Incontro la classe 2c presso il ponte verde. I bambini mi stanno aspettando:
fa meno freddo di ieri, c'è anche un bel sole.
Camminiamo verso il laghetto vecchio; qui ci fermiamo e, come sempre,
in questi casi, ci mettiamo a raccontare la storia della costruzione
di questo ambiente artificiale:
- lo scavo della buca
- la sua impermeabilizzazione con argilla
- l'immissione dell'acqua
- l'introduzione delle piante
Stendiamo in terra il cartellone dello stagno vuoto e posizioniamo
su di esso tutti gli elementi disegnati a parte:
rane, girini, tartarughe, anatre varie, ninfee con fiori, lumache, tiphe,
farfalle, libellule, serpenti).
Vediamo inoltre una serie di interessanti acquerelli realizzati dai
bambini aventi per soggetto il laghetto, così come i singoli
alunni se li immaginavano.
Clicca sulle piccole immagini per vederne l'ingrandimento
Prendiamo ora le temperature:
- temperatura dell'aria: 7,7°C
- temperatura dell'acqua: 9,6°C
I bambini rimangono un po' stupiti del fatto che l'acqua sia molto
più calda dell'aria.
Facciamo ora un giro di perlustrazione del laghetto per verificare
la rispondenza dei loro disegni con la realtà ambientale.
Osserviamo la presenza dei seguenti elementi: canne di palude, qualche
pesce (anche un pesce gatto morto), alcune gallinelle, 1 tartaruga (molto
probabilmente recentemente abbandonata, altrimenti sarebe anch'essa
in letargo).
Approfitto di questa osservazione per raccontare alla classe la vicenda
delle tartarughe nei laghetti del Parco Nord e tutti i problemi verificatisi
dopo il suo arrivo.
Cerchiamo ora di capire il perchè delle assenze rilevate:
- fa freddo
- stanno dormendo
- sono dentro l'acqua
- si sono nascosti
- sono nella terra
Queste risposte date dai bambini sono tutte valide, in particolare
molti animali sono ora in letargo e non li vedremo fino almeno a marzo.
Camminiamo ora un po', fino a raggiungere il laghetto nuovo.Durante
il cammino i bambini hanno potuto sfogare la loro vivacità correndo
su e giù per la montagnetta.
Appena arrivati ci rendiamo subito conto di essere di fronte ad un
ambiente diverso (in effetti l'età diversa si sente!):
- c'è la fontana
- ci sono le alghe
- ci sono le canne dentro all'acqua
- ci sono meno piante intorno, per cui si vede bene l'intorno
- non ci sono animali
Ci fermiamo quindi in corrispondenza di una larga macchia di alghe.
Qui raccogliamo qualche campione di alga per osservarne il contenuto:
varie chioccioline, piccoli coleotteri, larve, lenticchia d'acqua.
In effetti, allora, gli animali ci sono, anche se sono diversi da quelli
osservati preso il laghetto vecchio; le alghe costituiscono per questi
animaletti casa e cibo.
Quindi ci apprestiamo a realizzare la mappa dei colori dello stagno,
ovvero una raccolta di macchie di colore che i bambini dovranno "raccogliere"
dall'ambiente e porre su di un foglio da disegno.
Dividiamo i bambini in tre gruppi e li posizioniamo in tre aree diverse.
Zona della fontana
Zona delle canne
Zona delle alghe
Alla fine facciamo una veloce mostra dei lavori svolti, divisa per
zona: osserviamo molte varietà di macchie, per forma (tonde,
allungate, fantasiose), colore (colori mescolati o no).
La mattinata volge al termine, saluto i bambini e mi incammino verso
la cascina.