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le classi del Comune di Milano

2e - Elementare Muzio - 10 novembre 2004

Fa freddo - il sole non si vede proprio - ma i bambini e le bambine della 2e sono pronti e pronte per l'uscita al Parco.
Ci incontriamo presso le scuole del Parco Nord e da qui ci avviamo verso l'ingresso del bosco, attraversando il grande cortile delle scuole.

Ci fermiamo dentro al bosco e iniziamo le attività previste per oggi.
Racconto un po' del parco, della sua storia breve - gli alberi che abbiamo intorno non hanno più di 25 anni di vita - del fatto che questo parco, questo bosco è il frutto del lavoro dell'uomo.

Osserviamo insieme una piantina che è stata piantata da qualche mese: notiamo che essa è protetta da una plastica verde e da una bacchetta di cannuccia. Queste servono per rendere visibile la piccola piantina e per evitare che la sua tenera corteccia venga rosicchiata dai conigli selvatici.

I bambini mi fanno vedere un interessante cartellone rappresentante un albero circondato da una serie di parole rappresentatative dell'albero stesso:

Leggiamo le parole presenti nella mappa: castagne, colore, animali, pigne, clorofilla, terra. tronco. natale, uova, sassi, ghiande, erba, bosco, mele, prato, odori, pere, funghi, foglie, acqua, stagioni, legno, fiori, natura, rami, chioma, arrampicarsi, radici, cacciatori, frutti, corteccia, scoiattoli, nidi, uccelli, foresta.
Manca la parola "gioco" - però c'è la parola "arrampicarsi", riferita al gioco specifico.

Perchè in efftti noi oggi siamo qui per ... giocare. A qualche gioco che si possa fare solamente qui, in mezzo ad alberi ed arbusti.

Camminiamo un po', alla ricerca di qualche idea per i nostri giochi.

La prima idea ci viene suggerita da un cartellino del sentiero di Greta e Anselmo, quello del gioco "La montagna di foglie".

Ci dividiamo in due squadre e via, vediamo che realizza la montagna più grande e più bella.

Alla fine questa "gara" termina in pareggio: un gruppo ha realizzato una montagna più alta, l'altro un po' più larga - la "morbidosità" è simile.

Ci rimettiamo in cammino, fino ad incontrare un tronco caduto di betulla con un bel nido di picchio. Ne osserviamo l'interno - abbastanza spazioso - e osserviamo come il tronco stesso sia piuttosto rovinato.

Siamo ancora in cammino, per qualche minuto.
Ora vediamo se a qualcuno è venuta in mente qualche idea circa un gioco che potremmo fare ora, qui.
Cercare delle cose interessanti, giocare a nascondino.
Per il momento vediamo come potremmo giocare a nascondino, magari dandoci alcune regole precise, altrimenti potremmo rischiare di perderci.
Per evitare questa cosa chiediamo a due maestre (quelle con i vestiti di colore più adatto, più mimetico) di nascondersi nel fitto della boscaglia. Noi avremo il compito di cercarle.
La ricerca avviene per tappe, fermandosi per qualche minuto e avvicinandosi man mano, cercando di individuare le maestre nascoste. Dopo tre tappe man mano più vicine, le due maestre vengono finalmente individuate.

Ora riflettiamo un po' insieme su come abbiamo giocato. Pensiamo agli animali e a quelli che sono i giochi più importanti per la loro vita e per la loro sopravvivenza.
La corsa, il nascondino, le belle statuine, la lotta: chi più chi meno, tutti gli animali devono essere molto esperti di questi giochi.

Poco più in là vediamo che in terra c'è un tronco: subito, molto spontaneamente, i bambini si cimentano in prove di equilibrio.
Allora ci mettiamo in fila e iniziamo una sorta di gara: uno alla volta i bambini e le bambine si mettono alla prova con tre modalità diverse.
Prima camminando sul tronco in avanti:

Poi all'indietro, quindi gattonando:

Via, mettiamoci di nuovo in cammino per anadare a cercare un luogo adatto alla "ricerca interessante".

In una zona del bosco molto "disordinata" andiamo alla ricerca del ramo con funghi più bello.
La ricerca dà molti e notevoli risultati...

Il pomeriggio è ormai terminato. Ci avviamo verso l'uscita dove incontriamo i due cavalli della Polizia.

Ciao a tutti e al prossimo incontro!