Bella giornata di primavera - fa anche un certo caldino.
I bambini gialli, rossi, arancioni, blu, verdi della scuola materna hanno
fatto il picnic al Parco, hanno giocato, e ora sono pronti per scoprire il
bosco.
Iniziamo con il raccontare velocemente la storia del bosco del Parco: alberi
che non hanno più di 25 anni di vita, alberi che sono stati piantati
21 anni fa, che sono giovani e, malgrado ciò, molto cresciuti..
Osserviamo vicino a noi molti altri alberelli appena piantati: vediamo che
c'è una bacchetta che serve a rendere visibile la piccola piantina,
una plastica verde che ha la funzione di proteggere le piantine dal morso
dei conigli, un tappetino in terra che impedisce alle erbacce di crescere.
Ora ci mettiamo in cammino, magari in silenzio, per ascoltare i canti degli
uccelli.
Dopo un breve tratto ci fermiamo: un bimbo legge il contenuto di un cartellino
del sentiero di Greta e Anselmo. Si tratta
della quercia "nido di erba" che corrisponde al gioco "La montagna
di foglie".
Via! i bambini, divisi in due gruppi, si cimentano nella costruzione di due
montagnole di foglie.
Al termine di questo gioco, una volta stabilita la squadra vincitrice, ci
rimettiamo in cammino.
Ci dirigiamo verso il viale dei pioppi cipressini (lungo il tragitto osserviamo
una bella fioritura di ranuncolo giallo).
Qui ci fermiamo vicino ad un albero che presenta un caratteristico buco
ovale: si tratta del nido di un picchio. Chiedo quindi ai bambini di trovare
altri buchi sulle altre piante. Ne troviamo alcuni.
La primavera è indubbiamente la stagione dell'inizio del caldo, dei
fiori, dei nidi, del risveglio della natura.
Via, ancora in cammino nel bosco.
Passiamo sopra a vari tronchi, camminando e rimanendo in equilibrio. "Attraversiamo"
alcuni alberi - in alcuni casi ci arrampichiamo sopra - questo soprattutto
per "imparare a camminare" nel bosco.
Ora facciamo un'esperimento: chiedo ai bambini di individuare un albero
per uno, di porsi con la schiena a contatto del tronco, di stare con gli occhi
chiusi e in silenzio per qualche minuto.
Quindi passo da ogni bambino e pongo a loro due domande:
quali rumori hai sentito?
aereo
corvo
canti di piccoli uccelli
suono strano
elicottero
merlo
cicala
campanello
cosa ha sentito la tua schiena?
duro
rumori del tronco
bello
niente
il cuore dell'albero
il cartellino sulla schiena
morbido
duro
mi gratto
una rana nel tronco
come formiche
pieno di coccinelle
grattore
come mi muovo io
fastidio
ruvido
Arriviamo ora in corrispondenza del cerro "Quercia verdina", corrispondente
al gioco "Telefono senza fili". Ci ridividiamo nelle due squadre
di prima e iniziamo un'altra disputa - un po' più tranquilla.
Prima due giocate con una parola (albero - fiore e coniglio - merlo), quindi
due parole (foglia rossa - foglia verde), infine una parola difficilissima,
magica: supercalifragilisticespiralitoso. In questo caso i due gruppi di bambini
individuano alla fine le seguenti parole: superchieno e alista.
Ci spostiamo ancora nel bosco, ci fermiamo nuovamente: ora chiedo ai bambini
di effettuare una ricerca delle cose particolari che mi offre il bosco. Ecco
il risultato:
un tronco mangiato da pioggia, insetti, funghi
dei funghi bianchi sui rami
una piuma
delle pignette di ontano
dei fiori di ontano
delle ghiande
gemme cadute che si stanno aprendo
un tronchetto a forma di fetta
una ramo di betulla
un rametto di fitolacca
una fogliolina di cui è rimasto solo lo scheletro
Quante cose che abbiamo trovato!... e quante cose abbiamo visto e fatto
oggi!
I bambini hanno moltissima sete, dobbiamo avviarci verso una fresca fontanella.