4a - scuola primaria via Villoresi - Bresso - 25 ottobre 2007
Non c'è la pioggia, ma poco ci manca. In ogni caso siamo tutti qui, in prossimità del fiume Seveso, nelle vicinanze del centro civico del comune di Bresso.
Iniziamo il nostro incontro tra il fiume e gli orti urbani gestiti
dai pensionati.
Parlare del fiume Seveso significa trattare argomenti diversi ed abbracciare
momenti diversi della storia di questo territorio. Soprattutto la
storia è interessante e anche piuttosto semplice: dopo una
vita millenaria di tranquillità e di natura libera e pulita,
inizia la fase dell'insediamento di industrie - soprattutto di tintoria
di tessuti - con i conseguenti eventi continui di inquinamento dell'acqua.
Fino ad arrivare all'opera di parziale depurazione e riqualificazione
operata dal Parco Nord negli ultimi anni.
In effetti noi siamo qui, oggi, proprio perchè recentemente
tutta quest'area è notevolmente cambiata, migliorata, abbellita
e conseguentemente molto utilizzata dagli abitanti di Bresso.
Ho con me alcune cartine del fiume e delle zone circostanti: man mano che ci sposteremo vedremo di fare sempre il punto della situazione grazie a loro.
Camminiamo ora lungo il parco che il comune di Bresso ha recentemente
sistemato sul lato sinistro del Seveso. Qui prima erano presenti molti
orti per anziani.
In questo luogo osserviamo la presenza di un lapide che ricorda le
vittime dell'incidente aereo a Linate di qualche anno fa.
Costeggiamo il depuratore, quindi attraversiamo il ponticello e passiamo sul lato destro. Osserviamo subito che l'acqua non è particolarmente "pulita" visto che c'è parecchia schiuma poco rassicurante in corrispondenza di una piccola cascatella.
Ogni tanto qualche oggetto ci accompagna lungo il nostro cammino ... come questo vaso ...
Raggiungiamo il limite del bosco, in prossimità del territorio
milanese. Qui osserviamo come sulla destra ci siano dei rimboschimenti
effettuati dal Parco, mentre a sinistra rimangono alcui "relitti"
di vegetazione preesistente.
Raccogliamo alcune foglie di ciliegio e fico (2 alberi che indicano
la presenza di vecchi orti a ridosso del Seveso) e altre di robinia,
sambuco, olmo, bambù.
Osserviamo la sponda sinistra, in un punto in cui non è cementata:
Possiamo osservare facilmente quale sia il livello minimo di piena del fiume dalla presenza delle radici scoperte e dai rifiuti che si sono incastrati tra di esse.
Ritorniamo sui nostri passi, fino al depuratore che costeggiamo tenendolo a destra. Questo impianto ha soprattutto la funzione di raccogliere dall'alveo del fiume i materiali grossi che vi fossero caduti, per evitare che vadano ad intasare la pozione di Seveso intubato sotto l'abitato di Niguarda. Altrimenti, in periodo di piena, sarebbe un bel guaio!
Proseguiamo oltre ... che bella sorpresa! Un gruppo di 5 femmine e 2 maschi di germano reale! Come mai sono qui, nuotano, si immergono in quest'acqua poco salubre?
La risposta purtroppo è molto semplice ... non hanno altri posti simili dove andare; non ci sono altri fiumi nelle vicinanze. In fondo è pur sempre acqua e questo è pur sempre un fiume che offre a questi animali un riparo sicuro.
Poco lontano c'è una robinia che si è stancata di stare in piedi e si è adagiata a mo' di ponte sul letto del fiume. In questo modo si comporta un po' come una diga, che trattiene tutti i possibili rifiuti portati dall'acqua: bottiglie di plastica, tessuti, sacchetti .... E qui in mezzo si trova completamente a suo agio un grosso rattone bello grasso.
L'acqua è davvero molto potente nel suo scorrere, soprattutto quando è tanta! Come in questo caso ...
... quando è riuscita a "mangiarsi" una bella fetta
di terreno, scavando e asportando tutto quello che trovava.
In effetti il fiume scava ... ma anche deposita il materiale che si
trova a trasportare ...
Ed ecco anche un piccolo ma significativo esempio di "archeologia industriale": delle paratie di chiusura di qualche condotto sotterraneo legate al depuratore, oggi "colonizzate" dalla vegetazione.
La mattinata sta per terminare: ci rimane il tempo per offrire qualche
spunto di lavoro in classe, ma non solo ...
Mi piacerebbe molto sapere cosa pensano le persone di tutto il lavoro
che è stato fatto intorno al Seveso; mi piacerebbe sapere anche
se chi abita a Bresso sia in qualche modo legato a questo (puzzolente)
fiume e quante volte passa di qui.
Perchè non provate a porre queste, e altre, domande alle persone
adulte che passano di qui, magari coinvolgendo anche genitori, nonni,
zii ... Insomma prchè non progettate e realizzate un piccolo
questionario?
Buon lavoro a tutti!
Ciao!