Velocissima uscita pomeridiana con i ragazzi e le ragazze della 1e. Oltre
che veloce il nostro incontro risulta essere anche abbastanza limitato, vista
la relativa disponibilità della classe nella sua interezza.
Sarà perchè durante la mattinata le energie migliori sono
state dedicate alla gara di orienteering. Sarà perchè l'argomento
Parco non risulta particolamente interessante...
In ogni caso la nostra uscita si sviluppa a partire dal bosco, dalla sua
storia - breve e frutto del lavoro dell'uomo. Fino ad arrivare al tentativo
di porre un paragone con il Parco delle Groane - che gli alunni dovrebbero
conoscere bene.
Osserviamo la presenza delle piccole piantine piantate nel bosco da un paio
di mesi: notiamo come siano particolarmente "protette", per difenderle
da persone, animali, erbe infestanti.
Camminiamo un po', fino a raggiungere il grande olmo di nome Quaternarium.
Questo albero è davvero imponente - vista la sua giovane età
- segno evidente di una sua "forza" genetica particolare.
Ci mettiamo in fila e iniziamo il percorso "guaritore" su e giù
per gli aberi. Ma dobbiamo smettere subito, visto che buona parte della classe
non è proprio dell'idea. Peccato!
ll nostro cammino ci porta infine a raggiungere un'area del bosco nella
quale gli alberi morti sono ancora in piedi. Qui gli alberi non verranno tagliati,
in una sorta di tentativo di realizzare una specie di area "wilderness",
libera dall'intervento umano.
In questa zona osserviamo alcune betulle morte, in piedi, aventi il tronco
piuttosto molle, in via di progressivo disfacimento: cosa fondamentale questa
per ripristinare - per quanto possibile - il livelo di humus nel terreno.