Una breve visita al bosco del Parco Nord con i ragazzi e le ragazze della
2f. In mattinata loro hanno effettuato la gara di orienteering organizzata
dalla scuola: sembra con buoni risultati!
Ci avviamo insieme nel bosco, ci fermiamo e inziamo la nostra escursione
nel bosco.
Non possiamo non accennare al fatto che il Parco Nord è:
un Parco Regionale (abbastanza simile al Parco delle Groane - che conoscete
sicuramente molto bene)
un parco artificiale (21 anni fa qui non c'era praticamente nulla)
un parco giovane (gli alberi non hanno più di 25/26 anni di vita)
Propongo alla classe di visitare il bosco utilizzando un'altra cartina (dopo
che i ragazzi hanno imparato ad utilizzare bene quella specifica di orienteering),
quella del Sentiero di Greta e Anselmo -
il sentiero delle classi, degli alberi e dei giochi.
Spiego velocemente alla classe di che cosa si tratta e chiedo ai ragazzi di
individuare - uno alla volta - i vari cartellini corrispondenti agli alberi
del sentiero.
Prima l'albero corrispondente al n°8, poi il 9,... fino al n°15
- Quaternarium - dove ci fermiamo a fare una riflessione sulla capacità
enorme di crescita che posseggono gli aberi, soprattutto quelli che hanno
un codice genetico particolarmente generoso.
Proviamo a leggere le regole del gioco corrispondente a Quaternarium: in
effetti non sono facilmente praticabili qui, oggi.
Andiamo avanti, fino all'albero n°17, leggiamo le regole dell'attività
corrispondente - la costruzione di un rifugio per animali - e ci prepariamo
per il lavoro.
I quattro gruppi, poco alla volta, con impegno, ottengono un risultato buono,
in alcuni casi anche piuttosto significativo.
Ecco i 4 rifugi:
Dopo aver osservato tutti insieme questi lavori, ci incamminiamo nuovamente
nel bosco.
Ora dobbiamo andare a cercare tutti gli alberi divisi in due, che ci permettano
di "attraversarli": passiamo il primo, poi il secondo, via via,
...; ogni tanto la fila si blocca, qualcuno fa un po' di fatica, ma alla fine
il percorso è ultimato!
Che cosa è successo?
Siamo tutti guariti, così come succedeva moltissimo anni fa ai bambini
malati di malattie particolari, inguaribili, i cui genitiri non avevano altra
scelta che affidarsi a pratiche spesso "magiche".
In effetti un po' di verità in tutto questo c'è, in quanto
il contatto giornaliero con il bosco, con le piante, non potrebbe farci che
bene. Inoltre moltissime delle medicine che oggi utilizziamo derivano proprio
dalle proprietà medicamentose di alberi ed erbe.
Il pomeriggio insieme sta per terminare: dobbiamo ritornare per permettere
alla classe di tornare a scuola.