1d Media Marconi - Cusano Milanino
30 novembre 2005
Ci incontriamo alla sbarra e ci incamminiamo verso la montagnetta.
Voi seguite me, Alessandra. Sapete già che oggi parleremo di animali, ma prima di tutto voglio sapere i vostri nomi.
Vi racconto brevemente la storia del Parco, e che in questo momento ci troviamo dove trent'anni fa c'era un cumulo di rifiuti. Alcuni lo sanno, perché l'anno scorso con le elementari erano con me.
In classe avete preparato delle mappe di parole, facendovi alcune domande.
Cosa vorrei cercare?
animali ari - capanne - scoiattoli - castori - alberi e uccelli - cervi - folletti - lupo - farfalle - tane di animali - nidi - foglie diverse - animali parlanti - cuccioli di animali
Cosa potrei cercare?
alveare - foglie giganti - muschi - insetti - roditori - uova di animali - funghi - semi - picchio
Cosa potrei trovare?
funghi - girini - tane - ricci - lepri - uccelli - animali - nidi . castagne - fiori
Che attegiamento mentale devo avere?
corretto - non devo sporcare l'ambiente - devo collaborare con i compagni - devo stare attento e seguire le spiegazioni delle guide
Come prepararmi alla ricerca?
bussola - lente d' ingrandimento - blocco per appunti - astuccio - metro - fogli da stampante
Idealmente questi strumenti sono il contenuto della valigia di Talete.
Insieme cerchiamo di capire cosa potremmo cercare qui oggi tra le cose che avete elencato, e come utilizzare i vostri strumenti.
Decidiamo di cominciare con il cercare le tracce di conigli, che qui su queste collinette vivono e prolificano.
Identifichiamo insieme che tracce cercare: tane, escrementi (gabinetti), buche.
Divisi in tre gruppi affido ad ogni gruppo il censimento di uno di questi tre indicatori, ovviamente tutti i gruppi osserveranno tutto, e anche quello che non è legato ai conigli, cioè tracce di altri animali.
I gruppi partono, muniti di blocco per gli appunti, metro per misurare le dimensioni di buche e tane,macchina fotografica, bussola.
La zona indagata e la collinetta dove ci troviamo, che è esposta verso tutti i punti cardinali.
La ricerca da subito buoni frutti: non è difficile identificare gli escrementi dei conigli, un po' di più trovare il coraggio di toccarli e raccoglierli: ma alla fine qualche coraggioso c'è, e potrete portarli a scuola e osservare attentamente il loro contenuto.
Ci ritroviamo e condividiamo i risultati dei censimenti:
tane: 8
buche: 5
gabinetti: 29
Inoltre, sulla neve avete rilevato impronte di coniglio, cane, uccello.
Dopo una pausa per la merenda, cominciamo la seconda attività.
Per questa siamo accompagnati dalla Guardia Ecologica Volontaria Vittorio, che è qui per raccontare e mostrarci il lavoro svolto dalle GEV nell'occuparsi dei nidi, o, come ci insegna lui, delle cassette nido.
Sono cassette di legno che vengono poste sugli alberi, e nelle quali gli uccelli trovano riparo e costruiscono un nido: un modo per aiutarli ed invitarli a fermarsi nei nostri boschi.
Prima di tutto il signor Vittorio ci invita al silenzio nell'entrare in un bosco, per una forma di reverenziale rispetto e per poter cogliere, come dice lui, anche "il più piccolo brusio e lo scivolare di un serpentello".
Ha con sè delle cassette e dei nidi, e ci mostra prima di tutto l'apertura, che deve essere piccola per evitare che i predatori riescano ad infilarcisi.
Ci spiega che qui al Parco due sono i tipi di nidi principale: quelli dei passeracei, che distinguiamo perché realizzati con qualunque materiale morbido, anche plastica, e quelli delle cince, in prevalenza intracciati con muschio e piume/peli.
Con lui, che ha portato una lunga pertica, riusciamo a portare a terra tre cassette nido.
Il primo contiene i resti di un nido di cincia, e delle feci:
il secondo i resti di nido di un passeraceo:
il terzo ancora di cincia, e troviamo ance dei pezzetti di guscio d'uovo, fragilissimi!
Il contenuto lo portate come un prezioso reperto a scuola per osservarlo meglio.
Il signor Vittorio ci spiega che in questa stagione le Guardie Ecologiche censiscono le cassette in base al loro contenuto e al fatto che ogni cassetta è numerata, monitorando in questo modo quanti uccelli hanno nidificato durante la passata stagione.
Le controllano, le aggiustano se serve (e anche oggi ne abbiamo una prova), le svuotano ed eliminano i piccoli insetti che vi si rifugiano ma che in primavera, una volta tornati gli uccelli e schiuse le uova, sarebbero dannosi per i piccoli.
La giornata si conclude, ringraziamo il signor Vittorio.
Siete state molto bravi, e meritate la certificazione
del vostro buon lavoro:
il timbro di brughillo,
il nostro misterioso accompagnatore-certificatore.
Quello che vi chiede e di raccontare in una lettera ciò che avete osservato oggi, o quello che più vi ha entusiasmato.
Ci rivedremo in primavera: arrivederci!