Scesi dal pulmann ci veniamo incontro. Ciao a tutti!
Entriamo nel bosco e le due classi si dividono: voi oggi siete con
me.
Troviamo un prato tra gli alberi dove fermarci e ci presentiamo.
Ricordiamo insieme cosa avevate fatto lo scorso autunno.
Avevate misurato la temperatura, che era ben più fredda di oggi,
e "addirittura pioveva!" ma il professore suggerisce che erano
solo due gocce.
Poi avevate misurato il sentiero, e le circonferenze degli alberi.
In classe vi siete preparati a questa giornatta, per realizzare qui
un Grande Albero.
Prima di tutto mi fate vedere un vostro lavoro di Natale: un abete
realizzato con tutte le vostre mani ritagliate nella carta velina, e
circondato da messaggi di amicizia con la parola mano: "diamoci
la mano", "mettersi nella mani di qualcuno", "stringere
la mano":
Per oggi avete portato del cartone, della carta crespa, dei fazzoletti
di carta.
Avete anche portato uno "strumento" che poi mi descriverete,
per a misurare l'altezza degli alberi: ci proponiamo di finire un po'
prima per provare ad utilizzarlo.
Oggi l'idea è quella di realizzare un albero. In classe avete
pensato a come poteva svilupparsi, e deciso che il tronco, crescendo
verso l'alto, si sarebbe via via ristretto.
I rami si ramificheranno partendo dal tronco, seguendo la regola del
due.
Poi ci saranno da disporre le foglie, da ritagliare nella carta verde,
e i fiori, in parte già fatti in parte da realizzare qui con
i fazzoletti di carta.
Prima di dividerci in gruppi vi chiedo se non manca qualcosa...le radici!
Per quelle utilizzerete i rami che ci sono per terra.
E poi all'opera: le cose da fare sono tante!
Un gruppetto lavora alla struttura dell'albero: il tronco viene messo
come prima cosa, poi i rami, che avete in parte già tagliato
e in parte sono da tagliare.
In disparte c'è chi lavora alle foglie, dando la forma giusta
e tenendo da parte i ritagli che verranno utilizzati per fare l'erba.
E c'è chi pensa ai fiori, e prova ad insegnarmi come si fa!
Alla fine tutto è pronto per essere disposto.
I fiori e le foglie le attaccate con pezzettini di scotch, e forse
è il lavoro più lungo!
Poco per volta però l'albero prende forma, ed eccolo finalmente:
Decidiamo che è un albero primaverile, con i fiori e le foglie
ancora giovani e color verde chiaro. Le radici sono un po' piccole,
quando ad un albero così, per non cadere, servirebbo molto più
consistenti. Nel complesso però avete fatto un buon lavoro, e
meritate due passi da coniglio.
Inizia a piovere e smantelliamo in fretta per evitare che l'albero
si rovini.
Nel prato fuori dal bosco individuiamo un pioppo ciperssino da misurare.
Lo strumento è artigianale, con tanto di "bolla" realizzata
con una boccettina di un medicinale:
Sfruttando la geometria del triancolo rettangolo isoscele, possiamo
sapere con buona approssiamzione quanto sia alta la pianta che osserviamo.
Uno di voi si posiziona, mirando dal tubo la cima della pianta. Quando
è in posizione e lo strumento in bolla, si ferma
e noi misuriamo la sua altezza e la sommiamo alla distanza tra lui
e il tronco del cipresso.
Con buona approssiamzione (le prove in classe portavano un errore di
una decina di cm) il pioppo scelto è alto 18m e 20 cm.
La pioggia aumenta un po' e vi agitate, andiamo.
Recupero il lavoro e vi accompagno fuori dal bosco. Arrivederci!