1a - scuola Primaria "Romani" - Bresso - 17 marzo 2009

Ben tornati! Appena ci incontriamo ci incamminiamo subito. Oggi è una bellissima giornata, e ne approfittiamo per sederci in cerchio su un prato e ricordare insieme le cose fatte la scorsa volta e le differenze con oggi.

Oggi il clima è molto diverso, fa più caldo, anzi, qualcuno è senza giacca!
Nel prato abbiamo notato dei fiorellini azzzurri, gli Occhi della Madonna, che la scorsa volta non c'erano. Sugli alberi però non vediamo ancora foglie: guardando il bosco da lontano, ci accorgiamo però che tra tutto il marrone dei tronchi e dei rami ci sono dei puntini verde chiaro, qaulche fogliolina allora è spuntata!

Vicino a noi c'è un pioppo cipressino: osservandone un rametto da vicino, scopriamo che tante piccolissime gemme sono già spuntate e tra qualche giorno saranno delle piccole foglie. Chissà se tutti gli alberi del bosco hanno pronte le gemme: andremo a scoprirlo!

La scorsa volta avevate portato a scuola delle ghiande, per provare a farle crescere. Mi spiegate che alcune le avete messe direttamente nella terra, fuori dalla finestra, ma vi siete dimenticati di bagnarle! e nessuna è germinata. Altre invece le avete avvolte nel cotone bagnato, e di queste una ha fatto spuntare la sua radice, mentre le altre tre sono marcite, forse per troppa acqua.

La piccola quercia ha poi fatto spuntare il germoglio e a quel punto l'avete interrata e ora state aspettando per scoprire cosa succederà. Insieme impariamo che il nutrimento di cui la piccola pianta ha bisogno per crescere all'inizio, quando ancora la radice e le foglie non sono tanto sviluppate, viene dalla ghianda stessa, che come tutti i semi è ricca di nutrienti per la futura piantina.

In classe avete anche osservato dei tronchetti, ricavati da rami di alcuni alberi del Parco: in particolare ne avete osservato il taglio e i cerchi concentrici che si vedevano, la corteccia e il legno se la sollevavate. Nel bosco proveremo a confrontare questi tronchetti con gli alberi da cui provengono.

E' il momento di entrare nel bosco. Lungo la nostra strada incontreremo tanti alberi e arbusti, per ognuno osserveremo i rami e la presenza di gemme di foglie, e da ciascuno taglieremo un rametto che porterete a scuola da mettere nell'acqua e da osservare.

Ecco il nocciolo, con i suoi fiori maschili e femminili, e le piccole gemme fogliari pronte ad aprirsi.

Il biancospino invece ha le foglie quasi aperte, e qualche bocciolo di fiore pronto: si chiama così perché, oltre alle spine che ha, in primavera si riempie di fiori bianchissimi!

All'ingresso del bosco incontriamo un grande albero, è un olmo: un vostro tronchetto proveniva da un olmo, e li osserviamo vicini. La corteccia dell'albero è rugosa, ruvida e spessa, non sembra proprio quella che avete tenuto in mano a scuola. Se però osserviamo un ramo cresciuto da una parte tagliata dell'albero vediamo delle somiglianze, e impariamo che la corteccia dell'alero adulto è molto diversa da quella del ramo o dell'albero giovane.

Proseguiamo i nostri incontri, è il momento del carpino: anche di questo c'è il tronchetto. Il carpino ha i rami che crescoo anche in basso, e ancora delle foglie secche ed accartocciate.

Poco più in là un ciliegio: il suo tronco è molto riconoscibile,

e anche il tronchetto gli assomiglia.

Lì vicino vi accorgete di un altro biancospino: ha molte più spine di quello visto ai margini del bosco, e le gemme sono tutte chiuse: come mai? Me lo direte la prossima volta!

Arriviamo in una radura che ricordate tutti: qui c'è il pioppo nero che avevate fotografato! E di fianco il pioppo bianco.

Guardando in alto vediamo che sul pioppo nero c'è qualcosa, ma cosa? Un ramo caduto con il vento ci aiuta: sono le infiorescenze rossicce, e le gemme che le contengono.

Queste infiorescenze tra un po' si trasformeranno in frutti e poi nei semi bianchi che vedremo volare in primavera!

Continuiamo lungo il sentiero, e conosciamo da vicino anche l' ontano, con le sue infiorescenze e i suoi frutti-pignetta, e il sambuco, che impariamo avere le foglie composte:con i suoi fiori, ci dice la maestra, si fanno le frittelle!

Ci ritroviamo sotto gli alberi dove la prima volta avevamo cominciato il percorso. Allora ai nostri piedi c'erano piccole querce, le avevamo riconosciute dalle foglie, e ora dove sono?

Ci sono! anche se sembrano piccoli rametti secchi!

Da vicino però han già le gemme: ne portate una a scuola da piantare. Sotto le foglie troviamo anche ghiande come la vostra cresciuta in classe: qui, un po' sotterrate e coperte da uno sttato di foglie hanno avuto il giusto riparo e la giusta umidità durante tutto l'inverno.

Siamo quasi fuori dal bosco, rimane qualche minuto per osservare e prendere l'ultimo rametto: questa volta è fiorito, e ce lo regala il corniolo.

Poco fuori, là dove avevamo visto tagliare gli alberi, ora ci sono dei tronchi: anche qui vedete gli anelli, e quanti! Qalcuno di voi sa che dal numero degli anelli si può risalire alletà degli alberi, ma questi sono troppi da contare.

Dovete tornare in classe per mettere nell'acqua tutti i rametti: arrivederci a maggio, quando scopriremo insieme come sarà cambiato il bosco!