Le classi del Comune di Milano
Grandi - Materna Maria Immacolata
14 aprile 2003

La vostra simpatica lettera
Io sono Massimo

I bambini della scuola materna arrivano all'appuntamento in cascina pronti a partire per questa escursione nel bosco: prevediamo scoperte e giochi.

All'ingresso del bosco, in corrispondenza del sentiero di Greta e Anselmo, ci fermiamo e cominciamo con un momento di siienzio, utile per accorgerci di chi ci sta intorno.
Sentiamo parecchie voci di piccoli uccelli: cince, fringuelli, pettirossi, merli...
Dico ai bambini che magari questi piccoli uccelli stanno parlandi di noi, della nostra presenza: probabilmente staranno chiedendosi se possono fidarsi di noi, che facciamo rumore, siamo vestiti con colori vistosi, e che ...puzziamo.
In sostanza gli animali diffidano di ciò che non conoscono - colori, odori, rumori... - sta a noi cercare di non disturbare troppo la loro vita e la loro sensibilità.

Camminiamo un po' in silenzio - i bambini ci riescono! - fino a raggiungere l'acero di nome "La Torre del Drago".
Qui presento il sentiero di Greta e Anselmo, faccio vedere la cartina con il percorso e i giochi, presento l'albero della Paura e chiedo ai bambini di rivelare se hanno paura di qualcosa oppure no.
La classe a questo punto si divide in due gruppi: i coraggiosi e i paurosi. Il gruppo dei paurosi si va comunque man mano a riempire quando vado a "minacciare" una vaccinazione a mezzo puntura.
Rimangono solo in 4 - irriducibili - a confermare il loro stoico coraggio.

Con tutti gli altri ci apprestiamo a farci guarire dall'albero della Paura: lo scavalchiamo uno per volta - prima io, quindi i bambini, infine le maestre.

Dopo avere raccontato ancora qualcosa su questo albero ci mettiamo tutti insieme ad osservare e commentare i loro disegni che rispondono alla domanda "Gli animali giocano?"
Le immagini sono interessanti, così come i giochi che vengono giocati dagli animali: la corsa, il salto, l'arrampicata, il nascondino...

Camminiamo ancora un po', fino al momento di fare merenda.

E' il momento del gioco di equilibrio...

Una volta calmate fame e sete, ci riavviamo lungo la nostra strada, fino ad uno spiazzo dove ci sediamo in terra e io inizio a raccontare la storia del signor Numerone.

Terminato il racconto invito i bambini alla ricerca dei numeri nel bosco: poco alla volta vengono ritrovati tutti i numeri, tranne il 2 e il 5.
Come mai?

Tra le varie possibilità presentate dai bambini risulta interessante l'ipotesi che questi due numeri non siano stati trovati in quanto gli animali li hanno portati via e li hanno nascosti bene (evidentemente perchè con loro riuscivano ad andare particolarmente d'accordo nei loro giochi).

La ricerca continua lungo il bosco, ma di questi due numeri neanche l'ombra.

Ci fermiamo in corrispondenza della Quercia Verdina: qui giochiamo al telefono senza fili. Io formulo all'orecchio della prima bambina la domanda "Come mai non abbiamo trovato il numero 5?"
Alla fine del giro e del passaggio di orecchia in orecchia la frase è diventata "Non ho capito niente".
Purtroppo questa "risposta" alla domanda non ci serve per trovare questo numero.

Cammin facendo incontriamo i Mezzani: chiediamo a loro se hanno visto il 5.
I bambini più piccoli ci dicono che lo hanno nascosto in mezzo ai 4 nidi che hanno realizzato poco più avanti.
Andiamo a cercarli, troviamo due nidi, ma del 5 ancora nessuna traccia.

La mattinata volge al termine e sono costretto a chiudere questa ricerca del numero.
Parlatene a scuola, fatemi avere le vostre idee a questo proposito: chissà se riusciremo a trovarlo? (ecco la lettera che mi avete inviato).

Ciao a tutti e buon picnic.