Siete arrivati puntualissimi alle 13.30 in cascina per passare un bel
pomeriggio al Parco Nord alla ricerca dei numeri nel bosco.
Dopo aver salutato le quarte, vi siete allontanati in direzione del
bosco guidati da me.
Ah, gia, scusate, mi presento: sono Enrica (alcuni di voi preferiscono
Chicca) e vi accompagnerò per tutto il pomeriggio.
Prima di inoltrarci nel bosco mi raccontate che siete già venuti
al Parco e che, quando eravate in prima, avete contribuito a costruire
il Sentiero di Greta e Anselmo: il
vostro è l'albero 30 (una quercia di nome ramato).
Vi propongo allora di tornare dal vostro albero, visto che nessuno di
voi è mai tornato a vederlo!
La passeggiata è più corta di come ve la ricordavate,
anche perchè per una parte siamo rimasti fuori dal bosco; anche
la quercia "ramato" non è più come ve la ricordavate:
sembra più piccola e aveva una forma diversa.
Ragioniamo sul fatto che forse siete voi che siete più alti e
che due anni fa vi sembrava tutto più grande anche perchè
era la prima volta che venivate al Parco Nord.
Ora siete più grandi e conoscete già il posto e quindi
tutto vi appare più "ridimensionato".
Mentre parlo mi accorgo che state tutti provando a guardare l'albero
da più in basso sedendovi praticamente per terra! Certo che siete
proprio simpatici!
Mi raccontate poi del lavoro che avete fatto in classe: si tratta di
una raccolta di fiabe inventate da voi sui numeri del bosco.
Da un'occhiata veloce mi sembra un bel lavoro: vi meritate un passo
da coniglio (anche se non ve l'ho detto subito!)
Ne ho scelte tre tra quelle che più mi hanno colpito:
I numeri che non si trovano mai
In un bosco c'erano dei numeri che non si trovano mai. Un giorno
era andata una classe e un bambino di nome Simone trovò
alcuni numeri magici. Simone li lasciò cadere perchè
aveva paura e lo andò a dire alla maestra. La maestra
andò a vedere ma non c'era niente e disse ai suoi alunni:
"Non toccate niente!".
Simone non toccò niente, però il numero che aveva
toccato prima lo inseguiva. Intanto vedeva altri numeri, si
girava perchè sentiva dei rumori dietro di lui, ma non
vedeva nulla e si chiese: "E' la mia immaginazione o no?".
Poi fecero merenda e tornarono a scuola, ma prima di andare
guardarono un albero e Simone, guardando sotto l'albero, vide
i numeri che gli dissero: "Arrivederci".
Andarono a scuola e continuarono a lavorare.
(Arianna)
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Il ragazzo di nome 8
C'era una volta, in un bosco lontano, un castello bello e delizioso
e ben curato da una bella fata con le smbianze del numero 5
e si poteva trasformare con la sua bacchetta in altri numeri.
La fata uscì a fare un bel giro nel bosco a raccogliere
le castagne, quando stava ritornando a casa per strada incontrò
un bel ragazzo di nome 8.
poi un bel giorno 8 suonò al castello e la fata diceva:
"chi è?" "Apritemi, sono il ragazzo di
nome 8". "Oh, ma tu sei il ragazzo del bosco?"
"E tu sei quella del bosco?". "Entra, entra".
8 la invitò al ristorante.
Si innamorarono, si sposarono ed ebbero un figlio.
Vissero felici e contenti.
(Federica)
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I numeri del bosco di Nebbia
C'era una volta un bambino che si chiamava Nebbia e viveva
in una casa non molto lonano da un bosco. Un giorno sua mamma
disse a Nebbia: "Vai a prendere dei funghi". "Va
bene" rispose Nebbia. Allora andò a prenderli nel
bosco, ma per non perdersi decise di mettere dei numeri sugli
alberi.
entrò nel bosco e mise il numero uno su un albero, il
due su un altro e il tre su un altro ancora e così via.
C'era una zona fitta e vide dieci funghi, ma spuntò un
mostro da una palude. il mostro disse: "Io sono il protetore
di questi funghi e mi chiamo Melma". Mentre lui parlava,
Nebbia approfittò per prendere un fungo, lo prese e scappò,
però non sapeva che erano magici.
Inciampò in un tronco, guardò gli alberi e vide
che era la strada giusta. Gli cadde un fungo per terra e Melma
lo stava inseguendo. Nebbia, il fungo e l'albero con il numero
fecero una barriera. Nebbia uscì appena in tempo e Melma
morì.
