le classi del Comune di Milano
4a - Elementare Bussero - 3 giugno 2005
Oggi è una buona giornata, con il sole, calda, ma non troppo: la
4a - insieme alla 4b - sono puntuali all'appuntamento. Dopo aver passato una
bella mattinata di gioco con picnic finale al Parco.
Subito ci avviamo verso il boschetto GEV, dove svolgeremo le attività
previste per oggi.
Ci fermiamo, ci sediamo tutti insieme in terra e iniziamo a fare memoria
delle cose viste, dette e fatte durante la prima uscita.
I bambini delle due classi ricordano le mappe dei colori - artificiali e naturali
- la storia dei colori, il nido del picchio...
Riprendiamo ora in considerazione proprio la storia dei colori. Solo pochi
di voi avevano fatto delle macchie bianche sui fogli, durante la prima uscita:
giusto per rendere conto della presenza delle nuvole. Però il colore
bianco è molto importante, soprattutto in questa storia...
Chiedo alle due classi di andare alla ricerca di cose naturali colorate
e bianche. Gli elementi raccolti verranno incollati su due dischi di cartoncino.
Al lavoro!
I dischi realizzati con gli elementi naturali bianchi e colorati
Ora, utilizzando una piccola asta metallica posta nel terreno, proviamo
a far girare il più velocemente possibile il disco colorato: osserviamo
che i colori si mescolano: se il disco potesse girare più velocemente,
questo diventerebbe addirittura bianco. Come quello più leggero che
tiro fuori dal mio zaino.
Ma allora, cosa era successo ai colori del bosco? Si erano mescolati. Perchè
il bosco e la Terra giravano molto più velocemente del solito.
Come una specie di gigantesca giostra sopra alla quale continuiamo a girare,
senza accorgercene! Come possiamo fare per far rallentare bosco e Terra?
Dallo spazio potrebbero operare enoprmi freni di bicicletta, oppure potremmo
inventare la magia Frenezza!
Che consiste nello stare un po' tutti tranquilli!
Ci disponiamo tutti in terra, in silenzio e con gli occhi chiusi, per qualche
minuto.
Uno alla volta ci alziamo, lentamente.
Siamo riusciti a far rallentare un po' la Terra? Direi di si!
Ci spostiamo quindi un poco più in là e ci organizziamo per
il gioco successivo: il nascondiglio mimetico.
La 4b - con un insegnante come giudice - si nasconderà in una certa
zona del bosco.
La 4a - accompagnata da un altro insegnante - cercherà nascondiglio
in un'altra zona.
Le altre due maestre farenno le "cercatrici".
Qui c'è qualcuno!
Anche qui!
Al termine della giocata rimangono - non presi - 5 della 4a e 13 della 4b
(mi ricordo bene, vero?).
La 4a aveva delle possibilità di nascondiglio migliori della 4b, però
la maestra che doveva cercarli si è mossa più del dovuto e ha
avuto un gioco più facile rispetto alla'altra maestra che è
stata particolarmente (forse troppo!) ligia al regolamento.
Qualcuno ha detto qualche parola di troppo ed è stati individuato
via orecchie.
Chi non è stato preso ha sfruttato, oltre alla propria bravura a nascondersi,
anche il mimetismo della propria maglietta verde oppure di colore scuro.
Discutiamo brevemente insieme di tutto quello che è successo, evidenziando
come le regole del buon nascondino siano molto meglio conosciute dagli animali
che non da noi. E questo soprattutto per necessità, per sopravvivenza.
Prima di avviarci verso la scuola chiedo ai bambini di apporre la loro "firma"
e qualche simpatico disegno sul grande lenzuolo...
Il contributo degli alunni al grande lenzuolo
Buone vacanze e saluti a tutti!