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le classi del Comune di Milano

2b - Elementare Fabbri - 4 maggio 2005

I bambini e le bambine della 2b arrivano puntuali all'appuntamento in cascina. Subito ci avviamo verso il rimboschimento, nella zona del viale dei pioppi cipressini.
Incontriamo subito il grande olmo che avevamo osservato la volta scorsa.
Ci fermiamo. Oggi andremo alla ricerca di Muschiosino - il loro albero - e di un po' degli altri alberi scelti dalle altri classi. Faremo in pratica una specie di caccia al tesoro (o meglio: una caccia all'albero).

Prima però vediamo insieme il cartellone che la classe ha realizzato a scuola: questo contiene le definizioni relative ad alcune delle parole presenti nella realizzata al termine della prima uscita (la mappa di Muschiosino).

 

Muschiosino

Segni

Ferite, incrinature, graffi, tagli in un albero, rughe, simboli di vecchiaia, impronte, le linee della mano, scrittura di una antica tribù, un tipo di linguaggio. alfabeto, scie di una barca, sci sulla neve, +, -, x, :, =, tracce di un areo nel cielo, cancellature, nervature delle foglie, mappa, gesti, graffiti, modo per comunicare, geroglifici, ideogrammi, disegni di ali di farfalle.

Ferite

Qualcosa che fa male, che brucia, un segno, una cicatrice, un taglio, una crepa, una ammaccatura, qualcosa di aperto che ti dà dolore, un male terribile che ti tormenta nella notte, qualcosa che si sgretola, quando un parente muore hai un buco nel cuore, perchè sei molto dispiaciuto, quando c'è un dispiacere, quando un amico dice "vai, non ti voglio", quando hai un vuoto dentro di te perchè sei depresso.

Foglie

Veri, lamina, picciolo, nervatura, forme diverse, pagine, una parte di natura, cuore, mano, stella, lancia, ago, curve, gradazione di colori, pelose, rugose, allungate, moquettes verde, farfalle, aquiloni, mani che salutano il vento, bandiere, fogli, capelli dell'albero.

Bianco

Bianco come...

 

Resina, neve, burro, foglio, riso che si lancia agli sposi, confetti, nuvole, farfalle, fiori di magnolie, ghiaccio, carta, candele spente, cotone, sapone, colla, fiori di ciliegio, abito da sposa, gessi.

Bianco

Bianco è...

 

ben visibile, candido, chiaro, senza colore, senza luce, senza riflesso, un colore che non si vede, neutro, pulito, freddo, intenso, luminoso.

Bello

E' bello quando...

 

Una cosa mi piace tanto, sono emozionato, sono felice, gioco, mi diverto, sono ad una festa, recito, vado in palestra, vado a teatro o al cinema, apro i regali del compleanno, sono in vacanza, sono in famiglia, vedo qualcosa che mi stupisce.

Bello

E' bello...

 

le foglie in autunno, la neve che cade, la rugiada sulle foglie al mattino, aria fresca nelle vene, un cielo sereno, piante che crescono, un albero maestoso, le gemme sui rami, le foglie appena spuntate, fiori che sbocciano, i frutti di un albero, uccelli che fanno il nido, la natura che si risveglia, uccelli che cinguettano, animali in libertà, cuccioli che nascono, prati verdi, coccinelle su un filo d'erba, attraversare un bosco e sentirne l'odore, farfalle dai mille colori che volano, l'estate, il sole che batte, l'acqua limpida del mare, un pesce colorato che guizza, i profumi della natura.

Iniziamo ora la ricerca degli alberi. Uno alla volta, in successione, troviamo:

Sono grande e forte. Di me hai notato la chioma rossa d'autunno. Oggi mi nascondo un po' tra gli altri alberi. Sai perché? Un nome mi manca… pensaci tu!

Magrino (Quercia rossa)

Sono un albero con tre forti tronchi e mi hai scovato di mercoledì. Le mie foglie, ampie come mani, si protendono verso di te… anche negli altri dì. Mi chiamo…

Mercoledalbero (Acero)

 

Sono un po' storto - ma non troppo. Cerco sempre la luce intorno a me… ma mi sfugge sempre! Il mio nome è…

Stortignaccolo (Acero)

 

Questo albero una volta era d'oro, poi l'inverno è passato, e i suoi rami ha spogliato Come mi avete chiamato?….

Albero d'oro (Acero)

 

Non mi svegliano gli uccellini e neppure il volo del calabrone, sono proprio un gran…

Dormiglione (Tronco in terra)

Sono un albero diviso a metà, un bell'accento, tante foglie e molta voglia di crescere. Come mi hai chiamato? ………è

Metafogliè (Quercia)

 

Se cammini in tutta fretta non ti accorgi che è una piazzetta, fatta certo non con mattoni, non con cemento, ma con qualcosa caduto col vento. Il mio nome è….

Piazzetta delle foglie (luogo)

 

In questo luogo delle piante una volta c'erano, fitolacca si chiamavano, e una capanna formavano. ora il luogo si è trasformato, ma il nome può essere ricordato. Come mi hai chiamato?….

Fitocapanna (luogo)

In totale abbiamo trovato 8 alberi: un bel risultato!

La mappa del vostro percorso: i punti che avete trovato

Nel frattempo tra una ricerca e l'altra, facciamo merenda.

Ora ci avviamo verso Muschiosino.

Lo troviamo - anche se ci sono un po' di dubbi tra i bambini (in effetti gli olmi abbastanza simili sono tre).
In questa zona troviamo quel che resta di un riccio morto (un po' di pelle con gli aculei, le ossa di una zampa, la dentatura intera).

In questo luogo, utilizzando le parole di Muschiosino, dovremo ora cercare di raccontare una storia...

Ogni bambino ha in mano una parola: poco alla volta, mettendo queste parole in fila, viene a formarsi una frase, dal significato non proprio chiarissimo.

La frase che avete costruito con le vostre parole.


Questo è l'elenco delle parole presenti nella frase/storia:

Spinoso - altissimo - alto - bella - molte - foglie - muschioso - striature bianche - corteccia - e bassi - tanti segni - rami - bello - lunghi - rami alti - foglie a - ferita - tanti rami - diramato - forma di spine.

 

Sicuramente abbiamo così scritto una definizione completa di Albero d'Oro. Però, se guardiamo bene, qualche elemento per iniziare a raccontare una storia c'è...

C'era una volta un albero che aveva delle ferite a forma di foglia. Queste si erano formate e partire da alcuni striature bianche presenti sull'albero. Le striature si sono man mano allargate a causa di una pianta - il rovo - che, con le sue spine, aveva provocato le ferite.
Queste ferite andavano guarite. Ci pensò il generoso muschio che, ricoprendo con tutto sè stesso il tronco e i rami, guarì le ferite.
L'albero fu molto riconoscente al muschio tanto che da quel giorno decise di chiamarsi - in onore del suo guaritore - Muschiosino.

Sarebbe ora molto bello se questa storia venisse raccontata meglio da voi in classe: magari con i vostri disegni!

La mattinata insieme sta per terminare.
Una corsa e via!

Ciao a tutti!