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le classi del Comune di Cinisello Balsamo

3b - Elementare Costa - 29 aprile 2005

Oggi pomeriggio c'è un bel sole ad accompagnare la gita dei bambini e delle bambine della 3b. Camminiamo un po' stancamente verso la zona del Parco dove faremo le nostre attività: voi avete già fatto una bella camminata dalla scuola fino al Parco!

Ci sediamo in terra e iniziamo con il fare memoria delle cose fatte durante la prima uscita con Alessandra.

In particolare i bambini ricordano la storia del bosco bianco: a tal proposito hanno realizzato un bellissimo cartellone che rappresenta la storia stessa.

Ecco lo svolgimento della storia - secondo la 3b.

Ognuno esponeva le proprie idee, discussero per ore, ma non riuscirono a mettersi d'accordo.
Fecero una furiosa litigata.

Tino voleva cancellare il rosso di Radik con grandi pennellate di giallo, ma avvenne una cosa molto strana... si creò un nuovo colore (e un nuovo Mago) l'Arancione.
Scoprirono che abbracciandosi e scambiandosi i colori potevano crearne mille altri!

Tutti questi colori, grazie all'intervento dell'Arcobaleno, caddero sul bosco e gli ridiedero tutti i suoi amati colori!

Però, come mai il bianco si era impossessato del bosco?
Probabilmente per opera del Mago Bianco, che, per invidia...

Ora ci dividiamo in due gruppi e andiamo alla ricerca di cose colorate e bianche: con queste produrremo due dischi - uno colorato e uno bianco.
Al lavoro!

I dischi realizzati con gli elementi naturali bianchi e colorati

Belli questi dischi!

Ora provo a far girare il disco colorato usando come perno una bacchetta di ferro conficcata in terra.
Osserviamo che i colori si mescolano sempre più, man mano che la velocità aumenta. Se riuscissi a far girare ancora più velocemente il disco, questo diventerebbe bianco: proprio come succede ad un'altro disco colorato - più leggero - che tiro fuori dal mio zaino.

Quindi il bosco era diventato bianco perchè era in continua rotazione! Ecco cosa aveva fatto il Mago Bianco! Ma allora sarà necessario fermarlo! Come? Andando sopra alla terra, nel cielo e bloccandolo. Oppure facendo stare un po' tranquilli gli elementi del bosco. Potremmo proprio fare così!

Ci sistemiamo tutti in cerchio, in terra sdraiati, con gli occhi chiusi e in silenzio.
Vediamo se, immaginando di essere un po' come degli animali in un bosco, riuscendo a stare fermi un po' fermi, il bosco si ferma, o perlomeno se rallenta il suo movimento.

Mi avvicino ad un bambino in terra, gli tocco un piede, questo si alza, a sua volta va a toccare un piedie di un altro bambino, e così via, fino al "risveglio" di tutti quanti.
Man mano che i bambini si alzano provvedo a dividere la classe in due gruppi: i verdi e i bianco/rossi. Un po' di tranquillità ci voleva, per noi, per il bosco, per i suoi colori.

Ci spostiamo un po' più in là.
Le due squadre si vanno a nascondere in due zone precise del bosco, accompagnate dalle due maestre.
Queste avranno poi il compito di individuare i bambini mimetizzati nel bosco.

Dopo un po' di tempo fermiamo il gioco e contiamo quanti bambini non sono stati presi: sei verdi e sette bianco/rossi.
Però alcuni bianco/rossi si sono spostati al di là della zona loro assegnata, per cui non sono state completamente rispettate le regole. Valutiamo insieme che i due nascondigli, pur diversi tra di loro, erano comunque buoni per il nostro gioco. Il colore verde era comunque avvantaggiato perchè poteva mimetizzarsi bene in mezzo alle foglie.

Anche le altre due regole fondamentali del nascondino - il silenzio e l'assenza di movimento - sono state abbastanza rispettate (un po' meno il movimento).

Proprio come molti animali che, grazie al rispetto di queste regole, dovrebbero riuscire a non farsi mangiare dai predatori.

Adesso passiamo alla realizzazione della nostra galleria dei colori: sistemiamo intorno ad un bel sambuco il cartellone della storia e i nastri colorati.

Uno alla volta i bambini scrivono il loro nome...

Il contributo degli alunni al grande lenzuolo

Quindi sistemiamo anche il lenzuolo.

Ecco due immagini della galleria dei colori

E' rimasto un po' di tempo ancora, per cui possiamo giocare ancora una volta a nascondino mimetico.
Questa volta invertiamo i campi di gioco e, soprattutto, non saranno più le maestre a dover cercare di individuare i bambini, ma staranno sotto due di loro - uno per squadra.
Questa "manche" di gioco termina con la convinzione che il luogo interamente coperto dalle foglie fosse il nascondiglio migliore, visto che anche i bianco/rossi sono riusciti a nascondersi bene (malgrado i loro colori non fossero molto mimetici).

Fa caldo, che sete!
Raggiungiamo la fontanella e ci salutiamo!