Dall'ingresso di Viale Suzzani, dopo esserci presentati ci dirigiamo verso
lo stagno vecchio, dove, una volta raggiunta la spiaggetta, depositiamo le
borse ed organizziamo l'attività.
Esploreremo questo ambiente acquatico ed altri due stagni, e dalle osservazioni
fatte cercheremo di affrontare il discorso "equilibri" in natura
e le caratteristiche del Parco Nord.
I ragazzi iniziano così l'esplorazione delle rive e del boschetto
che circonda questo primo ambiente: notano la presenza di diversi animali,
gallinelle d'acqua che passeggiano sulle ninfee, escono dalle cannucce di
palude sulle rive, tartarughe che nuotano lentamente a pelo d'acqua, carpe
enormi e pesci rossi, piccioni sulla riva vicino alle panchine. Sono anche
incuriositi da alcune piante come il giunco e la rosa canina, l'ontano e la
ninfea gialla.
Conclusa l'esplorazione realizziamo un breve momento di elaborazione delle
osservazioni: capiamo come nasce uno stagno, che l'ambiente osservato è
artificiale, che il Parco Nord cerca di "costruire" degli ecosistemi
tipici delle nostre zone.
Ragioniamo sul rapporto animali presenti e uomo, e sull'introduzine di specie
esotiche non appartenenti ai nostri ambienti.
Ci spostiamo successivamente sulla montagnetta, dove facciamo merenda, corriamo,
rotoliamo giù per il prato in discesa, giochiamo insomma per circa
una mezzoretta.
Sfogati e rifocillati ci incamminiamo verso gli stagni nuovi. Strada facendo
scopriamo tracce della presenza di conigli, cacchette lungo la strada, e di
arvicole, numerose tane.
Giunti al secondo stagno le differenze con il precedente ambiente sono evidenti:
pochi alberi intorno, praticamente nessun cespuglio sulle rive, una grande
quantità di alghe, qualche piccola rana che saltella in acqua al nostro
passaggio, gerridi, insetti, piccoli molluschi nascosti tra le alghe.
Seguendo il canale che esce verso Bresso raggiungiamo il terzo stagno, dove
una leggera brezza increspa la superficie dell'acqua creando una piacevolissima
sensazione.
Impariamo a riconoscere i salici e le tife, notiamo anche la presenza di
una femmina di Germano reale.
Concludiamo la nostra uscita raccogliendo tutte le nostre osservazioni,
ragioniamo sul destino di uno stgano - l'interramento ed il successivo passaggio
a brughiera - capiamo che gli ecosistemi comunicano tra di loro e che ogni
elemento è strettamente legato agli altri, modificando l'ecosistema
in un punto si hanno ripercussioni su tutto il sistema, che l'equilibrio è
un equilibrio dinamico.
Individuiamo come caratteristica principale del Parco il tentativo di realizzare
ecosistemi della nostra zona e questo per tre motivi:
rafforzamento degli ambienti naturali
creazioni di una sensazione di natura selvaggia per i cittadini
un aspetto didattico
Un po stanchi per la lunga camminata ci riportiamo verso l'ingresso di Viale
Suzzani dove saluto i ragazzi e ritorno in Cascina.