I lavori delle classi
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La classe 1b ha realizzato a scuola un simpatico lavoro sul loro albero
Pinetto, che era stato scelto durante la prima uscita al Parco Nord.
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Abbiamo disegnato Pinetto su un cartellone e lo abbiamo appeso in classe:
abbiamo disegnato i due tronchi uniti che sembrano la "U" e abbiamo
incollato i ciuffetti di aghi sui rami.
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VOCABOLARIO DEL PARCO
Questo albero è MAGICO perchè:
- è diverso da tutti gli altri
- non cadono mai le foglie
- ha due tronchi uniti
- è molto alto
- ha intorno gli alberelli con le spine che lo proteggono
- ci vive una civetta che non si vede
E' SPECIALE perchè
- si chiama pino dell'Himalaia, che è un posto molto lontano, ma
si è abituato a vivere da noi al Parco Nord dove lo hanno piantato
gli uomini
- ha due tronchi invece di uno
- i rami dei due tronchi si intrecciano tra di loro e formano delle "X"
- ha la corteccia spessa e scura, crepata in certi punti
- le foglie sono degli aghi riuniti in tanti ciuffetti e dentro questi aghi
passano l'acqua e il nutrimento per la pianta
Noi non abbiamo visto la civetta ma sappiamo che vive su quest'albero perchè
abbiamo visto la sua "CACCA" bianca.
Siamo andati a cercare una foto di questo uccello e ne abbiamo trovate molte:
l'abbiamo anche disegnata e adesso, se la vediamo, sappiamo riconoscerla.
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COME FINISCE LA STORIA DI ALFABETA
AlfaBeta da solo non riusciva a trovare una soluzione e chiese aiuto per
ricordare com'era prima il bosco.
Gli uomini non avevano più memoria ma i bambini di via Bussero iniziarono
a raccontare la loro gita al Parco Nord.
Ricordarono i colori degli alberi, dei fiori, degli animali, le voci degli
animali e il suono del vento che muoveva le foglie, la corteccia ruvida degli
alberi e le spine dei rovi.
COME FARE PERCHE' TORNASSE LA MEMORIA ANCHE AL BOSCO?
Pensarono di farsi aiutare dal loro albero Pinetto. Lo circondarono con un
bel girotondo poi si misero a cantare, ballare e raccontare. Così a
poco a poco al pino spuntarono di nuovo gli aghetti e si risvegliò.
Con lui si risvegliò anche il bosco: gli alberi, gli uccelli e gli
altri animali.
Ma tutto questo non bastava: come ricordare agli uomini di non rovinare più
la natura?
I bambini di via Bussero prepararono un grosso cartello e lo appesero vicino
a Pinetto:
"NON BUTTARE RIFIUTI PER TERRA!"
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