Il fiume Seveso - le analisi della Scuola Marconi

Seveso: un fiume da riscoprire

Da alcuni mesi due classi delle scuole medie di Cusano Milanino, Marconi e Zanelli, stanno partecipando ad un progetto: Seveso: un fiume da riscoprire, promosso dagli assessorati all'Ecologia e all'Istruzione.
I ragazzi coordinati dalle loro insegnanti, prof.sse Ceccarello e Necci e da una esperta dell'associazione Tetide (che ha ideato il progetto), stanno valutando la qualità delle acque del torrente Seveso.

Si recano mensilmente in due stazioni di campionamento: una a nord, all'ingresso del torrente nel territorio comunale, una a sud , al termine del suo percorso in Cusano. I ragazzi prelevano campioni di acqua e di fango raschiando il fondo, sia lungo le sponde che verso il centro del torrente, e sottopongono poi i campioni ad analisi di carattere fisico, chimico e biologico.

Alcuni parametri vengono misurati sul posto (temperatura dell'aria e dell'acqua), altri nei laboratori delle rispettive scuole (pH, nitrati, fosfati, ossigeno disciolto, conducibilità elettrica e riconoscimento dei macroinvertebrati presenti).

L'identificazione dei macroinvertebrati, come indicatori biologici della qualità delle acque, avviene applicando rigorosamente un protocollo di analisi denominato Xylander (semplificato rispetto al più noto I.B.E. Indice Biotico Esteso).

Fino ad oggi i dati emersi dalle loro indagini sono preoccupanti, questo corso d'acqua è fortemente compromesso dalle attività umane, mostra scarsa presenza di vita acquatica che si limita, nel caso dei macroinvertebrati, alle unità sistematiche più resistenti anche alle forme più estreme di inquinamento.

É necessario che le amministrazioni competenti si prendano carico di questo problema e comincino a fare tutto ciò che è possibile per rendere questo corso d'acqua un luogo di svago e di ritrovo per i cittadini e non una discarica. Questo chiederanno i ragazzi agli amministratori di Cusano Milanino in un incontro pubblico che si terrà al termine del lavoro il 31 maggio.

La docente responsabile del progetto
Patrizia Necci