Raggiunta la classe agli stagni nuovi, ci presentiamo ed organizziamo
l'attività di oggi pomeriggio.
Per fare ciò partiamo dal lavoro realizzato a scuola dai bambini:
un cartellone con disegnato un ipotetico stagno.
Ci sono diversi animali che sicuramente non troveremo come i cigni e
bisce d'acqua ed altri invece che abitano i nostri ambienti acquatici
come rane e germani.
Dopo questa prima piccola introduzione iniziamo ad esplorare il primo
dei due stagni nuovi, dove troviamo una grande carpa, pesci rossi che
la seguono, tife su una sponda, qualche foglia di ninfea, una libellula,
e quattro germani.
Impariamo a riconoscere i salici che crescono vicino alla riva. L'acqua
è piuttosto torbida. Ragioniamo su queste osservazioni, sulla
vita della carpa, grande pulitore dello stagno, e dei pesci rossi.
Ci spostiamo seguendo il canale al secondo stagno nuovo, dove l'immagine
che ci si presenta è molto diversa dalla precedente: in questo
caso l'acqua è quasi completamente ricoperta di alghe di diversi
colori, dal giallo-cinabro al verde più scuro, ne raccogliamo
alcune e scopriamo che tra esse ci sono diversi organismi viventi, physe,
scorpione d'acqua, lenticchie d'acqua.
Definiamo uno stagno come un piccolo laghetto senza ingresso ed uscita
di acqua dovuta a torrenti o fiumi, con l'acqua tendenzialmente ferma.
Ragioniamo su come si forma un ambiente di questo tipo: ci vuole una
buca, un clima piovoso ed un terreno impermeabile, cioè ricco
di argilla, materiale che con gusto i bimbi raccolgono dal fondo.
Prima di lasciare questo stagno prendiamo la temperatura dell'acqua
e dell'aria, la prima misura 14.5 °C, la seconda 16.3 °C.
Ultima tappa della nostra visita è lo stagno vecchio che raggiungiamo
corrrendo attraverso i prati ondulati della montagnetta del Parco Nord.
Le tracce di coniglio (cacchette) che scopriamo lungo questo percorso
ci guidano fin quasi sul posto.
Di nuovo le differenze con i precedenti laghetti sono molto forti,
e questo ci porta a ricercare le cause di questa diversità.
In questo caso lo stagno è completamente circondato da vegetazione.
Ci sono alberi ed arbusti come l'ontano ed il nocciolo, il sambuco e
la rosa canina, sulle rive la cannuccia di palude crea in alcuni punti
una barriera molto fitta. Ci sono molte ninfee, pesci, gallinelle d'acqua
ed anche due tartarughe un po' addormentate. Non ci sono alghe e neanche
germani.
Conclusa l'esplorazione elaboriamo le nostre osservazioni, definiamo
un ambiente come l'insieme di diversi organismi viventi, di materiali
come i sassi, l'acqua e le foglie secche, e di energia, la cui fonte
primaria è il sole, che serve a far funzionare il tutto.
Compito da svolgere in classe è proseguire il lavoro sulla ricerca
di relazioni tra i diversi elementi che compongono i nostri ambienti
e di supporre quale potrebbe essere il destino di uno stagno.
Un po' in ritardo ritorniamo verso la scuola, al ponte saluto e mi
dirigo in cascina.