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3c Elementare Piazza Costa - Cinisello Balsamo
14 dicembre 2005

Incontri i bambini e le bambine della 3c presso le scuole del Parco Nord. Il luogo dove svolgeremo le nostre attività questo pomeriggio non è lontano, è proprio dietro al complesso scolastico. Lo raggiungiamo in breve tempo.

Davanti a noi osserviamo l'effetto della nevicata di una decina di giorni fa: alcuni alberi sono spezzati, sopratutto quelli che avevano ancora le foglie verdi. La neve caduta quella notte era piuttosto pesante e i rami carichi di foglie ne hanno trattenuto parecchia. Risultato: troppo peso --> rami rotti.

La classe a scuola ha realizzato un cartellone contenente il risultato di alcune discussioni in classe:

Osserviamo ora il contenuto della vostra Valigia di Talete - che in realtà è sparsa tra i vari zainetti.

Tra le altre cose: contenitori vari - lenti - paletta - macchina fotografica - sacchetti - pinzette - binocolo - contafili.

Vi racconto un'antichissima storia, quella del mito della creazione della terra e del cielo... La storia di Urano, il cielo, Gea, la terra e Crono.

Gea e Urano, la terra e il cielo, erano stretti in una forte unione, tanto che Gea si sentiva soffocare....poi arrivò il figlio Crono che con un sasso appuntito spinse il padre su su in cielo..e questo pianse, e si lamentò e perse gocce di sangue dalla ferita.... Le lamentele divennero poco alla volta canzoni che si depositarono sulla terra e si trasformarono in storie e fiabe e ... cose strane.

Possiamo quindi metterci alla ricerca di tutte queste cose strane.

Visto che oggi c'è un po' di sole e fa quasi caldo, prima di entrare nel bosco cerchiamo di capire se la temperatura è accettabile oppure no: il termometro indica 11°C - caspita!

Osserviamo la presenza di un albero sradicato e di un paio di tane di coniglio...

Alla fine della ricerca infatti avete raccolto: bacche e frutti, foglie strane (due in particolare: una foglia di quercia tutta contorta, una di olmo di cui è rimasta solo la trama delle nervature) - un casetta per gli insetti sopra una ghianda, vari funghi , una radice...

Questi sono stati tutti materiali da quali partire per chiudere il cerchio della narrazione.

Per la nostra storia, che ancora non esiste e che dovrà svilupparsi a partire dalla nostra fantasia, occorrerà utilizzare le carte di Propp, ... che però mi sono dimenticato di portare!!!
Poco male, potremo comunque utilizzare i disegni che avete realizzato voi a scuola, grazie ai quali riusciremo a costruire un racconto inedito, da custodire nelle vostre menti.

C'era una volta... la classe 3c al Parco. La visita iniziò con la visione di un gruppo di alberi abbattuti. Chi mai sarà stato? Iniziano le indagini da parte degli investigatori.
Dietro ad uno stranissimo fungo venne rinvenuta una pistola - la possibile arma del delitto. Tale arma però faceva un "bum" piuttosto floscio (tipo quello di quei funghi che ad un certo punto "scoppiano").
Occorrerà approfondire ulteriormente le indagini, magari prelevando qualche campione (gli aghi del pino) ed analizzarlo in laboratorio.
All'interno di un libro utilizzato in questa indagine viene trovata una foglia misteriosa, che contiene un messaggio cifrato, difficile da capire. Ma la caparbietà del nostro investigatore non ammette sconfitte. Il messaggio dice di andare a cercare la soluzione sul terreno, a contatto delle radici. In effetti l'investigatore aveva poc'anzi notato alcune radici scoperte...
Poco alla volta la matassa sembra dipanarsi, i sospetti convogliano tutti sul funghetto juventino! Il caso sembra risolto.... ma era solo un'illusione! La ghianda avvolta dalla casetta dell'insetto potrebbe rivelarsi molto utile.

Bella questa storia! Peccato che manchi la fine! Adesso non vi resta che scrivere voi la conclusione della storia su carta, per fermarla e non farsela scappare e inviarla al Parco, in una lettera ben chiusa. Brughillo penserà a portarla a chi di dovere.

Un' ottimo lavoro che Brughillo, lo strano abitante del Parco, non ha tardato a certificare con un bel timbro sul palmo della mano di ciascuno.

Mi raccomando aspetto vostre notizie e non vedo l'ora di leggere quello che sarete riusciti a scrivere.

Ci vediamo in primavera.