Le classi del Comune di Milano
3a Elementare via Dora Baltea
12 novembre 2002

Io sono Massimo
 
 
   

Siete arrivati puntualissimi alle 13.30 in cascina per passare un bel pomeriggio al Parco Nord alla ricerca dei numeri nel bosco.

Dopo aver salutato le quarte, vi siete allontanati in direzione del bosco guidati da me.
Ah, gia, scusate, mi presento: sono Enrica (alcuni di voi preferiscono Chicca) e vi accompagnerò per tutto il pomeriggio.

Prima di inoltrarci nel bosco mi raccontate che siete già venuti al Parco e che, quando eravate in prima, avete contribuito a costruire il Sentiero di Greta e Anselmo: il vostro è l'albero 30 (una quercia di nome ramato).
Vi propongo allora di tornare dal vostro albero, visto che nessuno di voi è mai tornato a vederlo!

La passeggiata è più corta di come ve la ricordavate, anche perchè per una parte siamo rimasti fuori dal bosco; anche la quercia "ramato" non è più come ve la ricordavate: sembra più piccola e aveva una forma diversa.
Ragioniamo sul fatto che forse siete voi che siete più alti e che due anni fa vi sembrava tutto più grande anche perchè era la prima volta che venivate al Parco Nord.

Ora siete più grandi e conoscete già il posto e quindi tutto vi appare più "ridimensionato".

Mentre parlo mi accorgo che state tutti provando a guardare l'albero da più in basso sedendovi praticamente per terra! Certo che siete proprio simpatici!

Mi raccontate poi del lavoro che avete fatto in classe: si tratta di una raccolta di fiabe inventate da voi sui numeri del bosco.
Da un'occhiata veloce mi sembra un bel lavoro: vi meritate un passo da coniglio (anche se non ve l'ho detto subito!)

Ne ho scelte tre tra quelle che più mi hanno colpito:

I numeri che non si trovano mai

In un bosco c'erano dei numeri che non si trovano mai. Un giorno era andata una classe e un bambino di nome Simone trovò alcuni numeri magici. Simone li lasciò cadere perchè aveva paura e lo andò a dire alla maestra. La maestra andò a vedere ma non c'era niente e disse ai suoi alunni: "Non toccate niente!".
Simone non toccò niente, però il numero che aveva toccato prima lo inseguiva. Intanto vedeva altri numeri, si girava perchè sentiva dei rumori dietro di lui, ma non vedeva nulla e si chiese: "E' la mia immaginazione o no?". Poi fecero merenda e tornarono a scuola, ma prima di andare guardarono un albero e Simone, guardando sotto l'albero, vide i numeri che gli dissero: "Arrivederci".
Andarono a scuola e continuarono a lavorare.
(Arianna)

 

Il ragazzo di nome 8

C'era una volta, in un bosco lontano, un castello bello e delizioso e ben curato da una bella fata con le smbianze del numero 5 e si poteva trasformare con la sua bacchetta in altri numeri.
La fata uscì a fare un bel giro nel bosco a raccogliere le castagne, quando stava ritornando a casa per strada incontrò un bel ragazzo di nome 8.
poi un bel giorno 8 suonò al castello e la fata diceva: "chi è?" "Apritemi, sono il ragazzo di nome 8". "Oh, ma tu sei il ragazzo del bosco?" "E tu sei quella del bosco?". "Entra, entra". 8 la invitò al ristorante.
Si innamorarono, si sposarono ed ebbero un figlio.
Vissero felici e contenti.
(Federica)

 

I numeri del bosco di Nebbia

C'era una volta un bambino che si chiamava Nebbia e viveva in una casa non molto lonano da un bosco. Un giorno sua mamma disse a Nebbia: "Vai a prendere dei funghi". "Va bene" rispose Nebbia. Allora andò a prenderli nel bosco, ma per non perdersi decise di mettere dei numeri sugli alberi.
entrò nel bosco e mise il numero uno su un albero, il due su un altro e il tre su un altro ancora e così via.
C'era una zona fitta e vide dieci funghi, ma spuntò un mostro da una palude. il mostro disse: "Io sono il protetore di questi funghi e mi chiamo Melma". Mentre lui parlava, Nebbia approfittò per prendere un fungo, lo prese e scappò, però non sapeva che erano magici.
Inciampò in un tronco, guardò gli alberi e vide che era la strada giusta. Gli cadde un fungo per terra e Melma lo stava inseguendo. Nebbia, il fungo e l'albero con il numero fecero una barriera. Nebbia uscì appena in tempo e Melma morì.
Visto che Nebbia voleva la primavera, quel fungo e i numeri si trasformarono in piante, erba e foglie d'alberi. Tutto questo si trasformò grazie al fungo e ai numeri. E Nebbia visse felice e contento.

