le classi del Comune di Bresso
2c - Elementare Papa Giovanni XXIII - 18 maggio 2005
Ci siamo incontrati vicino ai laghetti e abbiamo fatto subito le presentazioni.
Sono Chiara e sono venuta ad accompagnarvi nella mattinata al parco al posto
di Lorenzo, che non ha potuto venire.
Subito ci siamo avvicinati allo stagno e mi avete raccontato come era quando
siete venuti la prima volta: c'era il ghiaccio sulla superficie e la vegetazione
era meno ingombrante.
Abbiamo camminato lungo il canaletto e mi avete fatto vedere il passaggio
ardito che avete fatto la volta scorsa. Adesso sarebbe impossibile, c'è
troppa acqua e troppa vegetazione sul passaggio.
Quando stavamo per cominciare le nostre osservazioni la pioggia ha cominciato
a cadere minacciando la riuscita della vostra gita.
Ci siamo affrettati ad osservare l'ambiente che ci circondava per coglierne
le caratteristiche e le differenze con la precedente stagione.
Ci ha aiutato un folto gruppo di ranocchie che dopo poco ha cominciato a
chiaccherare. Anche i loro bambini, i girini, sono apparsi fin da subito per
aiutarci a capire che intorno a questo stagno c'è un sacco di vita.
Abbiamo cercato anche nell'acqua ritovando un po' di lumachine e un'exuvia
di larva di libellula.
Quante storie abbiamo raccontato. Ci siamo chiesti perchè le rane
sono verdi e tutti avete detto: per nascondersi. Ci siamo detti che esistono
delle rane blu e che, come le vespe, non vogliono nascondersi ma farsi notare.
Non troppo lontano da noi è venuta a passeggiare una gallinella d'acqua
e, cosa meno prevedibile un coniglio ha fatto la sua apparizione in fondo
al vialetto.
Le nostre osservazioni sono state accompagnate dalla pioggia, abbiamo anche
immaginato a chi, in fondo, non dava così fastidio: le rane con la
loro pelle "umida e liscia"..."quasi viscida" sicuramente
apprezzano anche la grande umidità portata da questa pioggia.
Poi la pioggia ha lasciato il posto ad un timido sole che ha scaldato l'aria
abbastanza per far comparire anche qualche farfalla.
Allora abbiamo ripreso il filo del discorso lasciato la volta scorsa sui
colori.
Abbiamo ripreso la storia dei colori e guardato il vostro disegno riassuntivo
delle quattro situazioni di colore uniforme.
Abbiamo provato a pensare cosa sarebbe successo se il bosco avesse rallentato
o addirittura si fosse fermato. Abbiamo guardato un disco colorato che girava
fortissimo: diventava bianco.
Allora ne abbiamo costruiti due: uno con materiale naturale bianco e uno
con materiale naturale colorato.
I dischi realizzati con gli elementi naturali bianchi e colorati
Poi abbiamo fatto una passeggiata e dopo avere fatto un piccolo percorso
di montagna ci siamo ritrovati in un altro angolo del parco dove ci sono gli
stagni vecchi.
Durante la passeggiata ci siamo trovati in un punto del parco dove non si
sentiva più neanche un rumore della città. In fondo è
come prendersi una vacanza anche se breve breve!
Giunti ai vecchi stagni abbiamo osservato che sul fondo sabbioso non si
vedevano girini abbiamo fatto qualche ipotesi. Le tartarughe, che non abbiamo
visto direttamente ma di cui abbiamo parlato.
Si sono mangiate i girini già da molto tempo!
Abbiamo concluso decidendo di non far girare i vostri bellissimi dischi
perchè erano ancora umidi.
Però abbiamo fatto tutte le ipotesi possibli e alla fine parlando
di colori, di prismi, di gocce di vetro dei lampadari e dell'arcobaleno abbiamo
capito quale segreto si nasconde dietro al fatto che il cerchio colorato,
girando veloce, diventa bianco.
Mi avete anche riportato un disegno che rappresenta la fine che avete pensato
per la storia dei colori. I colori si sono mischiati e ne sono risultati di
tante tonalità.
Infine ogni bambino scrive il suo nome sul grande lenzuolo.
Il contributo degli alunni al grande lenzuolo
Grazie e alla prossima volta. Buon pranzo al sacco!