Le classi del Comune di Milano
2b Elementare via Dora Baltea
10 ottobre 2002
Io sono Massimo
   

La giornata non è molto bella, per ora non piove ma le previsioni non lasciano ben sperare. La classe decide ugualmente di uscire e così ci troviamo in via Suzzani per le 13.30 circa. Scopro che in classe hanno solo accennato l'argomento "stagno" provando ad immaginarlo e disegnandolo ciascuno su un foglietto.

Con l'aiuto dei loro disegni domando ai bambini cos'hanno immaginato o comunque cos'è per loro uno stagno; siccome nel frattempo abbiamo camminato e siamo giunti alla spiaggetta, gli suggerisco di chiudere gli occhi prima di rispondermi, per non farsi condizionare da ciò che vedono. Per loro lo stagno è una "pozza gigantesca" con intorno degli alberi e con dentro dei pesci, delle tartarughe, delle foglie galleggianti a forma di cuore, le rane e tanti fiori colorati.

In realtà lo stagno che si trovano davanti è molto diverso da quello "immaginato", anche se alcune piante e alcuni animali sono effettivamente presenti. Con molto piacere e stupore da parte mia, per prima cosa un bambino osserva che nello stagno le foglie e gli alberi si riflettono nell'acqua e altri osservano che ci sono delle piante che crescono nell'acqua.

Mentre stiamo tutti osservando ciò che vediamo nell'acqua, veniamo attratti da un verso di un animale particolare. Per cercare di capire da dove proviene quel verso e per cercare altri punti di osservazione, facciamo il giro dello stagno. Effettivamente dalla sponda opposta si riesce a vedere tutto molto meglio: alcuni bambini scoprono delle cose che mai avrebbero pensato esserci in uno stagno:

  • due tartarughe
  • un tombino
  • dei pesci "grossissimi"
  • delle gallinelle d'acqua (che ci offrono un bellissimo spettacolo planando più volte sull'acqua)
  • due pesci rossi

Riusciamo anche a sentire dei rumori: il canto di alcuni uccellini e il verso delle gallinelle d'acqua che era quello che avevamo sentito all'inizio.

Un bambino giustamente osserva che non ci sono rane, anche se qualcuno pensava di averne vista una per poi scoprire che era una foglia secca con una forma strana! Spiego così ai bambini dell'esistenza di un gran numero di tartarughe nello stagno, uguali a quelle che hanno visto anche loro, che impediscono il riprodursi delle rane.

Ogni tanto cade qualche gocciolina di pioggia e così tutti continuiamo a metterci e toglierci i cappucci delle giacche a vento!

Finito il giro dello stagno, prima di andare verso quelli nuovi, misuriamo la temperatura dell'acqua e dell'aria:

  • Temperatura aria: 16,3° C
  • Temperatura acqua: 14,6° C, l'acqua è quondi più fredda dell'aria.

Per spostarci e andare verso lo stagno nuovo, salgo con la classe al teatrino e poi tutti i bambini corrono giù per la discesa. Lungo la strada faccio notare la presenza dei conigli, intuibile dal grosso numero di "cacchette" presenti lungo la strada.

In vista dello stagno nuovo i bambini subito notano che esso "è giallo"; ci avviciniamo per osservarlo meglio e gli chiedo di osservare ed elencare tutte le differenze che notano con lo stagno vecchio.

Scoprono che il giallo è dovuto alla presenza di alghe e inoltre osservano:

  • la fontana
  • la forma diversa ("è più lungo")
  • l'assenza di ninfee
  • il prato tutto intorno
  • la presenza di rane (anche se non le abbiamo viste e quindi si devono fidare di me!!)
  • le canne
  • le lenticchie d'acqua

Richiamati dall'altra classe, corriamo a vedere un airone che si trova nel pratone dall'altra parte dello stagno. E' molto bello e ragioniamo sul fatto che è un uccello addirittura alto come noi!

Camminiamo un pochino lungo il canale e faccio osservare ai bambini la presenta di "animalini" che si trovano tra le alghe, per far questo "pesco" dallo stagno un mucchietto di alghe e passo da ciascuno di loro per farglelo osservare da vicino.

Prima di lasciare gli stagni, propongo ai bambini di chiudere gli occhi e provare a ripensare allo stagno. Sono tutti d'accordo nel dire che è diverso da quello che avevano immaginato all'inizio di questa avventura!

E' giunto il momento di tornare verso l'uscita del parco e di salutarci, anche perchè sta iniziando a piovere sempre più insistentemente. La pioggia ci coglie infatti sulla via del ritorno, saluto la classe che ormai corre verso il pulmino sotto una fitta pioggia! All'ultimo momento, mentre ci salutiamo, gli raccomando di portare, per la prossima volta, una bottiglietta vuota ciascuno, ci servirà per raccogliere l'acqua degli stagni ed osservarla più da vicino.