<%@LANGUAGE="VBSCRIPT" CODEPAGE="1252"%> 1a Elementare via Cesari - Milano
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1a Elementare via Cesari - Milano
2febbraio 2006

Anche oggi è una bellissima giornata con il sole e con la neve.

La prima parte della mattinata la passiamo in classe, per vedere il lavoro realizzato a scuola dai bambini e dalle bambine e per raccontare la storia di Urano e Gea.

Cominciamo a fare la conoscenza di Pinco e dei suoi amici, che ci accompagneranno durante il nostro lavoro.


Ecco l'albero presso cui vivono i nostri amici.

Pinco è un gatto a cui piace parlare perchè sa farlo, pensa molto. Si nasconde dietro alle tende, è molto furbo e giocherellone.

Robot è robusto, è un birichino. Fa ridere, quando si muove fa rumore. E' elettrico, sa fare di tutto ma non nuota

Rubina quando è brutto sta a casa a leggere. Simpatica, sempre sorridente, gentile, giocherellona, ama passeggiare sotto il sole, ama saltare.

Ada ha i baffi lunghi; è furbissima; ha il pelo grigio. Ama mangiare le carote, ha le orecchie lunghe per sentire meglio. Accoglie i suoi amici come fossero fratelli. Allegra e simpatica saltella ama giocre con Pinco, mangia i funghi.

Emi ha le ali belle e un fiocco rosa. E' elegante, ha la bavaglina per il miele e le piacciono i fiori. E' simpatica, è veloce come un uccellino ed insegna a volare. Le piace volare

Ugo ha la coda lunga e il naso rosso come un pomodoro e baffi corti. E' amichevole e ha molti amici. E' goloso di formaggio con i buchi, si arrabbia se non lo trova. Ha paura dei gatti, ma non di Pinco. E' furbo.

Ora posso raccontare finalmente la storia di Urano e Gea...

Ci prepariamo ad uscire sulla neve, nel Parco alla ricerca delle storie del Parco e delle sue "cose strane".

Dopo un breve cammino ci mettiamo tutti in cerchio e dò ai bambini le consegne per la ricerca delle cose strane: dovremo guardare gli alberi, in basso, in alto... dovremo inoltre scavare la neve e osservare cosa c'è sotto...

Ecco il sangue di Urano...

Ecco alcune impronte di un uccello ... (una cornacchia)

Ci fermiamo poco più in là, nelle vicinanze del deposito di macchine rotte...

Che storia potrebbe raccontarci questo luogo?

Ci può narrare di quando non esisteva questo rottamaio, ovvero di quando ci sarà stata una casa con i suoi abitanti...

In questa storia quali tra i nostri amici potrebbero entrare?

Pinco, Emi, Ada, Ugo, Robot.

... continuiamo la nostra raccolta delle cose strane.

Una grossa impronta ... di chi sarà?

Vicino al vecchio canale del Villoresi racconto un'altra storia, di un po' di anni fa...

Quando l'acqua del Villoresi, del Ticino, delle montagne svizzere, scorreva qui e aiutava i contadini ad irrigare i campi. Quante cose ha visto quest'acqua. E che viaggio lungo ha intrapreso!
Chi potrà entrare in questa storia?

Rubina, Pinco, Ada, Ugo, Emi.

Altri oggetti strani...

Il sasso con cui Crono ha colpito Urano... non è più così appuntito!

Camminiamo ancora un po' e raggiungiamo un grande recinto basso, al cui interno ci sono moltissime piantine piantate recentemente.

Chi le ha piantate? Molti di questi piccoli alberelli sono stati piantati lo scorso anno dai bambini più grandi della scuola. Era una giornata piovosa, ci siamo stancati, sporcati... ma ci siamo divertiti moltissimo.
Fatevi raccontare cosa successe dai vostri amici...

Chi inseriamo in questa storia?

Pinco, Ada, Emi, Robot

Cammina cammina raggiungiamo il grande pioppo tagliato e cavo all'interno: ci sono i segni dello scavo del bruco Rodilegno...

E' ora di tornare in classe, per terminare il nostro lavoro.

Dopo che tutti i bambini si sono cambiati le scarpe bagnate, riprendiamo il nostro lavoro di narrazione.

Cominciamo con l'osservare tutti i materiali "strani" che abbiamo raccolto.

Frutti, semi di varie piante (platano, rosa, robinia, frassino, quaercia), foglie di quercia, un pezzo di un bicchiere di plastica, una protezione per piccole piantine (per non farle rosicchiare da Ada), gemme, un pezzo di corteccia di platano, un rametto di ciliegio, un pezzo dell'interno del pioppo cavo, un guscio di lumaca, dei fiori appassiti di ombrellifere.

Possiamo adesso iniziare a raccontare la nostra storia, quella che nessuno conosce e non è mai stata scritta fino ad ora. Ci serviranno le tre storie raccontate prima, Pinco e i suoi amici, le "cose strane" raccolte, e una serie di disegni che ho portato con me.

Ecco il risultato finale (anche se la storia non è ancora terminata - visto che si aprono due possibilità di diverso finale).

Questi sono i disegni che non sono stati ancora utilizzati (ma non è necessario usarli tutti).

C'era una volta la scuola della via Cesari. Qui ci vivevano tranquilli alcuni simpatici amici dei bambini, tra cui Pinco, il gatto.
Il suo amico Ugo amava mangiare il formaggio con i buchi... ma questo un bel giorno finì. Dove poteva andare Ugo a cercare altro cibo? Nella casa che sorgeva dove ora c'è uno sfasciacarrozze trovo varie cosette buone, tra cui del pane.
E la loro amica Ada? cosa mangiava? Ma è ovvio! Tutti i rametti teneri e le corteccie delle giovani piantine.
Arrivò un messaggio che raccontava con un signore vestito di verde aveva messo intorno alle piccole piantine delle protezioni in plastica verde e una grande rete metallica tutto intorno.
Cosa si potrebbe fare per Ada? Ci sono due possibilità. Il brucone Rodilegno potrebbe rosicchiare i pali che reggono la rete metallica e farla cadere, oppure Robot potrebbe tagliare la rete stessa...
A voi la soluzione più interessante e bella!

Brughillo attende la vostra soluzione, per il momento ecco il suo timbro.
Ecco il finale della storia che i bambini hanno pensato e hanno inviato al Parco Nord.

Intanto lui è molto contento del vostro lavoro!
Ecco il suo timbro!

E' tardi! Ci rivedremo in primavera!