Incontro i bimbi, presso il secondo stagno nuovo, già intententi
all'oservazine di questo ambiente.
Mi mostrano contenti le loro osservazioni.
E uno stagno più vivace di quello visitato nel periodo autunnale.
I colori sono diversi, ci sono più insetti, e moltissimi girini.
L'osservazione di questi ultimi appassiona i bimbi che con riluttanza
riprendono il cammino verso il primo stagno nuovo.
Durante questo spostamento cerchiamo di osservare qualche rana o rospo
smeraldino che si tuffano in acqua ma la nostra ricerca è vana
perchè i giardinieri stanno tagliando l'erba sulle rive; con
reti setacciano il canale per pulirlo da alghe ed erba caduta compromettendo
l'equilibrio di questo ambiente.
Raccogliamo così alcuni girini che troviamo nei mucchi di alghe
ammassati sulle sponde a seccare, li porteremo a scuola e tra quindici
giorni li riporteremo nello stagno.
Ci dirigiamo successivamente allo stagno vecchio, come sempre superando
la collinetta con corse e rotoloni; ci dissetiamo alla fontanella ed
iniziamo un intricata esplorazione delle rive completamente invase dalla
cannuccia di palude, dal giunco e da cespugli vari.
Notiamo enormi carpe, e diverse tartarughe, ma ciò che più
colpisce sono dei piccoli di germano reale e di gallinella d'acqua che
si avvicinano curiosi.
Utilizziamo anche uno strumento per l'indagine scientifica: un microscopio
che ci serve per osservare alcuni insetti che ci impressionano ed affascinano
nello stesso tempo.
Prima di ritornare a scuola tentiamo un'ultima esplorazione alla ricerca
di qualche rana o rospo, e scegliamo il canale che va dallo stagno vecchio
verso via Clerici.
Alcune rane le sentiamo ma la vegetazione è troppo fitta perchè
sia possibile vederle.
Comunque soddisfatti della nostra gita al Parco ci incamminiamo sulla
via del ritorno.