le classi del Comune di Milano
1d - Elementare Stoppani - 10 maggio 2005
Arriviamo mentre siete presi da una appasionante partita a bocce.
Ci incamminiamo e dopo una strada che vi sembra lunghissima eccoci ai laghetti.
Voi non conoscete il Parco Nord, e oggi siete qui per conoscerlo meglio
e per disegnare o, correggo, per catturare i colori degli stagni: avete tutti
gli strumenti, dei pastelli, dei fogli, e soprattutto gli occhi!
Vi chiedo perché secondo voi il mondo è colorato, perché
esistono i colori: perché se no sarebbe tutto bianco, sarebbe triste,
sarebbe tutto uguale.
Prima di avvicinarci e scoprire i colori dello stagno proviamo a raccontare
la sua storia.
Dopo che fu creato il Parco, circa 25 anni fa si decise di creare anche
dei laghetti, ma come avranno fatto?
Non è facile, ma con piccoli aiuti me lo dite: una buca, dell'argilla,
dell'acqua.
Dopo avere messo gli alberi e le altre piante acquatiche, si è aspettato
per vedere cosa succedeva...e dopo un po' sono arrivati gli animali.
Rane, rospi, uccelli, insetti. Solo pesci e tartarughe non sono arrivate
da sole ma , come intuite, sono state portate, diventando i peggiori nemici
di insetti e girini, tant'è che in questo stagno difficilmente ne troveremo.
Per osservare meglio, e catturare i colori con i nostri occhi, ci avviciniamo.
Siamo così pronti per metterci all'opera.
Seduti lungo la stradina vicino allo stagno, osservando davanti a voi, ciascuno
sceglie tra i pastelli i colori che vede e li mette sul foglio in macchie
e scarabocchi.
Alla fine ecco tutti i disegni insieme, tenuti fermi da alcuni legnetti,
se no il vento se li porta via!!
Le mappe di colore realizzate con i soliti strumenti...
Ognuno ha utilizzato il suo modo personale di dipingere: chi a macchioline,
chi a righe, chi ha riempito tutto il foglio, chi dei puntini somo da un lato.
Solo qualcuno ha un po' inventato il colore azzurro, non essendoci nulla
di azzurro intorno a noi. Ma la maggiorparte ha veramente scelto solo i colori
che vedevamo oggi!
Per apprezzarli meglio e esplorare un po' lo stagno gi giriamo intorno seguendo
un sentierino.
Così abbiamo modo di scoprire:
- che le gallinelle d'acqua riescono a camminare sulle foglie di ninfea
- che le anatre si chiamano germani
- che i germani maschi hanno la testa verde
- che non ci sono rane o girini o insetti
Ci spostiamo risalendo e ridiscendendo da una collinetta, senza resistere
alla tentazione di una bella corsa sul prato.
Arriviamo ai laghetti nuovi, che si chiamano così perché sono
molto più giovani: hanno solo 5 anni: qui anche le pianta acquatiche
sono arrivate da sole, attraverso i semi, indovina qualcuno, dallo stagno
di prima! Qui:
- c'è più luce
- non ci sono alberi intorno allo stagno
- è più piccolo
Con meno tartarughe e pesci qui troviamo ancora girini e larve di insetti.
Ci avviciniamo per osservare i girini: sono tanti, piccoli e scuri.
Vi racconto allora di quando ai laghetti, e in tutto il Parco, avvenne una
strana magia, tutto divenne bianco.
Acqua bianca, girini bianchi, erbe, foglie, bacche: bianche!
Con tutti i problemi che questo comporta, nessuno capiva più nulla,
o trovava da mangiare!
Così furono convocati tregrandi Maghi...ed inizio la storia dei colori
del parco.
Alla fine, visto che i maghi pasticcioni da soli non ce la fanno, dobbiamo
aiutarli noi.
Così scopro che siete voi un po' maghi.
Ma affinché i maghi ci ascoltino dobbiamo dimostrarglielo.
E allora vi chiedo di colorare un foglio bianco senza pastelli...ma come?
Basta poco perchè capiate il trucco.
Con erba, fiori, terra i vostri fogli si colorano. C'è qualcuno che
trova perfino l'azzurro!
E di nuovo eccoli tutti insieme.
Le mappe di colore realizzate con gli strumenti che ci offre la natura...
Molto più bello questa volta, e più divertente!
Ci rincamminiamo e dopo un po' ci salutiamo: arrivederci!