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3b Elementare via Muzio - Milano
4 maggio 2006

Ciao a tutti gli alunni di 3° B! Qui Massimo e Anna.
Oggi fa veramente caldo, sembra quasi estate, e voi, se resisterete sotto il sole, visiterete per la seconda volta i laghetti del Parco Nord.
Ci incontriamo e ci avviamo verso il primo laghetto, il laghetto “vecchio”.

Dopo che la maestra vi ha fatto un po’ “calmare”, Massimo vi spiega che cosa faremo oggi.
Vi ricordate della scorsa uscita invernale? Avevamo visto solo alcune cose di quelle che pensavate di trovare al laghetti (l’airone, poche alghe, foglie di ninfea non ancora fiorite, qualche pianta secca).
Invece quest’oggi ci saranno delle differenze: rane e girini ad esempio!

Il primo laghetto suscita subito una grande meraviglia!

E’ pieno di nannufari d’acqua gialli, fioriti, che occupano quasi metà del laghetto.
E quanti pesci! Pesci piccolissimi, piccoli, medi e grandi, tutti in gruppo, molto vicini alla riva. Questi pesci in inverno c’erano, ma erano probabilmente tutti al centro del laghetto, dove l’acqua è un po’ meno fredda - ora con queste temperature sono ritornati vivaci.

Sulla riva opposta vediamo una coppia di germani reali maschi che nuotano tranquilli, e qualche gallinella d’acqua. Si sente il verso della gallinella provenire da un cespuglio di canne in riva al lago: è molto probabile che lì ci sia un nido!

Passiamo sul ponticello, ci addentriamo in una fitta “boscaglia” e ci ritroviamo dall’altra parte del lago.
Qui siamo più vicini alle foglie di piante che crescono in mezzo all’acqua e se guardiamo con attenzione troviamo nuovi ospiti che hanno fatto la loro comparsa in primavera: decine e decine di tartarughe, che si sono svegliate dal letargo invernale

Massimo spiega una cosa molto importante: le tartarughe sono state portate da persone che le tenevano in casa e che una volta cresciute le hanno abbandonate. Quindi, ogni anno, le tartarughe mangiano tutte le uova che le rane depongono in acqua con la conseguenza che in questo laghetto non nasceranno mai girini e quindi rane.

Qui al parco si sono abituate alla presenza dell’uomo ma sono troppe perché, nonostante non ci sia in realtà così tanto cibo per loro, le persone spesso danno da mangiare agli animali nei laghetti in primavera e in estate.
Scoprite, con sorpresa, che non bisogna dar da mangiare agli animali selvatici perché altrimenti non impareranno mai a cacciare da soli e morirebbero di fame non appena l’uomo smettesse di dargli da mangiare.

Ora è il momento di prendere le vostre bottigliette: riempiamole con l’acqua di questo laghetto e vediamo se troviamo qualche animaletto che si muove.

Come vedete è molto difficile trovarne: solo una larva di zanzara e un “guscio” ormai abbandonato di un’altra larva.
Conclusione: in questo laghetto ci sono solo animali grossi (anatre, tartarughe, gallinelle) e non ci sono animali piccoli né alghe.
Confronteremo quest’acqua con quella del prossimo laghetto.

Durante il tragitto passiamo per il teatrino, pieno di glicine fiorito e profumato, e scoprite che i prati del parco hanno l’erba altissima, quasi quanto voi! C’è chi si rincorre, chi gioca, chi si butta nell’erba o si nasconde.

”Che peccato quando la taglieranno”, dice qualcuno! E’ tutto molto divertente ma attenti alle allergie!

Nel prossimo laghetto, quello nuovo, vediamo già molte differenze: più alghe, molte meno tartarughe, libellule, non ci sono pesci, si sentono i gracidii delle rane e, sorpresa!
Tantissimi girini che nuotano e mangiano le alghe che ci sono sulla riva.

Con le vostre bottigliette prendete un po’ di acqua “girinosa” e la osservate con attenzione: ci sono anche degli insettini che nuotano, alcuni trovano delle chiocciole d’acqua, dei piccoli vermetti e larve di insetti acquatici.

Ributtiamo tutto nel laghetto, facendo attenzione a non lasciare i girini nelle bottigliette perché morirebbero in quanto non possono respirare nell’aria.

Massimo vi chiama perché ha preparato qualcosa di molto interessante: un microscopio binoculare con cui osserverete gli animaletti che avete trovato, ingranditi di 20 volte: qualche girino, una chiocciola e uova di chiocciola.
In fila uno per uno osservate i piccoli abitanti del laghetto: come sono diversi visti così da vicino, sembrano quasi dei mostri!

Nel frattempo qualcuno di voi si mette a esplorare le rive del laghetto da solo o a gruppetti.

Una volta che tutti hanno guardato nel microscopio la maestra vi fa sedere un po’ tranquilli sulla riva: c’è un po’ più di silenzio e le rane non hanno più paura di voi e ricominciano a gracidare!
La gita è finita, siete stanchi e accaldati e torniamo tutti verso l’uscita del parco. Una piccola disavventura con delle ortiche crea un po’ di confusione ma non vi preoccupate! Il prurito passerà presto.

Alla prossima avventura!