le classi del Comune di Milano
Gialli - Materna Fortis - 23 maggio 2005
Ci incontriamo all'ingresso di via Arezzo, e ci incamminiamo attraversando
un tratto di parco, e cantando una canzone per far uscire il sole!
Oggi saremo cacciatori di colori, e abbiamo tutti gli strumenti che servono:
occhi prima di tutto, poi carta e pastelli. In particolare cacceremo i colori
dello stagno vecchio.
Vi racconto la sua storia, e come si crea uno stagno: si scava, si mette
una terra magica che voi conoscete e che si chiama creta, o argilla, infine
si mette l'acqua. Ma questo non basta, così è solo una grande
pozzabghera, perché sia uno stagno ci devono crescere le piabte giuste
e devono viverci alcuni animali speciali: rane, anatre, libellule.
Niente coccodrilli o delfini, ma nemmeno pesci o tartarughe, che è
vero che qui si vedono, ma che in realtà sono state portate e qui non
dovrebbero vivere...mangiano unova di rane e insetti!
Ci avviciniamo con il secondo gruppo, i gialli.
Siete molto silenziosi, ed avvicinandoci allo stagno riusciamo ad ascoltare
una gallinella che canta, e a vedere:
- il giallo delle ninfee
- il verde delle foglie degli alberi
- il marrone dei pesci e del germano femmina
- il nero della gallinella d'acqua e dei suoi pulcini
- il rosso del becco della gallinella d'acqua
- il rosa della rosa canina
Torniamo sulla stradina e ci prepariamo a catturare i colori: dovete scegliere
tra quelli che avete portato quelli che vedete, e fare degli scarabocchi e
delle macchie.
Inizia a piovere forte, e ci ripariamo sotto dei sambuchi.
Qui realizzate il vostro dipinto, ed ecco i disegni tutti insieme.
Ognuno ha scelto una sua tecnica, chi ha riempito il foglio, chi solo una
piccola parte.
Le mappe di colore realizzate con i soliti strumenti...
Vorremmo ripararci al teatrino, ma la pioggia non accenna a smettere, anzi
aumenta.
Rimaniamo sotto i sambuchi e vi racconto la storia dei Colori del Parco.
Per dimostrare ai grandi maghi che la magia giusta la sapete fare voi, dovete
riempire di colori un foglio biaco senza più usare i pastelli.
E' un po' difficile perché lo spazio è ristretto ma le magie
vengono lo stesso, grazie alla terra, alle foglie, a qualche petalo caduto.
Le mappe di colore realizzate con gli strumenti che ci offre la natura...
Ed alla fine anche voi siete diplomati maghi!
Ci salutiamo sotto l'acqua, io corro in cascina, voi sotto il teatrino:
buon appetito!