1c - scuola primaria via Cesari - Milano - 5 febbraio 2008

Siamo Massimo e Riccardo e vi raggiungiamo nella vostra classe, la 1 C della scuola di via Cesari.
Oggi è infatti prevista una gita al Parco Nord, dove, come bene sapete, dovremo usare i nostri sensi per esplorare e conoscere la natura.

Fuori, dopo giorni di pioggia, splende inaspettato un grande sole e la voglia di uscire è tanta: prima, però vogliamo guardare i lavori che avete fatto con le vostre maestre: i disegni sul Parco sono molto belli, ricchi di tanti alberi di diverso tipo, forma e colore, stagni e animali.
E le risposte che avete dato sono giuste: sapete come dovete comportarvi al parco - da veri e propri esploratori!

Usciamo così dalla scuola, che confina direttamente con il Parco Nord.
Camminiamo per un po' ... fino al boschetto quadrato piantato pochi anni fa e ci prepariamo alla prima attività della mattinata: in fila indiana dovremo camminare attraverso il giovane bosco, prestando attenzione a tutti i rumori che sentiremo.

Ecco cosa abbiamo sentito:

- cinguettio degli uccelli
- scricchiolio delle scarpe
- uno strano rumore - uuuuuuu
- aereo/elicottero
- le foglie per terra
- l'erba calpestata
- il cra cra delle cornacchie
- i rami sotto ai piedi
- i sacchetti che avevamo con noi
- i nostri cappotti
- il "mare" di macchine
- l'abbaiare dei cani

Proseguiamo il nostro cammino: incontriamo - tra le altre cose - alcuni dei cartellini del sentiero che abbiamo realizzato due anni fa con i vostri compagni più grandi ...

Ci avviciniamo alla parte del Parco vicina a Bruzzano, e ci fermiamo nei pressi di un gruppo di robinie: a quale senso presteremo attenzione, qui?

Per scoprirlo ascoltiamo le istruzioni di Massimo, che ci dice di scegliere un albero, di abbracciarlo, di chiudere gli occhi e di appoggiare la nostra guancia alla sua corteccia: sarà questa volta il senso del tatto, attraverso le mani e le guance, a raccontarci qualcosa dell'albero!

Le sensazioni che proviamo sono:

- freddo
- ruvido
- male
- morbido
- mi ha punto
- fresco
- duro

E si sentiva anche un odore - non troppo buono - che è rimasto appiccicato alle dita, ai guanti, alla giacca - sarà stata l'umidità dei giorni scorsi.

E adesso aguzziamo la vista: avete con voi delle lenti di ingrandimento, che ci sranno utili per investigare i misteri che avvolgono le cortecce degli alberi: le cose visibili a occhio nudo, a volte, sono ancora più interessanti dietro una lente di ingrandimento!
Possiamo vedere molto da vicino come sono fatte, le cortecce, e cosa contengono - piccoli funghi bianchi, una pignettina, un vermetto arrotolato, licheni e muschi.

Fra le altre cose, ne notiamo una che colpisce particolarmente la nostra attenzione: è una biscia morta e rinsecchita, con tanto di squame e ossa! Un bel ricordo da portare in classe!

Ci spostiamo verso il boschetto che abbiamo piantato con l'aiuto dei vostri compagni più grandi. Osserviamo la presenza di una bella pianta di nocciolo - la riconosciamo perchè troviamo una nocciola attaccata - osserviamo i fiori maschili, gialli, allungati e appesi e qualli femminili, molto più piccoli e di un bellisiimo colore porpora.

Per l'ultima attività della mattinata vestiamo i panni dei raccoglitori: ci dividiamo in tre gruppi, ognuno dei quali si occupa della raccolta di oggetti diversi: erbe, foglie e frutti o bacche!
Dobbiamo raccogliere la maggior quantità possibile di elementi diversi.

Completato il nostro raccolto, che dividiamo ordinatamente in tre retine, arriva a salutarci il nostro amico Brughillo (è un simpatico bruco che ha sensi molto sviluppati, lo si capisce dal grosso naso, dagli occhioni e dalle antenne!), che ci mette un bel timbro sulla mano e ci lascia un compito da fare in classe: dovremo riempire tre retine di oggetti artificiali, cioè fatti dall'uomo, che siano simili agli oggetti naturali che abbiamo raccolto al Parco.

A primavera, quando torneremo al Parco, porteremo le sei retine con noi, per una nuova interessante attività!
Torniamo a scuola e, dopo aver ricordato tutte le cose fatte oggi, ci salutiamo: a primavera!