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le scuole del Comune di Milano

2a - Elementare via Cesari - 9 marzo 2004

Mattinata con il sole e abbastanza tiepida: un buon momento per un'uscita al Parco.
I bambini arrivano addirittura in anticipo rispetto all'orario previsto: subito ci avviamo verso l'ingresso del bosco.

Qui racconto brevemente la storia del bosco del parco - che risale esattamente a 21 anni fa (ovvero l'inizio delle operazioni di piantumazione degli alberi). Questo è un bosco giovane e artificiale.
Osserviamo inoltre le giovani piantine appena piantate, come sono state disposte e quali accorgimenti sono stati individuati per la loro protezione.

Ora vediamo insieme i lavori che i bambini hanno realizzato a scuola: sono molti e interessanti.

Iniziamo con un simpatico cartellone con una sorta di filastrocca conseguente ad una uscita fatta da loro al parco con la neve, nella zona antistante la loro scuola; eccola:

Quindi passiamo all'osservazione del cartellone "Per me il futuro è..."


Naviga con il mouse nel cartellone e clicca sopra i veri testi per vederne l'ingrandimento (purtroppo non tutti i testi si leggono bene!)

Ora passiamo al cartellone con i disegni, sul tema "Cosa farò da grande"

Ecco il cartellone "Nel parco si può..."

Infine il cartellone "Nel parco del futuro..."

Un bel lavoro, che ci dà occasione per vari commenti.

Quindi, se nel parco si può...., decidiamo ora cosa effettivamente faremo oggi. Dopo una breve discussione decidiamo insieme che potremmo giocare.

Via, in cammino, nel bosco.

Ci fermiamo dopo un po' (durante il nostro cammino abbiamo sentito vari uccelli cantare: questo è il momento importantissimo della nidificazione), e qui ci prepariamo per i nostri giochi.
Visto che poco prima, ogni tanto, qualche bambino ha avuto piccoli problemi di movimento (una buca, un ramo che intralcia, una caduta), propongo alla classe di individuare dei giochi che ci permettano di imparare a camminare bene nel bosco, a muoverci nel modo più corretto.
Dalla breve discussione emergono tre possibili tipi di gioco-attività:

Via al primo gioco.

Solo tre bambini riescono ad effettuare il primo percorso e solo una bimba riesce ad effettuare il tragitto all'indietro. Brava!

Passiamo ora al percoso ad ostacoli (usando gli alberi come paletti per lo slalom e i tronchi in terra da saltare).

Infine, a coppie, facciamo un percorso a piedi: un bambino rimane ad occhi chiusi e viene accompagnato per mano da un altro. Il percorso diventa quindi un affidarsi agli occhi e alla sensibilità di un altro.

Ora direi che siamo tutti un po' più bravi nei nostri movimenti nel bosco!

Rimane però una cosa, importante, che non possiamo tralasciare: che senso ha saper camminare nel bosco se non sono in grado di non perdermi nel bosco stesso?
Proviamo a diventare dei bravi Pollicino!
Ci dividiamo in tre gruppi, ogni gruppo dovrà decidere come segnalare un breve tratto di sentiero, segnalarlo, per permettere poi agli altri gruppi di percorrere il sentiero stesso senza difficoltà. Quindi prima realizziamo i tre sentieri, poi li proviamo.

Sentiero segnalato con pulizia di una striscia di terra e con rami disposti per la lunga.

Sentiero segnalato con "croci" nel terreno e rametti disposti sulle croci stesse.

Sentiero segnalato con "capannine" verticali.

Ognuno dei tre gruppi realizza facilmente il proprio sentiero e altrettanto facilemente riesce ad individuare il sentiero altrui.
Quindi, oggi, i tre sentieri sono chiari e percorribili.
Ma tra 15 giorni, saranno ancora praticabili?
I bambini rispondono di no, in quanto il vento, le persone che passano, potrebbero cambiare lo stato delle cose.
Ma se noi questi sentieri li facessimo meglio con più attenzione?
Allora forse il sentiero segnato con le "capannine" avrebbe più probabilità di "sopravvivere".

Purtroppo la mattinata è terminata, dobbiamo avviarci.

Ciao a tutti e arrivederci in primavera!