Gli insetti del Parco Nord


L'ape
ape
regina - fuco - operaia  

L'ape appartiene a una famiglia, quella degli apidi, che è la più evoluta di tutto l'ordine degli imenotteri.

Il capo dell'ape è simile ad un triangolo rovesciato, in alto mostra due nere antennine di forma cilindrica ripiegate a elle, mobilissime che servono per captare i profumi, i rumori...
Negli angoli superiori del triangolo si trovano i due occhi sporgenti, grandi, arrotondati.
Nella parte inferiore della testa troviamo la bocca. Caratteristica di questa è la ligula, una specie di proboscide che l'ape infila nel calice del fiore e con cui aspira il nettare.

L'addome è costituito da dieci segmenti con colori alternati giallo e nero. L'ultimo anello dell'addome, ad eccezione del fuco cioè del maschio, è provvisto di pungiglione.

Le zampe dell'ape sono nere e ci sono tantissimi peluzzi neri, lunghi e appuntiti come degli aghi, tra i quali si raccoglie il polline durante la ricerca di cibo effettuata da questo animale sui fiori.

Le ali sono molto sottili, fini e delicate, piccolissime e tese e di colore bianco sfumata di giallo sbiadito. Presentano delle nervature - cinque linee chiuse, nere che sembravano delle vene.

Le società formate dalle api sono infatti estremamente complesse e perfettamente organizzate.
In ogni alveare vivono tre tipi di individui: una sola regina - femmina feconda di grandi dimensioni - alcuni maschi, detti anche fuchi; e un grande numero di operaie, femmine sterili.
Queste devono sostenere tutti i compiti di costruzione, restauro e approvvigionamento dell'alveare.
In una casetta o arnia ne possiamo trovare dalle 30.000 alle 80.000.

Producono il miele, la cera, la pappa reale e la propoli, tutte sostanze apprezzate e utilizzate dall'uomo.

Nella raccolta del polline contribuiscono all'impollinazione delle piante e alla fecondazione dei fiori.