(Andrea)


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Punteggio per il lavoro fatto a scuola: 1 passo da coniglio

Dopo avervi spiegato le regole del gioco dei numeri del Parco, passiamo subito alla prima prova: misurare la distanza dal nostro albero a quello successivo.

Ecco i risultati ottenuti:

distanza dall'albero 30 al 31   media
   
in passi 50,41,46,77,30 48,8
in metri 17,18 17,18
in piedi 53,69,47,79,77,77 67
in bambini "spalla contro spalla" 57 57

Alcuni gruppi hanno avuto un po' di difficoltà soprattutto per la presenza di alcuni rovi che impedivano una tranquilla misurazione del percorso.

Alla fine del lavoro abbiamo guardato tutti insieme i numeri ottenuti cercando di capire come mai, all'interno di una stessa misurazione, fossero così diversi tra loro.

Punteggio per la prima prova: 1 passo da rospo

Ripercorrendo a ritroso la strada nel bosco, rimanendo sempre lungo il sentiero di Greta e Anselmo, siamo arrivati all'altezza dell'albero 15 e, mentre la maestra vi rifocillava offrendovi delle squisite caramelle, vi ho presentato la prova successiva.

Si tratta di fare delle misurazioni, in particolare dovrete misurare delle temperature.

Infatti, dopo aver misurato la temperatura dell'aria, vi ho chiesto di cercare qualcosa nel bosco di più caldo e qualcosa di più freddo.

Per il freddo siete stati bravissimi e velocissimi: indubbiamente è il terreno!

Per trovare qualcosa di più caldo siamo dovuti uscire dal bosco.

Ecco qui di seguito riassunte tutte le temperature che avete rilevato con il mio aiuto e con quello delle maestre:

aria nel bosco 12,6°C
terreno nel bosco 9,6°C
corteccia di un albero 11,7°C
aria fuori dal bosco 13,1°C
terreno fuori dal bosco 9,4°C

Continuando la nostra passeggiata nel bosco, abbiamo riflettuto su tutti questi valori ottenuti misurando le temperature fuori e dentro il bosco.

Punteggio per la seconda prova: 1 passo da coniglio

Rimanendo sempre lungo il Sentiero di Greta e Anselmo, siamo infine arrivati all'altezza degli alberi 8, 9 e 10.

In questa zona è molto evidente la piantumazione di tre diverse specie di alberi: Quercia, Frassino e Olmo.

Percorrendo un breve tratto di sentiero ho chiesto a ciascuno di voi di raccogliere una foglia di ciascuno di questi 3 alberi. Ovviamente prima vi ho descritto a parole come avreste potuto riconoscerle!

Quando ciascuno di voi ha riconosciuto le tre foglie, vi ho chiesto quanto, a vostro parere, potrebbe pesare una foglia, o un legnetto, o un sasso.

Siamo così passati all'esperienza successiva che è stata proprio quella di "pesare il bosco".

Ecco i risultati ottenuti e le successive riflessioni che abbiamo fatto insieme:

  • peso di 10 foglie di quercia: 3 gr.
  • ritrovamento di un legnetto esattamente dello stesso peso (3 gr.)
  • ritrovamento di un solo legnetto più pesante (7gr.)

Dai risultati avete dedotto che vi aspettavate che le foglie fossero molto più leggere (in generale) e i legnetti molto più pesanti!

Punteggio per la terza prova: 1 passo da coniglio

Nell'ultimo quarto d'ora avete dato libero sfogo alla vostra fantasia: tutti alla ricerca dell'8 (visto che avete tutti 8 anni!).

in realtà la ricerca non ha portato molti frutti: ecco gli 8 che avete "visto":

  • 8 foglioline che compongono la foglia di Frassino
  • 8 punte della foglia di Quercia
  • un 8 disegnato dalla posizione di alcuni alberi e di un cespuglio al centro

Punteggio per la quarta prova: 1 passo da lumaca

Per concludere abbiamo ripercorso insieme tutte le attività svolte mentre io vi assegnavo i punteggi.

Ci siamo salutati con la promessa di rivederci in primavera.

Totale punteggio: 3 passi da coniglio, 1 da rospo 1 da lumaca