La giornata non è molto bella, per ora non piove ma le previsioni
non lasciano ben sperare. La classe decide ugualmente di uscire e così
ci troviamo in via Suzzani per le 13.30 circa. Scopro che in classe
hanno solo accennato l'argomento "stagno" provando ad immaginarlo
e disegnandolo ciascuno su un foglietto.
Con l'aiuto dei loro disegni domando ai bambini cos'hanno immaginato
o comunque cos'è per loro uno stagno; siccome nel frattempo abbiamo
camminato e siamo giunti alla spiaggetta, gli suggerisco di chiudere
gli occhi prima di rispondermi, per non farsi condizionare da ciò
che vedono. Per loro lo stagno è una "pozza gigantesca"
con intorno degli alberi e con dentro dei pesci, delle tartarughe, delle
foglie galleggianti a forma di cuore, le rane e tanti fiori colorati.
In realtà lo stagno che si trovano davanti è molto diverso
da quello "immaginato", anche se alcune piante e alcuni animali
sono effettivamente presenti. Con molto piacere e stupore da parte mia,
per prima cosa un bambino osserva che nello stagno le foglie e gli alberi
si riflettono nell'acqua e altri osservano che ci sono delle piante
che crescono nell'acqua.
Mentre stiamo tutti osservando ciò che vediamo nell'acqua, veniamo
attratti da un verso di un animale particolare. Per cercare di capire
da dove proviene quel verso e per cercare altri punti di osservazione,
facciamo il giro dello stagno. Effettivamente dalla sponda opposta si
riesce a vedere tutto molto meglio: alcuni bambini scoprono delle cose
che mai avrebbero pensato esserci in uno stagno:
- due tartarughe
- un tombino
- dei pesci "grossissimi"
- delle gallinelle d'acqua (che ci offrono un bellissimo spettacolo
planando più volte sull'acqua)
- due pesci rossi
Riusciamo anche a sentire dei rumori: il canto di alcuni uccellini
e il verso delle gallinelle d'acqua che era quello che avevamo sentito
all'inizio.
Un bambino giustamente osserva che non ci sono rane, anche se qualcuno
pensava di averne vista una per poi scoprire che era una foglia secca
con una forma strana! Spiego così ai bambini dell'esistenza di
un gran numero di tartarughe nello stagno, uguali a quelle che hanno
visto anche loro, che impediscono il riprodursi delle rane.
Ogni tanto cade qualche gocciolina di pioggia e così tutti continuiamo
a metterci e toglierci i cappucci delle giacche a vento!
Finito il giro dello stagno, prima di andare verso quelli nuovi, misuriamo
la temperatura dell'acqua e dell'aria:
- Temperatura aria: 16,3° C
- Temperatura acqua: 14,6° C, l'acqua è quondi più
fredda dell'aria.
Per spostarci e andare verso lo stagno nuovo, salgo con la classe al
teatrino e poi tutti i bambini corrono giù per la discesa. Lungo
la strada faccio notare la presenza dei conigli, intuibile dal grosso
numero di "cacchette" presenti lungo la strada.
In vista dello stagno nuovo i bambini subito notano che esso "è
giallo"; ci avviciniamo per osservarlo meglio e gli chiedo di osservare
ed elencare tutte le differenze che notano con lo stagno vecchio.
Scoprono che il giallo è dovuto alla presenza di alghe e inoltre
osservano:
- la fontana
- la forma diversa ("è più lungo")
- l'assenza di ninfee
- il prato tutto intorno
- la presenza di rane (anche se non le abbiamo viste e quindi si devono
fidare di me!!)
- le canne
- le lenticchie d'acqua
Richiamati dall'altra classe, corriamo a vedere un airone che si trova
nel pratone dall'altra parte dello stagno. E' molto bello e ragioniamo
sul fatto che è un uccello addirittura alto come noi!
E' giunto il momento di tornare verso l'uscita del parco e di salutarci,
anche perchè sta iniziando a piovere sempre più insistentemente.
La pioggia ci coglie infatti sulla via del ritorno, saluto la classe
che ormai corre verso il pulmino sotto una fitta pioggia! All'ultimo
momento, mentre ci salutiamo, gli raccomando di portare, per la prossima
volta, una bottiglietta vuota ciascuno, ci servirà per raccogliere
l'acqua degli stagni ed osservarla più da vicino.