Entriamo nel bosco e cerchiamo un posto dove sederci.
Cammminando troviamo una pantina sradicata, di quelle che avevate visto
appena piantate a marzo. Perché? qualcuno mi chiede. Perché
c'è chi passa senza guardare: noi staremo attenti.
Arrivati in un punto all'ombra ci sediamo.
Ricordate la scorsa volta? Eravate arrivati tutti in maschera.
Vi ricordate come chiamo, e io non sono così brava, ma mi scusate
e vi ripresentate. Avevamo cercato i semini nascosti sotto le foglie.
E misurato la temperatura in vari punti del bosco. Oggi fa molto più
caldo, e l'altra volta avevamo i giacconi pesanti.
Avevamo anche raccontato del signor
Numerone, e dei numeri che aveva perso nel bosco e che poi aveva
lasciato agli amici animali.
Oggi siamo in un posto diverso. E intorno a noi i colori sono cambiati..
Mi dite che c'è più verde, perchè sono spuntate
le foglie. E sentite più cinguettii. Come mai? Ci sono parecchie
ipotesi, e alla fine stabiliamo che sono nati tutti i piccoli dalle
uova, e quindi ci sono più uccellini.
Avete portato un sacco pieno di cose, ma prima di tutto come avete
fatto a farle?
Divisi in gruppi in classe avete progettato diversi alberi:
- albero delle stelle e delle nuvole
- albero dei conigli
- albero della matematica
- albero dei dolci
- albero dei cavalli
- albero numeroso e delle campane
Avete deciso insieme di realizzare l'albero dei conigli.
E ne avete disegnati tantissimi.
Poi avete costruito il tronco, tutto colorato e che possa stare anche
in piedi. con una porticina, come da progetto.
I rami sono colorati, e seguono la regola del due e a volte dell'uno.
Ma sono un po' pochi. Allora decidiamo di creane altri con la carta
da giornale che avete portato.
Mancano anche le radici! Allora con del cartoncino le disegnate e le
colorate.
Qualcuno si occupa anche del tronco e lo abbellisce con dei rametti.
Le radici tutte colorate vengono alla fine disposte.
Alla fine l'albero è fatto, e mancano solo i conigli.
Eccolo! Meritate due passi da coniglio.
Il nome che scegliete è: L'Albero dei Mille Conigli.
Le radici sono un po' piccole, osservandolo bene vi accorgete che i
rami sono molto più grossi, e un albero così a fatica
starebbe in piedi.
Rimane il tempo per un gioco tra i rami. Prima li attraversate camminando,
poi saltando, poi di corsa. Alla fine rimanete in sei, e purtroppo è
tardi e non possiamo andare avanti.
Vi riaccompagno al pullman e arrivederci all'anno prossimo.