Le classi del Comune di Bresso
2a Elementare Villoresi
25 ottobre 2002
Io sono Marco
   

Raggiunta la classe agli stagni nuovi, ci presentiamo ed organizziamo l'attività di oggi pomeriggio.
Per fare ciò partiamo dal lavoro realizzato a scuola dai bambini: un cartellone con disegnato un ipotetico stagno.
Ci sono diversi animali che sicuramente non troveremo come i cigni e bisce d'acqua ed altri invece che abitano i nostri ambienti acquatici come rane e germani.

Dopo questa prima piccola introduzione iniziamo ad esplorare il primo dei due stagni nuovi, dove troviamo una grande carpa, pesci rossi che la seguono, tife su una sponda, qualche foglia di ninfea, una libellula, e quattro germani.

Impariamo a riconoscere i salici che crescono vicino alla riva. L'acqua è piuttosto torbida. Ragioniamo su queste osservazioni, sulla vita della carpa, grande pulitore dello stagno, e dei pesci rossi.

Ci spostiamo seguendo il canale al secondo stagno nuovo, dove l'immagine che ci si presenta è molto diversa dalla precedente: in questo caso l'acqua è quasi completamente ricoperta di alghe di diversi colori, dal giallo-cinabro al verde più scuro, ne raccogliamo alcune e scopriamo che tra esse ci sono diversi organismi viventi, physe, scorpione d'acqua, lenticchie d'acqua.
Definiamo uno stagno come un piccolo laghetto senza ingresso ed uscita di acqua dovuta a torrenti o fiumi, con l'acqua tendenzialmente ferma.

Ragioniamo su come si forma un ambiente di questo tipo: ci vuole una buca, un clima piovoso ed un terreno impermeabile, cioè ricco di argilla, materiale che con gusto i bimbi raccolgono dal fondo.

Prima di lasciare questo stagno prendiamo la temperatura dell'acqua e dell'aria, la prima misura 14.5 °C, la seconda 16.3 °C.

Ultima tappa della nostra visita è lo stagno vecchio che raggiungiamo corrrendo attraverso i prati ondulati della montagnetta del Parco Nord. Le tracce di coniglio (cacchette) che scopriamo lungo questo percorso ci guidano fin quasi sul posto.

Di nuovo le differenze con i precedenti laghetti sono molto forti, e questo ci porta a ricercare le cause di questa diversità.
In questo caso lo stagno è completamente circondato da vegetazione. Ci sono alberi ed arbusti come l'ontano ed il nocciolo, il sambuco e la rosa canina, sulle rive la cannuccia di palude crea in alcuni punti una barriera molto fitta. Ci sono molte ninfee, pesci, gallinelle d'acqua ed anche due tartarughe un po' addormentate. Non ci sono alghe e neanche germani.

Conclusa l'esplorazione elaboriamo le nostre osservazioni, definiamo un ambiente come l'insieme di diversi organismi viventi, di materiali come i sassi, l'acqua e le foglie secche, e di energia, la cui fonte primaria è il sole, che serve a far funzionare il tutto.

Compito da svolgere in classe è proseguire il lavoro sulla ricerca di relazioni tra i diversi elementi che compongono i nostri ambienti e di supporre quale potrebbe essere il destino di uno stagno.

Un po' in ritardo ritorniamo verso la scuola, al ponte saluto e mi dirigo in cascina.


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