Mattinata con il sole e abbastanza tiepida: un buon momento per un'uscita
al Parco.
I bambini arrivano addirittura in anticipo rispetto all'orario previsto: subito
ci avviamo verso l'ingresso del bosco.
Qui racconto brevemente la storia del bosco del parco - che risale esattamente
a 21 anni fa (ovvero l'inizio delle operazioni di piantumazione degli alberi).
Questo è un bosco giovane e artificiale.
Osserviamo inoltre le giovani piantine appena piantate, come sono state disposte
e quali accorgimenti sono stati individuati per la loro protezione.
Ora vediamo insieme i lavori che i bambini hanno realizzato a scuola: sono
molti e interessanti.
Iniziamo con un simpatico cartellone con una sorta di filastrocca conseguente
ad una uscita fatta da loro al parco con la neve, nella zona antistante la
loro scuola; eccola:
Quindi passiamo all'osservazione del cartellone "Per me il futuro è..."
Naviga con il mouse nel cartellone e clicca sopra i veri testi per vederne
l'ingrandimento (purtroppo non tutti i testi si leggono bene!)
Ora passiamo al cartellone con i disegni, sul tema "Cosa farò
da grande"
Ecco il cartellone "Nel parco si può..."
Infine il cartellone "Nel parco del futuro..."
Un bel lavoro, che ci dà occasione per vari
commenti.
Quindi, se nel parco si può...., decidiamo ora cosa effettivamente
faremo oggi. Dopo una breve discussione decidiamo insieme che potremmo giocare.
Via, in cammino, nel bosco.
Ci fermiamo dopo un po' (durante il nostro cammino abbiamo sentito vari
uccelli cantare: questo è il momento importantissimo della nidificazione),
e qui ci prepariamo per i nostri giochi.
Visto che poco prima, ogni tanto, qualche bambino ha avuto piccoli problemi
di movimento (una buca, un ramo che intralcia, una caduta), propongo alla
classe di individuare dei giochi che ci permettano di imparare a camminare
bene nel bosco, a muoverci nel modo più corretto.
Dalla breve discussione emergono tre possibili tipi di gioco-attività:
camminare in equilibrio su un tronco in terra
fare un percorso ad ostacoli nel bosco
realizzare un percorso ad occhi chiusi
Via al primo gioco.
Solo tre bambini riescono ad effettuare il primo percorso e solo una bimba
riesce ad effettuare il tragitto all'indietro. Brava!
Passiamo ora al percoso ad ostacoli (usando gli alberi come paletti per
lo slalom e i tronchi in terra da saltare).
Infine, a coppie, facciamo un percorso a piedi: un bambino rimane ad occhi
chiusi e viene accompagnato per mano da un altro. Il percorso diventa quindi
un affidarsi agli occhi e alla sensibilità di un altro.
Ora direi che siamo tutti un po' più bravi nei nostri movimenti nel
bosco!
Rimane però una cosa, importante, che non possiamo tralasciare: che
senso ha saper camminare nel bosco se non sono in grado di non perdermi nel
bosco stesso?
Proviamo a diventare dei bravi Pollicino!
Ci dividiamo in tre gruppi, ogni gruppo dovrà decidere come segnalare
un breve tratto di sentiero, segnalarlo, per permettere poi agli altri gruppi
di percorrere il sentiero stesso senza difficoltà. Quindi prima realizziamo
i tre sentieri, poi li proviamo.
Sentiero segnalato
con pulizia di una striscia di terra e con rami disposti per la lunga.
Sentiero segnalato
con "croci" nel terreno e rametti disposti sulle croci stesse.
Sentiero segnalato
con "capannine" verticali.
Ognuno dei tre gruppi realizza facilmente il proprio sentiero e altrettanto
facilemente riesce ad individuare il sentiero altrui.
Quindi, oggi, i tre sentieri sono chiari e percorribili.
Ma tra 15 giorni, saranno ancora praticabili?
I bambini rispondono di no, in quanto il vento, le persone che passano, potrebbero
cambiare lo stato delle cose.
Ma se noi questi sentieri li facessimo meglio con più attenzione?
Allora forse il sentiero segnato con le "capannine" avrebbe più
probabilità di "sopravvivere".
Purtroppo la mattinata è terminata, dobbiamo avviarci.