forma e nel rumore quelli naturali raccolti la scorsa volta.

In classe avete lavorato, ed eccoli qui: tappi e piccoli contenitori per imitare le bacche e le ghiande.

Cannucce, matite e stuzzicadenti per imitare i legnetti, e matite e stuzzicadenti sono anche realizzati con lo stesso materiale!

Pezzetti di plastica, carta e carta stagnola per le foglie.

Toccandoli fanno veramente lo stesso rumore...e se fossimo con gli occhi chiusi ci confonderemmo.

Per decidere dove metterli ci spostiamo nella stanza dei suoni, e poi in quella delle cose appese da toccare: decidete che volete posizionarli qui. A gruppetti scegliete dove.

Questa stanza è particolare, e a volte qui le cose non sembrano quello che sono: proviamo a scoprirlo anche noi, mettendoci una maschera senza occhi e seguendo la corda lungo cui sono appese tutte le retine sensoriali.

Man mano che si procede bisogna toccare cosa si incontra: cosa riconoscete?

Alla fine del percorso scopriamo che senza vista è difficile! Per esempio del riso lo abbiamo scambiato per sassolini, e dei tappi di pennarello per della pasta!

Ora siamo proprio pronti per la stanza dell'equilibrio!

Il percorso è realizzato lungo dei tronchetti di diverse altezze infissi nel terreno.

Una prima volta lo proviamo ad occhi aperti,

ma poi vi dividete in coppie: un bimbo non vedrà, e il compagno sarà la sua guida!

Sembra difficile, ma basta non correre e fidarsi...

Alla fine scopriamo che la cosa più difficile è descrivere bene il percorso per chi non ci vede!

L'ultima stanza è all'aperto, ed è la stanza del sentiero di Odina Vistosa e Gustavo Tattolfo: chi indovina perché si chiamano così?

Il sentiero è costruito in modo particolare, e dovete scoprirlo, e soprattutto non si può fare con le scarpe, perché va sentito con i piedi!

Per superare la paura c'è...la maschera di Brughillo!!

Il secondo giro è ancora più difficile: a quattro zampe!

Le andature sono diverse...da tartaruga, da scimmietta, da elefante!

Per qualcuno è molto difficile questa seconda andatura...per fortuna che noi camminiamo eretti!

Avete riconosciuto i mateiali su cui avete camminato: sassolini, tronchi, legnetti, argilla, sabbia, paglia, mattoni.
Il materiale che ha fatto un po' male? i sassolini.
Mentre quelli più piacevoli sono stati sabbia, mattoni e tronchi...quelli più lisci!

Per ringraziarvi di ciò che avete portato e della giornata passata insieme, brughillo vi manda la sua cartolina:

Come ultima cosa lasciate anche voi la vostra fima sulla pergamena di legno.

Non c'è più tempo, e mentre voi vi incamminate corro io ad appenderla nella stanza delle firme!

Anche voi siete passati di qui!

Arrivederci a tutti!!!...e buone vacanze!