Visto che Nebbia voleva la primavera, quel fungo e i numeri
si trasformarono in piante, erba e foglie d'alberi. Tutto questo
si trasformò grazie al fungo e ai numeri. E Nebbia visse
felice e contento.
(Andrea)
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Volete leggere tutte le altre storie
che i bambini hanno scritto?
Punteggio per il lavoro fatto a scuola: 1 passo
da coniglio
Dopo avervi spiegato le regole del gioco dei numeri del Parco, passiamo
subito alla prima prova: misurare la distanza dal nostro albero a quello
successivo.
Ecco i risultati ottenuti:
distanza dall'albero 30 al 31 |
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media |
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in passi |
50,41,46,77,30 |
48,8 |
in metri |
17,18 |
17,18 |
in piedi |
53,69,47,79,77,77 |
67 |
in bambini "spalla contro spalla" |
57 |
57 |
Alcuni gruppi hanno avuto un po' di difficoltà soprattutto per
la presenza di alcuni rovi che impedivano una tranquilla misurazione
del percorso.
Alla fine del lavoro abbiamo guardato tutti insieme i numeri ottenuti
cercando di capire come mai, all'interno di una stessa misurazione,
fossero così diversi tra loro.
Punteggio per la prima prova: 1 passo da rospo
Ripercorrendo a ritroso la strada nel bosco, rimanendo sempre lungo
il sentiero di Greta e Anselmo, siamo arrivati all'altezza dell'albero
15 e, mentre la maestra vi rifocillava offrendovi delle squisite caramelle,
vi ho presentato la prova successiva.
Si tratta di fare delle misurazioni, in particolare dovrete misurare
delle temperature.
Infatti, dopo aver misurato la temperatura dell'aria, vi ho chiesto
di cercare qualcosa nel bosco di più caldo e qualcosa di più
freddo.
Per il freddo siete stati bravissimi e velocissimi: indubbiamente è
il terreno!
Per trovare qualcosa di più caldo siamo dovuti uscire dal bosco.
Ecco qui di seguito riassunte tutte le temperature che avete rilevato
con il mio aiuto e con quello delle maestre:
aria nel bosco |
12,6°C |
terreno nel bosco |
9,6°C |
corteccia di un albero |
11,7°C |
aria fuori dal bosco |
13,1°C |
terreno fuori dal bosco |
9,4°C |
Continuando la nostra passeggiata nel bosco, abbiamo riflettuto su
tutti questi valori ottenuti misurando le temperature fuori e dentro
il bosco.
Punteggio per la seconda prova: 1 passo da coniglio
Rimanendo sempre lungo il Sentiero di Greta e Anselmo, siamo infine
arrivati all'altezza degli alberi 8, 9 e 10.
In questa zona è molto evidente la piantumazione di tre diverse
specie di alberi: Quercia, Frassino e Olmo.
Percorrendo un breve tratto di sentiero ho chiesto a ciascuno di voi
di raccogliere una foglia di ciascuno di questi 3 alberi. Ovviamente
prima vi ho descritto a parole come avreste potuto riconoscerle!
Quando ciascuno di voi ha riconosciuto le tre foglie, vi ho chiesto
quanto, a vostro parere, potrebbe pesare una foglia, o un legnetto,
o un sasso.
Siamo così passati all'esperienza successiva che è stata
proprio quella di "pesare il bosco".
Ecco i risultati ottenuti e le successive riflessioni che abbiamo fatto
insieme:
- peso di 10 foglie di quercia: 3 gr.
- ritrovamento di un legnetto esattamente dello stesso peso (3 gr.)
- ritrovamento di un solo legnetto più pesante (7gr.)
Dai risultati avete dedotto che vi aspettavate che le foglie fossero
molto più leggere (in generale) e i legnetti molto più
pesanti!
Punteggio per la terza prova: 1 passo da coniglio
Nell'ultimo quarto d'ora avete dato libero sfogo alla vostra fantasia:
tutti alla ricerca dell'8 (visto che avete tutti 8 anni!).
in realtà la ricerca non ha portato molti frutti: ecco gli 8
che avete "visto":
- 8 foglioline che compongono la foglia di Frassino
- 8 punte della foglia di Quercia
- un 8 disegnato dalla posizione di alcuni alberi e di un cespuglio
al centro
Punteggio per la quarta prova: 1 passo da lumaca
Per concludere abbiamo ripercorso insieme tutte le attività
svolte mentre io vi assegnavo i punteggi.
Ci siamo salutati con la promessa di rivederci in primavera.
Totale punteggio: 3 passi da coniglio, 1 da rospo
1 da lumaca