Il sito del Parco Nord Milano

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le classi del Comune di Milano

1c - Elementare via Cesari - 21 gennaio 2005

Entro nella vostra classe, la classe dei picchi, e ci presentiamo. Siete molto impazienti di andare al Parco Nord!

Prima mi mostrate due lunghissimi cartelloni.

Il primo raffigura in tanti vostri disegni i parchi dove siete stati: alcuni erano pieni di animali, altri di giochi, in uno c'era un castello. Leggo alcune vostre frasi:

Il secondo cartellone che mi mostrate rappresenta invece tutte le cose che conoscete del Parco Nord. Anche qui ogni disegno è accompagnato dalla vostra spiegazione e da cosa vi piacerebbe trovare al Parco. Ne leggo qualcuna:

E proprio un gufo, mi raccontate, è il vostro amico: si chiama Plop e vive all'ultimo piano di una quercia nel giardino della scuola. Ha un amico gatto, e ha paura del cacciatore!

Vi propongo di andare ad esplorare il Parco alla ricerca di altri animali che potrebbero essere suoi amici.

Il tempo di vestirsi e infilarsi i guanti e siamo fuori: è una bellissima e soleggiatissima giornata, e la neve si sta sciogliendo e fa brillare tutto.

Entriamo nel Parco seguendo una mappa, come dei veri esploratori.

Incontriamo subito degli orti, come quelli del nonno di un vostro compagno. Ci chiediamo: che animali ci potrebbero essere in un orto? Quella più probabile è la lumaca, qualcuno propone la talpa, qualcuno pensa che se un coniglio riuscisse ad entrarci farebbe una gran scorpacciata!

Un gruppetto di cornacchie occupa la stradina, ma al nostro arrivo volano via!

Proseguiamo il cammino e notiamo un gruppetto di alberi che attira la vostra attenzione: scopriamo che sono aceri, come quelli di una vostra favola. I suoi semi girano se li facciamo cadere dall'alto! Ne prendo due accoppiati, e assomigliano: alle ali di un angelo o di una fata, alla bocca di un coccodrillo, alle corna di un cervo.

Ognuno raccoglie il suo semino d'acero.

Poco più in là incontriamo un albero che voi conoscete: una quercia, come la casa di Plop. Questa è sottile e poco altra, ma le foglie sono uguali. Solo che qui sono rimaste attaccate!...anche più in là troviamo altre querce con le foglie...dopo qualche perplessità decidete che è colpa del vento, che non ha fatto il suo dovere e si è dimenticato di alcune piante! Oppure questo tipo di quercia al vento sta simpatica e le lascia le foglie!

Finalmente notiamo un grande albero che piacerebbe a Plop per riposarsi: un Platano.

I suoi frutti sono strani e speciali: palline di semi che si sgretolano e diventano soffici.

Dopo un attimo di merenda vi racconto una storia: la storia di questi prati. Ora che sono Parco Nord ci sono le stradine asfaltate, i viali, gli alberi piantati in filari lungo le stradine. Con la fantasia togliamo le case, il rumore delle macchine, e diventa come era una volta: sileziosa campagna dove i contadini avevano campi e alberi da frutta. C'era anche un canale, da cui prendevano l'acqua per irrigare le coltivazioni, di cui oggi è rimasta solo una traccia.

All'inizio è difficile ma poi la trovate! E che gioco divertente entrare dove una volta c'era l'acqua.

Troviamo anche i riccioli di terra di un altro simpatico animale: il lombrico!

Proseguendo il nostro cammino ci avviciniamo ad una lunga siepe dove ipotizziamo che in primavera si nascondano tanti uccellini.

Osservando bene alcuni di voi scoprono dei piccoli buchi: probabilmente di topolini! Il gufo Plop ne è molto goloso!

Guardando bene intorno a voi scopriamo un alto albero dove Plop potrebbe stare comodo e pensare.

Con una corsa siamo lì. Lo osserviamo da vicino e poi da lontano, e ognuno pensa a una o più parole legate a questo bell'albero.

Ecco la mappa realizzata oggi:


Questo è l'elenco delle parole presenti in questa seconda mappa:

Due tronchi, casa ghiri, gambe in sù, bastoni da giganti, bacche, due trampoli, becco, gelato, lumaca, casa gufo, pantaloni, sedere, cespuglio, una "V", una "I", licheni, casa, corna cerbiatto, bello, corpi, vorresti stare con lui.

Con una votazione decidete il suo nome: Corna di Cerbiatto.

Questo sarà il vostro albero, e a scuola approfondirete le parole che sono legate a lui, insieme a quelle scoperte in questa esplorazione.

Lo salutate con un grande abbraccio cantando una canzone.

Ci rimane il tempo per osservare su un pioppo un po' malandato alcuni buchi che ci ricordano l'amico picchio nonché simbolo della vostra classe. Alla fine ci salutiamo! Arrivederci!