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le scuole del Comune di Milano

1d - Media Franceschi - 25 settembre 2003

Dall'ingresso di Viale Suzzani, dopo esserci presentati ci dirigiamo verso lo stagno vecchio, dove, una volta raggiunta la spiaggetta, depositiamo le borse ed organizziamo l'attività.

Esploreremo questo ambiente acquatico ed altri due stagni, e dalle osservazioni fatte cercheremo di affrontare il discorso "equilibri" in natura e le caratteristiche del Parco Nord.

I ragazzi iniziano così l'esplorazione delle rive e del boschetto che circonda questo primo ambiente: notano la presenza di diversi animali, gallinelle d'acqua che passeggiano sulle ninfee, escono dalle cannucce di palude sulle rive, tartarughe che nuotano lentamente a pelo d'acqua, carpe enormi e pesci rossi, piccioni sulla riva vicino alle panchine. Sono anche incuriositi da alcune piante come il giunco e la rosa canina, l'ontano e la ninfea gialla.

Conclusa l'esplorazione realizziamo un breve momento di elaborazione delle osservazioni: capiamo come nasce uno stagno, che l'ambiente osservato è artificiale, che il Parco Nord cerca di "costruire" degli ecosistemi tipici delle nostre zone.

Ragioniamo sul rapporto animali presenti e uomo, e sull'introduzine di specie esotiche non appartenenti ai nostri ambienti.

Ci spostiamo successivamente sulla montagnetta, dove facciamo merenda, corriamo, rotoliamo giù per il prato in discesa, giochiamo insomma per circa una mezzoretta.

Sfogati e rifocillati ci incamminiamo verso gli stagni nuovi. Strada facendo scopriamo tracce della presenza di conigli, cacchette lungo la strada, e di arvicole, numerose tane.

Giunti al secondo stagno le differenze con il precedente ambiente sono evidenti: pochi alberi intorno, praticamente nessun cespuglio sulle rive, una grande quantità di alghe, qualche piccola rana che saltella in acqua al nostro passaggio, gerridi, insetti, piccoli molluschi nascosti tra le alghe.

Seguendo il canale che esce verso Bresso raggiungiamo il terzo stagno, dove una leggera brezza increspa la superficie dell'acqua creando una piacevolissima sensazione.

Impariamo a riconoscere i salici e le tife, notiamo anche la presenza di una femmina di Germano reale.

Concludiamo la nostra uscita raccogliendo tutte le nostre osservazioni, ragioniamo sul destino di uno stgano - l'interramento ed il successivo passaggio a brughiera - capiamo che gli ecosistemi comunicano tra di loro e che ogni elemento è strettamente legato agli altri, modificando l'ecosistema in un punto si hanno ripercussioni su tutto il sistema, che l'equilibrio è un equilibrio dinamico.
Individuiamo come caratteristica principale del Parco il tentativo di realizzare ecosistemi della nostra zona e questo per tre motivi:

Un po stanchi per la lunga camminata ci riportiamo verso l'ingresso di Viale Suzzani dove saluto i ragazzi e ritorno in Cascina.