Un pomeriggio con il sole, abbastanza caldo, ma non troppo: una buona occasione
per visitare il bosco del Parco Nord.
I bambini delle classi 2a e 2c arrivano verso mezzogiorno con i panini e tutto
l'occorrente per il picnic. Giusto il tempo per fare qualche gioco, poi, via
alla scoperta del bosco.
Iniziamo le nostre attività facendo una breve presentazione del parco:
un ambiente giovane, con alberi non più vecchi di 25 anni (giovani
ma cresciuti!).
Osserviamo vicino a noi alcuni giovani alberelli piantati da poco: notiamo
che c'è anche una bacchetta che serve a segnalarne la presenza, oltre
ad una plastica verde che ha il compito di proteggere la piccola piantina
dai "morsi" di eventuali conigli affamati.
Ci mettiamo in cammino nel bosco, fino a raggiungere la quercia rossa dove
si trova il cartellino del sentiero di Greta e Anselmo indicante il gioco
"la montagna di foglie".
Il gioco è semplice e possiamo rapidamente metterci all'opera: le due
classi dovranno cercare di realizzare la montagna di foglie più alta,
più grande, più bella...
Al termine della giocata appuriamo che sostanzialmente le due classi hanno
realizzato due montagne di foglie simili.
Ci rimettiamo in cammino.
Ci fermiamo ancora in corrispondenza del grande olmo Quaternarium: è
questa una pianta un po' particolare, molto "affamata", che ha costretto
man mano gli altri alberi vicini a soccombere. E lei è crescita tantissimo,
più di tutte le altre intorno.
Poco più avanti ci mettiamo tutti in fila per uno e ci avviamo verso
"il sentiero guaritoare". Passiamo sopra ai tronchi in terra, scavalchiamo
gli alberi con i rami a forma di V...
Fino ad arrivare alla conclusione quando racconto ai bambini le antiche
tradizioni che volevano questa cosa come importante per tentare di guarire
dalle malattie strane delle epoche passate.
In effetti gli alberi possono guarire: basti pensare al salice e all'aspirina,
da esso derivata.